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Hacker: tra mito e realtà

Impaziente

Utente Master
Autore del topic
28 Marzo 2010
2.076
85
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Ciao a tutti ragazzi,
in questo topic vorrei parlarvi di una cosa che mi ha colpito molto.
Pochi giorni fa ho comprato Watch Dogs 2 per PlayStation 4 e mi sta molto appassionando.
Questo gioco parla del futuro e narra che in un'epoca dove ormai esistono le Smart City, la privacy delle persone è compromessa perchè purtroppo le aziende possono tranquillamente usufruire di dati sensibili e di informazioni private di ogni singolo individuo anche spiando semplicemente da oggetti comuni localizzati nelle case delle persone od entrare negli Smart Phone. Il gioco ti fa immedesimare in un Hacker che riesce ad entrare a far parte di un'organizzazione di Hackers chiamata DedSec il cui scopo è sventare i piani di aziende che vogliono diffondere i loro prodotti digitali per contromettere ancora di più la privacy delle persone, i servizi di polizia, emergenza e comunicazioni gestii dalla BLUME.

Dal mio punto di vista questi hacker sono un pò come dei supereroi perchè sfruttano le loro conoscenze per il bene dell'umanità, e la situazione è analoga alla società moderna perchè la giustizia non esiste poichè è chi comanda a dettare ciò che non è giusto e ciò che è giusto e in un mondo di corruzione e imbrogli ci son persone con le palle di uscire dalla mischia ed urlare il proprio desiderio di rivalsa.

A prescindere da ciò crediate che ci possa essere una somiglianza già prevedibile sul piano reale dei fatti? Secondo voi è vero che gli Hacker utilizzano realmente le proprie conoscenze per fare del bene? Questo gioco mi ha fatto vedere la figura dell' "hacker" con occhi davvero positivi. Voi che ne pensate?
 
Come in tutte le cose, ci sono buoni e cattivi. Di sicuro ci sono hacker che sfruttano le loro conoscenze per fare del bene, ma purtroppo è altrettanto vero che ci sarà chi le userà per fare del male o comunque per trarne vantaggi strettamente personali.
 
Gli hacker sono nati per creare danni, non di certo per portare benefici. Che poi ci siano anche i lati positivi, questo è un altro discorso ma sarebbe troppo generico definire la questione hacker con un semplice aggettivo.
 
Gli hacker sono nati per creare danni, non di certo per portare benefici. Che poi ci siano anche i lati positivi, questo è un altro discorso ma sarebbe troppo generico definire la questione hacker con un semplice aggettivo.
Non possiamo definire un hacker buono o cattivo.
Ci sono centinaia e centinaia di tipologie di hacker con scopi diversi.
Comunque, è vero che la maggior parte non compie buone azioni, ma non bisogna fare di tutta l'erba un fascio, ci sono hacker che aiutano la legge a prendere criminali che condividono il loro "materiale" sul deep web.
Per esempio gli Anonymous spesso attaccano siti pedopornografici.
 
Non possiamo definire un hacker buono o cattivo.
Ci sono centinaia e centinaia di tipologie di hacker con scopi diversi.
Comunque, è vero che la maggior parte non compie buone azioni, ma non bisogna fare di tutta l'erba un fascio, ci sono hacker che aiutano la legge a prendere criminali che condividono il loro "materiale" sul deep web.
Per esempio gli Anonymous spesso attaccano siti pedopornografici.

Hai semplicemente ripetuto il mio concetto in altre parole; concordo comunque.
 
Penso che il vero punto del discorso sia un altro: quanto c'è di vero nella storia delle smart city e della privacy? Secondo me, purtroppo, molto. Ad oggi, secondo il mio modesto parere, ritengo che la privacy di tutti sia a rischio, troppi sono i sistemi di geo-localizzazione istallati anche su hardware da quattro soldi. Il fatto che esista qualche hacker che riesca a mettere,come si suol dire, ''il bastone tra le ruote'' può essere verosimile come cosa anche se la ritengo una visione un po' troppo ''holliwoodiana''.
 
Per quanto riguarda la questione hacker buono e hacker cattivo:

Gli hacker tendono a differenziarsi in "black hat" e "white hat".
I black hat sono più spesso definiti "cracker" dai white hat e sono persone con grandi capacità e conoscenze informatiche ma che spesso utilizzano per fini dannosi o criminali.
I white hat, che spesso si etichettano come "hacker etici" ed odiano essere paragonati ai cracker, sono persone con grandi capacità e che operano a fin di bene, testando e segnalando le vulnerabilità presenti su determinati siti web o denunciando le irregolarità commesse da determinate organizzazioni.
Un esempio di White Hat, a parer mio, potrebbe essere considerato Julian Assange, che negli scorsi anni si è fatto portavoce del progetto "WikiLeaks".
 
Penso che il vero punto del discorso sia un altro: quanto c'è di vero nella storia delle smart city e della privacy? Secondo me, purtroppo, molto. Ad oggi, secondo il mio modesto parere, ritengo che la privacy di tutti sia a rischio, troppi sono i sistemi di geo-localizzazione istallati anche su hardware da quattro soldi. Il fatto che esista qualche hacker che riesca a mettere,come si suol dire, ''il bastone tra le ruote'' può essere verosimile come cosa anche se la ritengo una visione un po' troppo ''holliwoodiana''.
Quoto.
Anche se al giorno d'oggi non c'è bisogno di essere un hacker per irrompere la privacy.
Per fare un esempio ci sono molte app alla portata di tutti, che ti permettono di sapere dove si trova una persona.
 
Gli hacker sono nati per creare danni, non di certo per portare benefici. Che poi ci siano anche i lati positivi, questo è un altro discorso ma sarebbe troppo generico definire la questione hacker con un semplice aggettivo.
baggianate, impara la definizione di hacker e non parlare giusto per dare fiato alla bocca
 
Se ho scritto qualcosa è perchè sicuramente ho la conoscenza di ciò che digito sulla tastiera. Ti scrivo la definizione di Hacker presa direttamente da Wikipedia.
''L' hacker, in informatica, è un esperto di sistemi informatici e di sicurezza informatica in grado di introdursi in reti informatiche protette e in generale di acquisire un'approfondita conoscenza del sistema sul quale interviene, per poi essere in grado di accedervi o adattarlo alle proprie esigenze.''
La prossima volta, pensa bene a ciò che scrivi prima che prendo provvedimenti.