In sviluppo Fa coming out e i genitori lo aggrediscono

Pampers

Utente Senior
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10 Luglio 2012
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Fa coming out ed i genitori lo aggrediscono – il video shock


Daniel è un ragazzo americano di 20 anni che ha deciso di filmare in segreto la reazione dei suoi genitori al momento del suo coming out, questo perché la sua è una famiglia molto religiosa e assolutamente omofoba.
Le reazioni che Daniel si aspettava, infatti, non sono tardate ad arrivare:
Puoi negarlo fino a quando vuoi, ma io credo nel mondo di Dio e Dio non crea nessuno in quel modo, essere gay è una scelta che hai fatto e se questa scelta non cambia noi non ti supporteremo più, devi andartene di casa e trovare un modo per vivere via da qui“. Ha urlato la madre.
Sei una disgrazia, cavolo se lo sei, sei un fottuto fr*cio”. Ha rincarato il padre.
Insulti, botte, offese e – ovviamente – rinnegato come figlio e cacciato di casa.

Il video che segue è stato pubblicato da David, il ragazzo di Daniel, che ha allegato un messaggio:
Ieri il mio ragazzo è stato cacciato di casa, è stata un’esperienza molto traumatica per lui e mi sento così male, sono così arrabbiato dopo quello che è successo. Per adesso vive da un amico e pare che potrà stare li a lungo fino a che non sarà capace di provvedere a se stesso.Sono triste quando penso che molte persone devono affrontare queste cose. Chiedo a voi, se c’è qualcuno tra voi che ha vissuto un’esperienza simile, come posso supportarlo?
Fortunatamente oltre alle persone disturbate ne esistono altre di grande cuore e su questa pagina sono stati raccolti più di 30.000 $ per Daniel che adesso si dice stupito e commosso.

[video=youtube;1df_i26wh-w]https://www.youtube.com/watch?v=1df_i26wh-w[/video]

Cosa ne pensate? Guardare il video mi fa arrabbiare un po'.
I genitori e una nonnetta strillante continuano a considerare l'omossesualità di Daniel una scelta e lui giustamente si difende, dicendo che essere inclinati verso l'attrazione per lo stesso sesso non è una scelta.
Cosa ne pensate?


fonte:bitchyf.it
 
Secondo il mio parere ognuno di noi dovrebbe avere libertà di scelta, sei gay? ok. Cazzi tuoi. o sbaglio? questo video dimostra lo schifo dell'umanita, dove una persona per amare lo stesso sesso deve essere insultato e preso a botte.
 
L'argomento è molto spinoso. Innanzitutto premetto che io non sono gay e sono contento di come sono, ma non per questo disprezzo i gay.

Secondo me l'essere gay dipende da una scelta. Una scelta magari inconscia, ma che viene fatta. Poi ovvio che comunque ci nasci predisposto, questo sicuro, ma non è una cosa che dipende dal caso.

Io non capisco i gay come possono essere gay, l'essere gay secondo me è una cosa innaturale, ma allo stesso tempo rispetto le loro scelte. Nel senso che io non voglio essere gay perché non lo ritengo giusto e non mi piace esserlo, ma se tu vuoi esserlo puoi fare come ti pare, sono affari tuoi e a me non interessa nel senso che non ti vengo a criticare o giudicare ma ti accetto lo stesso perché sei comunque una persona.

Nel caso di questi genitori, non condivido il loro atteggiamento. Fosse successo a me, sarei rimasto male nel sapere che mio figlio è gay perché avrei pensato ''Peccato, non ha i miei stessi gusti'', ma come lo penserei se mi dicesse di essersi fidanzato con una ragazza che non mi piace, però avrei accettato la sua scelta e lo avrei lasciato fare e non avrei certo smesso di fare il mio ruolo di genitore.
 
Senza parole per il video, purtroppo la nostra società oggi è letteralmente vittima della moralità cristiana, che pur diffondendo un messaggio di amore e fratellanza, non ammette (o almeno i "seguaci" di questo movimento religioso) le diversità in determinati ambiti della vita, probabilmente un messaggio mal interpretato da tanti, giusto per assecondare odio/fobie "interne" che altrimenti non avrebbero modo di giustificare.

L'argomento è molto spinoso. Innanzitutto premetto che io non sono gay e sono contento di come sono, ma non per questo disprezzo i gay.

Secondo me l'essere gay dipende da una scelta. Una scelta magari inconscia, ma che viene fatta. Poi ovvio che comunque ci nasci predisposto, questo sicuro, ma non è una cosa che dipende dal caso.

Io non capisco i gay come possono essere gay, l'essere gay secondo me è una cosa innaturale, ma allo stesso tempo rispetto le loro scelte. Nel senso che io non voglio essere gay perché non lo ritengo giusto e non mi piace esserlo, ma se tu vuoi esserlo puoi fare come ti pare, sono affari tuoi e a me non interessa nel senso che non ti vengo a criticare o giudicare ma ti accetto lo stesso perché sei comunque una persona.

