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Processore Intel o AMD? Riflessioni sulla scelta della CPU

Una delle domande che più mi è stata posta in questo periodo è “Qual è la situazione attuale per scegliere una configurazione pc? Intel o AMD?”. La risposta adatta ad una domanda del genere è sempre che la configurazione migliore è quella che soddisfa le proprie necessità. In questo periodo storico, quella domanda ha portato a diverse riflessioni che vorrei condividere con voi.

Dal non molto lontano 1981, noi utenti, ci saremmo avvicinati sempre più al poter selezionare quali cuori, pardon processori, inserire nelle nostre configurazioni. Dire che si tratti di una lotta eterna alla pari di quella dei “consolari” Xbox vs Play Station è un eufemismo. Ma perché citare quella data precedentemente? Nel 1981 Intel fu scelta da IBM come fornitore di processori per il suo primo personal computer. L’azienda, però, voleva due fornitori, così Intel si vide costretta a dare in licenza la sua tecnologia. Questo permise ad AMD di diventare la prima azienda autorizzata a clonare il processore 8086. Il primo chip di AMD, risalente al 1981, era l’AMD 8086 (e 8088) identico in tutto e per tutto al modello Intel. Da questo evento, qualcuno potrebbe pensare che la casa di AMD si sarebbe limitata semplicemente a clonare qualsiasi prodotto Intel, questo sarebbe un grave errore. Dobbiamo ringraziare la storia per quella data, poiché da quel momento in poi, Intel avrebbe avuto un competitor. Questo evento, tralasciando tutto ciò che può essere il mondo azionario, per noi utenti finali significava avere due produttori, che per conquistare i nostri cuori e portafogli avrebbe fatto la guerra al miglior prezzo.

La svolta avvenne nel 1991 quando AMD riuscì a rompere il monopolio di Intel con il lancio di Am386, che per diverso tempo fu fermato in tribunale, a causa di problemi burocratici riguardo a diversi brevetti. Dopo alcuni anni di processo, AMD vinse la causa e diffuse il suo Am386. Questo evento spezzò del tutto il monopolio di Intel e diede una spinta verso il basso al costo dei computer. La lotta tra le due società continuò ininterrottamente tra alti e bassi, raggiungendo il suo picco tra il 22 febbraio del 1999 ed il 23 settembre 2003 ossia gli anni di boom dei primi AMD Athlon e Sempron, gli eterni Intel Pentium e Celeron e gli anni che avrebbero portato al passaggio delle architetture da 32bit a 64bit. Ma solo dopo qualche piccola fiamma di speranza tra l’anno 2007 e 2010 AMD non reggeva più il passo di Intel che sembrava ormai aver ripreso le distanze come regina indiscussa dei processori. Mai cosa fu più vera! Dal 2010 in poi Intel ormai aveva immesso sul mercato gli Intel Core, ossia quelli che ad oggi banalmente definiamo come i3,i5,i7, mentre AMD aveva immesso sul mercato la serie FX e la A-Series che erano tutt’altro che ottimi per contrastare questa armata di Intel. Anche se AMD fu la prima al mondo a presentare processori ad 8 core fisici, i processori AMD non potevano reggere le prestazioni degli Intel in quasi nessun campo ed inoltre dalla loro avevano un grosso difetto, ossia i consumi estremamente elevati. L’unico vantaggio che rimaneva ad AMD era il prezzo, nettamente inferiore rispetto agli Intel. Quanto avrebbe potuto reggere questa situazione AMD?

Il mercato e le azioni dell’azienda iniziarono ad avere grossi cali ed AMD iniziò a spendere la gran parte dei propri fondi per rimanere a galla e nella ricerca! Erano gli anni bui di AMD ma iniziarono anche anni bui per noi consumatori. Cosa accade se una delle due UNICHE aziende che fornisce processori desktop e server ha il predominio totale del mercato? Semplice, quest’ultima è quella che né decide i prezzi. L’esempio più eclatante avvenne con la prima serie i9 ed Extreme che nell’arco di 6 mesi ebbero rispettivamente un sovrapprezzo di 300 e 500 euro, prezzi davvero folli per qualsiasi consumatore. Intel però così facendo fece il passo più lungo della gamba, poiché gli utenti, ormai abituati a determinate fasce di prezzo, ripiegarono sulle offerte AMD che riuscì a raccogliere fondi. La svolta infine avvenne ben 7 anni dopo con la nuova AMD, quella che tutti oggi noi conosciamo e di cui tutti parlano.

Nel 2017 AMD si presentò al mondo con una nuova faccia, letteralmente, sia un nuovo logo che un nuovo amministratore delegato, la donna forse più conosciuta ad oggi nell’ambito informatico, ossia l’ingegnere Lisa Su. In questo anno furono presentanti al mondo i nuovi processori, con le nuove architetture, che avrebbero stravolto il mercato. Il loro nome in codice era ed è RYZEN. Dal 2017 ad oggi 2020, non solo AMD ha subito una nuova rinascita ma è arrivata a rubare lo scettro ad Intel in quasi ogni campo. Processori più potenti, bassi consumi e costi moderati sono quello che distinguono questi processori, inoltre ricordate i fondi andati per anni nella ricerca? Sono stati davvero ben spesi, poiché prima di Intel sono riusciti a creare processori a 7 nanometri, ossia più piccoli e più performanti.

I processori AMD ad oggi sono i migliori processori? Forse! Ci sono ambiti lavorativi in cui i processori Intel funzionano ancora meglio? Ovviamente! Ma questo articolo vuole concentrarsi sul quale sia la miglior “casata” di processori? ASSOLUTAMENTE NO! Questo articolo è stato scritto per due motivi: Il primo motivo era quello di fare una piccola lezione di storia, cercando di condividere con voi una grande passione; L’altro motivo è GLORIFICARE e SPRONARE la concorrenza! Parliamoci chiaro, potremmo analizzare tutte le scelte di mercato o di ingegneria che vogliamo, ma la cosa che ci interessa davvero è quanto spendiamo per un quel prodotto e se vale la spesa! Dunque finché ci sarà concorrenza gli unici che né avranno vantaggio, siamo noi e non dovete dimenticarvi di questa cosa. L’unica cosa che ci rimane da fare è sperare che Intel si tolga la corona di alloro che si è creata negli anni e che sia dia una mossa per essere il competitor che è sempre stato, né abbiamo bisogno soprattutto in questo momento storico.

(PS: Mi sono limitato alla storia desktop e non notebook ed escluso i nuovi annunci, di questo potremmo discutere in prossimi articoli. Vi chiedo scusa per essere stato frettoloso ed impreciso su alcuni dati.)

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