In carcere il cappellano di san vittore. Corona: "ci provò anche con me"

Rapinder

Utente Esperto
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19 Settembre 2011
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MILANO - È un ritratto lontanissimo dall’immagine pubblica che anche poco tempo fa il cappellano di S.Vittore don Alberto Barin dava di sé, quello fatto dagli inquirenti che lo hanno arrestato per violenza sessuale e concussione. Scrive il gip Enrico Manzi che ha firmato l’ordinanza di arresto del sacerdote 51enne: «L’indagato, nell’arco dei pochi mesi in cui è stato sottoposto ad indagine, ha collezionato una serie impressionante di approcci a sfondo sessuale e appare, francamente, in preda a un totale sbandamento morale e umano, incapace di reagire ai suoi istinti, dimentico dei doveri della sua vocazione e letteralmente in preda ad una totale incapacità di contenersi (ben sapendo, oltretutto, che sarebbe incappato in una denuncia, visto che le persone con cui entrava in contatto erano degli estranei, conosciuti da pochissimo tempo)».
«Appare inoltre - prosegue il gip - preminente e urgente porre fine con la massima determinazione a questo deplorevole stato di cose».
Manzi scrive poi di temere che i detenuti che in passato hanno conosciuto don Alberto Barin, «possano impedire che altri, oggetto delle sue attenzioni sessuali, rivelino episodi ancora sconosciuti». Finora in sei hanno rotto quel muro di omertà, ammettendo di avere accettato toccamenti e carezze per bisogno e per timore reverenziale. E a questi si aggiunge anche Fabrizio Corona che nel 2007 passò 80 giorni a San Vittore: «Ci provò a toccarmi, promettendomi agevolazioni - spiega - Ho già parlato dell’episodio, una volta uscito dal carcere, nel mio libro «Le mie prigioni», ma «nessuno gli ha dato importanza».
Domani alle 10 il cappellano sarà interrogato nel carcere di Bollate.

Leggo.it
 
Riferimento: In carcere il cappellano di san vittore. Corona: "ci provò anche con me"

Questa notizia la ho sentita proprio oggi a Studio Aperto su Italia 1 e mi sembra stranissimo che accadano queste cose, ma se ci sono tantissime testimonianze di persone diverse non c'è altro da fare che crederci...