- 1 Ottobre 2010
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Ecco un breve riassunto sulla vita, le opere, e i temi che utilizza il poeta Leopardi.
Biografia
Giacomo Leopardi nacque a Recanati nel 1798 da una madre ossessivamente religiosa e da un padre autoritario e severo in famiglia.
Nel 1806 fu affidato ad un precettore, e studiò nella grande biblioteca del padre.
Dopo essersi stufato di stare a Recanati, tentò una duplice fuga nel 1819 e nel 1922, che però fallirono entrambe le volte a causa di difficoltà economiche, così ritornò nella casa Paterna a Recanati.
In seguito si stabilì nel 1830 a Firenze, dove visse un amore infelice per Fanny, e diventò amico di Ranieri.
Nel 1833 si stabilì a Napoli dove morì confortato solo dal suo amico Ranieri nel 1837.
Le opere
Giacomo Leopardi tra il 1817 e il 1832 scrisse lo Zibaldone, cioè un diario dove appuntava i suoi pensieri su alcuni argomenti.
Tra il 1823 e il 1824 scrisse le "Operette morali", cioè un opera filosofica in cui illustra la sua visione pessimistica della vita.
La raccolta più famosa delle sue opere sono "I Canti", del 1830, composti da "I grandi Idilli" (1828-1830, comprendono "Il sabato del villaggio", "A Silvia", "Il passero solitario), "Gli Idilli" (gruppo di poesie brevi, scritte nel 1819-1821, comprendono "L'infinito" e "Alla luna") e "Canzoni" (in queste Leopardi si attribuisce la missione di richiamare gli italiani all'azione per cambiare le tristi condizioni dell loro patria).
La poetica
Nella sua poesia Leopardi usa raramente temi come lo scorrere inesorabile del tempo, la nostalgia e il rimpianto.
Usa invece frequentemente altri temi come il dolore, che lui considera la condizione ineliminabile della vita umana, le illusioni, come la speranza nella giovinezza, l'amore e la fede in Dio, che secondo lui aiutano a sopportare la vita e infine usa i temi come l' ansia verso l'infinito e il conflitto tra sogni e realtà, i quali generano sentimenti di inquietudine e angoscia.
Spero nel rilievo
@CarrieBradshaw
Biografia
Giacomo Leopardi nacque a Recanati nel 1798 da una madre ossessivamente religiosa e da un padre autoritario e severo in famiglia.
Nel 1806 fu affidato ad un precettore, e studiò nella grande biblioteca del padre.
Dopo essersi stufato di stare a Recanati, tentò una duplice fuga nel 1819 e nel 1922, che però fallirono entrambe le volte a causa di difficoltà economiche, così ritornò nella casa Paterna a Recanati.
In seguito si stabilì nel 1830 a Firenze, dove visse un amore infelice per Fanny, e diventò amico di Ranieri.
Nel 1833 si stabilì a Napoli dove morì confortato solo dal suo amico Ranieri nel 1837.
Le opere
Giacomo Leopardi tra il 1817 e il 1832 scrisse lo Zibaldone, cioè un diario dove appuntava i suoi pensieri su alcuni argomenti.
Tra il 1823 e il 1824 scrisse le "Operette morali", cioè un opera filosofica in cui illustra la sua visione pessimistica della vita.
La raccolta più famosa delle sue opere sono "I Canti", del 1830, composti da "I grandi Idilli" (1828-1830, comprendono "Il sabato del villaggio", "A Silvia", "Il passero solitario), "Gli Idilli" (gruppo di poesie brevi, scritte nel 1819-1821, comprendono "L'infinito" e "Alla luna") e "Canzoni" (in queste Leopardi si attribuisce la missione di richiamare gli italiani all'azione per cambiare le tristi condizioni dell loro patria).
La poetica
Nella sua poesia Leopardi usa raramente temi come lo scorrere inesorabile del tempo, la nostalgia e il rimpianto.
Usa invece frequentemente altri temi come il dolore, che lui considera la condizione ineliminabile della vita umana, le illusioni, come la speranza nella giovinezza, l'amore e la fede in Dio, che secondo lui aiutano a sopportare la vita e infine usa i temi come l' ansia verso l'infinito e il conflitto tra sogni e realtà, i quali generano sentimenti di inquietudine e angoscia.
Spero nel rilievo
@CarrieBradshaw
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