Sallusti, arresto ed 'evasione': Confermati i domiciliari

Rapinder

Utente Esperto
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19 Settembre 2011
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MILANO - L'arresto per il direttore del Giornale è stato convalidato al termine del processo per direttissima con l'accusa di evasione, ma Alessandro Sallusti sconterà la pena agli arresti domiciliari. Il giudice di Milano Carlo Cotta li ha disposti perché il direttore si è impegnato a rispettare le prescrizioni imposte e ha spiegato che l'evasione di stamane è stato un gesto simbolico. Sallusti, secondo quanto stabilito, potrà uscire due ore al giorno, scrivere e telefonare. e dovrà tornare in aula, per il processo per evasione, il prossimo 6 dicembre. Le due misure e cioè la detenzione domiciliare e gli arresti domiciliari sono indipendenti l'una dall'altra e riguardano due diversi reati.

L'EVASIONE Aveva detto che si sarebbe costituito, ma la polizia stamattina ha comunque fatto irruzione nella sede del suo quotidiano. L'arresto è stato accolto dagli applausi dei colleghi, mentre due funzionari hanno notificato l'arresto, con Sallusti che con tutta probabilità verrà riportato nella sua abitazione. Il giornalista ha provato ad evadere, ma è stato preso e portato in questura, poi processato per direttissima con l'accusa di evasione.

SALLUSTI IN TRIBUNALE Alessandro Sallusti è arrivato in tribunale per essere processato per direttissima per il reato di evasione. Pochi minuti fa aveva lasciato gli uffici della questura e è giunta a palazzo di giustizia accompagnato da agenti della Digos. Da quanto si è saputo Sallusti dovrebbe essere processato per direttissima o dal giudice monocratico Anna Bernante o dal collega Carlo Cotta. Molto probabilmente nell'udienza di oggi, come spesso capita, si farà la convalida dell'arresto per evasione del direttore del giornale, poi la sua scarcerazione e la fissazione di un'ulteriore udienza in cui sempre davanti al giudice delle direttissime, verrà giudicato per il reato commesso.

IMMAGINI VIETATE Il procuratore della repubblica di Milano Edmondo Bruti Liberati, in vece del procuratore generale Manlio Minale, ha vietato di scattare immagini o girare filmati con i videotelefoni in tribunale ai fotografi e ai giornalisti arrivati a Palazzo di Giustizia per assistere al processo per direttissima nei confronti di Alessandro Sallusti il direttore de Il Giornale arrestato per evasione. Bruti ha inoltre pregato i cronisti e i cameraman di allontanarsi dall'aula spiegando che l'udienza di convalida dell'arresto è a porte chiuse.

«CATEGORIA ABBIA UN SUSSULTO» «Arrestato in un giornale...certo se questa categoria.. Beh dovrebbe avere un sussulto, no?». Lo ha detto Alessandro Sallusti, prelevato stamani dalla sede del quotidiano di via Negri, a Milano da funzionari della polizia di stato. Il direttore del Giornale sta presentando attraverso i suoi legali istanza di revoca del provvedimento degli arresti domiciliari.

«MI COSTITUISCO» Il giudice di sorveglianza di Milano Guido Brambilla ha accolto l'istanza di detenzione domiciliare avanzata dal procuratore della Repubblica Edmondo Bruti Liberati per il direttore del Giornale Alessandro Sallusti, ma il giornalista è disposto a costituirsi pur di difendere il suo quotidiano. Su twitter questa mattina ha postato una frase che lascia intendere la volontà di fare uno scambio. Su Twitter ha postato: «Voi non violate la sede de Il Giornale, io mi consegno a San Vittore e poi fate quel che volete. Mi costituisco io perché non voglio che venga violato il giornale. Non 'Il Giornale', ma un quotidiano». Il direttore ha motivato la sua decisione come «una provocazione politica».

LA DECISIONE DEL GIUDICE Nei giorni scorsi il procuratore di Milano, cha ha avocato a sè il fascicolo inizialmente affidato al pm dell'esecuzione Chiara de Iorio, aveva concesso una seconda sospensione dell'ordine di esecuzione della condanna definitiva a 14 mesi di reclusione e aveva chiesto per il direttore del Giornale la detenzione domiciliare in base alla cosiddetta legge svuota carceri.
Nell'istanza di Bruti accolta oggi dal magistrato di sorveglianza, si sosteneva che la posizione di Sallusti potesse soddisfare i requisiti richiesti in quanto la pena che deve scontare è inferiore ai 18 mesi, non sussiste pericolo di fuga e il domicilio scelto, cioè la casa dove vive con la compagna nonchè parlamentare del Pdl Daniela Santanchè, è idonea.
Il provvedimento del giudice Brambilla al momento è in fase di notifica e non si sa ancora quali prescrizioni abbia stabilito e nemmeno se abbia concesso a Sallusti, come lui aveva chiesto, di lavorare e di andare quindi in redazione. Il direttore del Giornale quando la sua condanna è divenuta definitiva avrebbe potuto chiedere una misura alternativa alla detenzione, ma non l'ha fatto. La richiesta formulata dal procuratore della repubblica ha creato una spaccatura con il pool dei sostituti dell'esecuzione.

Leggo.it