Info Google progetti

oscarandrea

Utente Colossal
Autore del topic
23 Novembre 2013
3.293
101
Miglior risposta
0
Non sapevo in che sezione postare
Smart device, automobili self driving, ma anche genetica e intelligenza artificiale. C’è tutto questo nel vasto mondo dell’innovazione targata Google e che fa riferimento al “misterioso” Project X, uno spazio di ricerca puro in cui, si dice, squadre di ingegneri avrebbero il compito di pensare molto, molto al di fuori dagli schemi per trovare soluzioni ad alcuni dei più grandi problemi dell’umanità. E sarebbe questa libertà, associata all’ingente capacità di finanziamenti del colosso, a rendere possibili progetti “disruptive” che, secondo molti, potrebbero davvero cambiare il mondo. Purchè superino gli ostacoli iniziali e si trasformino in oggetti e iniziative concrete.

Business Insider ha provato a mettere insieme i 10 progetti con cui Google potrebbe fare la differenza nei prossimi anni.

Google Glass
I celeberrimi occhiali intelligenti sono al momento gli unici a lasciare davvero i laboratori di Google X per diventare il wearable device per eccellenza. Rilasciati agli sviluppatori mesi fa, non sono ancora oggetti completamente pronti per l’uso consumer nè per le tasche dei consumatori visto che il loro presso si aggira ancora su cifre proibitive: 1500 dollari.
Eppure, la tecnologia indossabile di Google ha trovato importanti applicazioni dal settore medico, passando per lo sport e la pubblica sicurezza e in Italia i Glass recentemente sono stati sperimentati con successo anche in sala operatoria.
Self-Driving Car
Google ha investito molte energie nello sviluppo di autovetture capaci di auto guidarsi senza la presenza di un conducente soprattutto con l’aiuto del laboratorio di intelligenza artificiale di Stanford ma al momento “la tecnologia è più avanti della legge in molte aree” hanno sottolineato molti esperti di norme in materia di mobilità cittadina.
Ma Google non molla e ha presentato un nuovo prototipo della sua vettura dal design accattivante ma soprattutto con un software intelligente a bordo, chiamato Google Chauffeur, che è il vero asso nella manica del colosso: venduto ai produttori di automobili darebbe loro dati e strumenti di cui hanno bisogno per portare davvero le smart car sul mercato. Senza contare che Google sbarcherebbe a pieno titolo anche nel mercato automotive (peraltro già un interesse che il colosso sta perseguendo con altre iniziative).
Lenti a contatto intelligenti
Altra innovazione potenzialmente disruptive, le lenti a contatto intelligenti sono un progetto caro a Google ma è di recente che l’impegno ha avuto una accelerazione grazie all’accordo con il colosso farmaceutico Novartis, che poterà a commercializzare le lenti a contatto smart studiate da Google per essere utilizzate, ad esempio, come strumento di misurazione dell’insulina nei pazienti diabetici.
Non è ancora chiaro come i prototipi di Google si adatteranno al nuovo obiettivo, ma Novartis si è dichiarata fiduciosa che l’esperienza di Google nell’elettronica, specialmente nella miniaturizzazione elettronica, sarà un prezioso contributo.
Project Loon
Come l’altra celebre iniziativa no profit Internet.org di Mark Zuckerberg, Project Loon mira a portare l’accesso a Internet ai due terzi del mondo che non hanno ancora una connessione alla rete. Nel caso di Google lo strumento scelto per farlo sono palloni aerostatici con Wi-Fi a bordo che rimangono nella stratosfera per circa 100 giorni alla volta per creare una grande rete wireless 3G. Un progetto che, anche se con qualche fisiologico ostacolo, ha raggiunto buoni risultati ma non tali da farlo uscire completamente dalla fase sperimentale.
“Machine Vision”
Per organizzare i dati multimediali di tutto il mondo, Google (con l’aiuto della sua acquisizione DeepMind) sta lavorando per dare ai computer una “corrispondente capacità di percezione”, così che le macchine possano fare cose come “ascoltare colonne sonore e musica, e costruire descrizioni delle loro percezioni.”
Una idea ambiziosa da cui i due fondatori Brin e Page sono sempre stati affascinati tanto che Google è sempre alla ricerca di nuovi documenti che descrivano come fare le cose sia con immagini che con video e ciò che fa intravedere una accelerazione in materia è la rinnovata attenzione proprio di Brin e Page che vogliono “rendere le macchine in grado di ragionare, pensare e fare le cose meglio di come facciamo noi”.
Makani
Ma nella “testa” di Google c’è anche l’energia: ha infatti investito in una startup energia verde e ha acquistato poi la società Makani portandola dentro la squadra dei Google X Lab.
Google crede che turbine eoliche presenti nell’aria potrebbero essere una forma efficiente di energia pulita, e sebbena la tecnologia presenti alcune gravi sfide, la società ha già un prototipo funzionante. Google ha anche acquisito il produttore di droni Titan Aerospace che potrebbe aiutare Makani a raggiungere i suoi obiettivi di portare energia eolica pulita ed efficiente negli Stati Uniti.
Calico
Lo scorso settembre Google ha annunciato la fondazione di Calico, una nuova società che si concentrerà sulla salute e il benessere, in particolare sulle sfide poste dall’invecchiamento e dalle malattie associate. Calico avrà tra i suoi investitori principali la stessa società di californiana ed il presidente della Apple Arthur Levinson svolgerà il ruolo di CEO.
Anche se Google non sta rivelando molto sugli sviluppi del progetto, la rivista Time ha rivelato che potrebbe usare sue competenze forti nella “gestione dei dati per gettare nuova luce sulle malattie familiari legate all’età.” Nel mese di aprile scorso Google ha assunto Cynthia Kenyon, un biochimico e biofisico presso la University of California a San Francisco, per aiutare la società di ricerca di nuove tecnologie anti-età.
Rete Neurale Artificiale
Simile al progetto “Machine Vision”, essa si basa su l’idea di creare un computer in grado di simulare ciò che accade all’interno del cervello umano ma rendendolo ancora più efficiente. Più di recente Google ha rilasciato un white paper che descrive come le sue reti neurali possano ottimizzare le operazioni all’interno dei suoi numerosi data center globali e, nel mese di gennaio, è stato anche dimostrato che la rete neurale di Google può anche identificare le centinaia di milioni di numeri civici per migliorare e potenziare Google Street View.
Robot
L’azienda di robotica Boston Dynamics, nota per realizzare i robot di ricerca per il Pentagono Usa, a partire da dicembre è impegnata anche sui robot di Google. Lo sforzo è guidato da Andy Rubin, che ha costruito il software Android di Google. Il New York Times riporta che Google sta sperimentando sistemi di consegna pacchi e merci nelle aree urbane, similmente all’annunciato servizio di droni di consegna di Amazon.

Non direttamente legato a Google X vi è anche il recente progetto annunciato dal colosso: Baseline. Una ricerca all’interno del corpo umano per raccoglierà informazioni genetiche e creare ciò che, nelle speranze della società, sarà l’immagine più completa di ciò che un essere umano sano dovrebbe essere.

Se tutte queste iniziative diventeranno realtà oppure no lo scopriremo nei prossimi anni e soltanto il tempo ci dirà se Google contribuirà davvero a migliorare l’ambiente, la vita dei diabetici o delle persone che, in luoghi remoti della terra, potranno anch’esse accedere alla rete. Quel che è certo è che, già a oggi, Google guarda stabilmente al futuro.
FONTE : http://www.techeconomy.it