Nel caso di questi genitori, non condivido il loro atteggiamento. Fosse successo a me, sarei rimasto male nel sapere che mio figlio è gay perché avrei pensato ''Peccato, non ha i miei stessi gusti'', ma come lo penserei se mi dicesse di essersi fidanzato con una ragazza che non mi piace, però avrei accettato la sua scelta e lo avrei lasciato fare e non avrei certo smesso di fare il mio ruolo di genitore.

Io starei attento a ciò che dici, perché qualcuno potrebbe seriamente offendersi: in primo luogo essere gay non è innaturale in quanto
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dunque è una cosa che la natura prevede sin dalla nascita di questi animali e che non può essere attribuito a scelte e condizionamenti psicologici (se la vogliamo rigirare dal lato della psicoanalisi) in quanto non mi pare che oltre agli esseri umani ci siano altre specie viventi che hanno la facoltà di pensare ed astrarre e dunque essere psicologicamente condizionati in questo modo. Nel loro caso in buona sostanza si tratta di semplici pulsioni biologiche dettate da impulsi chimici.

In secondo luogo, anche negli esseri umani,
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si sono date spiegazioni a molteplici fenomeni che non si riuscivano ad attribuire al semplice codice genetico DNA: in particolar modo il genoma permette alle cellule tramite apposite reazioni chimiche di "mostrare" determinate caratteristiche al posto di altre, ciò da un certo spazio di "flessibilità" al codice genetico che ha dunque modo di adattarsi a seconda dell'ambiente in cui si vive e delle circostanze.

In particolare, tramite studi sul genoma umano (come se ne sono condotti tanti altri), si è identificata una porzione di genoma umano (e dunque di codice genetico) che starebbe ad indicare l'espressione dell'omosessualità maschile, che è quindi determinata geneticamente, sin dalla nascita e non per scelta: un'ulteriore prova scientifica che l'omosessualità è un fenomeno completamente naturale e scientificamente spiegabile come tanti altri e non una condizione mentale, la psicoanalisi (nella sua accezione di strumento "curativo") e la psichiatria in questo centrano ben poco dunque.

Per quest'ultima affermazione ti allego un paio di fonti:
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Mi scuso per il "papiro", ma ritengo che prima di parlare e soprattutto di sputare sentenze ci sia bisogno di studiare ed informarsi, oltre che fornirsi di fonti adeguate e sufficienti, non sempre le pure e semplici opinioni personali (leggi "soggettive") sono sufficienti per giudicare una cosa. Io l'ho sempre fatto prima di esprimermi su qualsiasi argomento, ce lo impone l'approccio scientifico del nostro mondo ed è alla base della scrittura di qualsiasi testo, come un saggio breve, che richiede ampie documentazioni a proprio favore per esprimere le proprie tesi.
 
Senza parole per il video, purtroppo la nostra società oggi è letteralmente vittima della moralità cristiana, che pur diffondendo un messaggio di amore e fratellanza, non ammette (o almeno i "seguaci" di questo movimento religioso) le diversità in determinati ambiti della vita, probabilmente un messaggio mal interpretato da tanti, giusto per assecondare odio/fobie "interne" che altrimenti non avrebbero modo di giustificare.



Io starei attento a ciò che dici, perché qualcuno potrebbe seriamente offendersi: in primo luogo essere gay non è innaturale in quanto
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dunque è una cosa che la natura prevede sin dalla nascita di questi animali e che non può essere attribuito a scelte e condizionamenti psicologici (se la vogliamo rigirare dal lato della psicoanalisi) in quanto non mi pare che oltre agli esseri umani ci siano altre specie viventi che hanno la facoltà di pensare ed astrarre e dunque essere psicologicamente condizionati in questo modo. Nel loro caso in buona sostanza si tratta di semplici pulsioni biologiche dettate da impulsi chimici.

In secondo luogo, anche negli esseri umani,
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si sono date spiegazioni a molteplici fenomeni che non si riuscivano ad attribuire al semplice codice genetico DNA: in particolar modo il genoma permette alle cellule tramite apposite reazioni chimiche di "mostrare" determinate caratteristiche al posto di altre, ciò da un certo spazio di "flessibilità" al codice genetico che ha dunque modo di adattarsi a seconda dell'ambiente in cui si vive e delle circostanze.

In particolare, tramite studi sul genoma umano (come se ne sono condotti tanti altri), si è identificata una porzione di genoma umano (e dunque di codice genetico) che starebbe ad indicare l'espressione dell'omosessualità maschile, che è quindi determinata geneticamente, sin dalla nascita e non per scelta: un'ulteriore prova scientifica che l'omosessualità è un fenomeno completamente naturale e scientificamente spiegabile come tanti altri e non una condizione mentale, la psicoanalisi (nella sua accezione di strumento "curativo") e la psichiatria in questo centrano ben poco dunque.

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Mi scuso per il "papiro", ma ritengo che prima di parlare e soprattutto di sputare sentenze ci sia bisogno di studiare ed informarsi, oltre che fornirsi di fonti adeguate e sufficienti, non sempre le pure e semplici opinioni personali (leggi "soggettive") sono sufficienti per giudicare una cosa. Io l'ho sempre fatto prima di esprimermi su qualsiasi argomento, ce lo impone l'approccio scientifico del nostro mondo ed è alla base della scrittura di qualsiasi testo, come un saggio breve, che richiede ampie documentazioni a proprio favore per esprimere le proprie tesi.

Non ho assolutamente voluto offeso né giudicato nessuno. Secondo me è nella natura dell'uomo essere eterosessuale, poi è ovvio che ci sono eccezioni, ma che, come ho già precisato, non sono assolutamente motivo di discriminazione, per carità.

Riguardo le frasi che mi contesti, voglio essere molto pratico ovviamente premettendo e sottolineando che non ho offeso nessuno e non è nemmeno mia volontà farlo. Come ho già detto nel precedente post, ovviamente si può nascere predisposti a questa tendenza (come dici tu nel tuo post) ma da come dici tu pare quasi che tu la ritenga una malattia, una cosa con cui uno nasce e che non può cambiare. Io credo che comunque crescendo una persona può cambiare perché alla fine si può nascere più o meno tendenti all'omosessualità ma poi sta alla persona dare risalto a questa tendenza.

Poi è ovvio che le persone sono tutte uguali e vanno giudicate per ciò che fanno e non per ciò che sono, e i gusti sono gusti e se a una persona piace essere omosessuale è liberissima di esserlo e non per questo deve essere oggetto di giudizio e discriminazione.
 
Non ho assolutamente voluto offeso né giudicato nessuno. Secondo me è nella natura dell'uomo essere eterosessuale, poi è ovvio che ci sono eccezioni, ma che, come ho già precisato, non sono assolutamente motivo di discriminazione, per carità.

Riguardo le frasi che mi contesti, voglio essere molto pratico ovviamente premettendo e sottolineando che non ho offeso nessuno e non è nemmeno mia volontà farlo. Come ho già detto nel precedente post, ovviamente si può nascere predisposti a questa tendenza (come dici tu nel tuo post) ma da come dici tu pare quasi che tu la ritenga una malattia, una cosa con cui uno nasce e che non può cambiare. Io credo che comunque crescendo una persona può cambiare perché alla fine si può nascere più o meno tendenti all'omosessualità ma poi sta alla persona dare risalto a questa tendenza.

Poi è ovvio che le persone sono tutte uguali e vanno giudicate per ciò che fanno e non per ciò che sono, e i gusti sono gusti e se a una persona piace essere omosessuale è liberissima di esserlo e non per questo deve essere oggetto di giudizio e discriminazione.

Non mi attribuire parole che non ho detto Bonanina, non ho mai parlato dell'omosessualità come una malattia ma bensì come un elemento naturale dell'uomo, che non viene scelto dalla singola persona in quanto ci si nasce con questa "predisposizione genetica", sei tu che l'hai fatta apparire come una malattia (quasi psichiatrica) dicendo che si può "cambiare" (mi sembra solo un bel modo per non dire "guarire").

Io volevo semplicemente sottolineare il fatto che è una cosa prevista in natura, esiste da sempre e non è che la natura dell'uomo deve essere inscatolata solo in quella prefissata dalla mentalità cattolica: considera che
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e veniva considerato normalissimo all'età dei romani al pari di farlo con una donna, guarda caso tutto è cambiato dopo che c'è stata la diffusione della morale cattolica.
 
Non mi attribuire parole che non ho detto Bonanina, non ho mai parlato dell'omosessualità come una malattia ma bensì come un elemento naturale dell'uomo, che non viene scelto dalla singola persona in quanto ci si nasce con questa "predisposizione genetica", sei tu che l'hai fatta apparire come una malattia (quasi psichiatrica) dicendo che si può "cambiare" (mi sembra solo un bel modo per non dire "guarire").

Io volevo semplicemente sottolineare il fatto che è una cosa prevista in natura, esiste da sempre e non è che la natura dell'uomo deve essere inscatolata solo in quella prefissata dalla mentalità cattolica: considera che
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e veniva considerato normalissimo all'età dei romani al pari di farlo con una donna, guarda caso tutto è cambiato dopo che c'è stata la diffusione della morale cattolica.

Non capisco cosa c'entra il cattolicesimo. Non la penso così perché lo dicono i cattolici. La penso così perché i figli si fanno tramite unioni eterosessuali e si va avanti così.

Io con ''cambiare'' intendo che se una persona non vuole esserlo può sempre non esserlo e che il suo destino è nelle sue mani, sta a lui deciderlo. Ovviamente l'omosessualità è prevista e non deve essere motivo di discriminazione, sono il primo a dirlo.

Io non dico che tu la ritieni una malattia ma sembra che ne parli come tale. In ogni caso ho capito cosa vuoi intendere.