Il Psg ci riprova per Pato. Vista l'evidente disponibilità del Milan, che solo qualche giorno fa aveva ceduto il brasiliano, il ritorno del club francese all'indomani della sconfitta con prestazione deludente del 'papero' era da mettere in preventivo. Qualche indizio molto significativo in questo senso è arrivato già dalla serata di ieri. Nel noto ristorante milanese "Da Giannino" ieri sera sono stati avvistati sia Gilmar Veloz, il procuratore di Pato, che il presidente del Paris Saint German.
La visita di quest'ultimo nel capoluogo lombardo non stupisce, ma sebbene non ci siano prove che lui e Veloz fossero seduti allo stesso tavolo la loro cena nello stesso locale fa intendere che per vedere il numero sette rossonero riabbracciare Leonardo e Ancelotti sia solo questione di tempo. Prima il rifiuto del giocatore e poi il comunicato del presidente Berlusconi avevano bloccato l'affare, poi Pato è stato schierato (forzatamente?) contro l'Inter e dopo la gara il suo rapporto con i tifosi e società è sensibilmente peggiorato.
Uscito tra i fischi di chi non si è accontentato di una gara dove l'unica cosa da salvare sono le prime coraggiose battute di gioco, forse lui stesso ora sta rivalutando la sua posizione e magari lo stesso Berlusconi potrebbe essere convinto da un'offerta economica più generosa da parte dei transalpini. Insomma l'affare Pato si riapre e insieme a lui anche quello per Tevez.
Per vedere l'Apache in rossonero mancano solo i soldi che arriverebbero dalla cessione del brasiliano e la volontà di Tevez è invariata. Certo, l'interesse dell'Inter fa paura (Moratti aveva annunciato che dopo il derby avrebbe sferrato un nuovo attacco per il talento del City), ma Carlitos ha detto "sì" al Milan e se Galliani manterrà la promessa di seguire le sue tracce "fino all'ultimo giorno del mercato" allora il 'matrimonio' si farà.
Preziosi è della stessa idea: "Io non darei per scontato l'arrivo di lui all'Inter - ha detto il presidente del Grifone ai microfoni di Radio anch'io lo sport -, continuo a pensare che se verrà in Italia sarà al Milan". Chiaramente però un suo arrivo al posto di Pato porrebbe il Milan di fronte a un bivio: rimanere sul mercato per acquisire anche un attaccante per la Champions (l'argentino non potrebbe disputarla) o ad accontentarsi degli abbondanti trequartisti?
Matteo MARCEDDU / Eurosport
La visita di quest'ultimo nel capoluogo lombardo non stupisce, ma sebbene non ci siano prove che lui e Veloz fossero seduti allo stesso tavolo la loro cena nello stesso locale fa intendere che per vedere il numero sette rossonero riabbracciare Leonardo e Ancelotti sia solo questione di tempo. Prima il rifiuto del giocatore e poi il comunicato del presidente Berlusconi avevano bloccato l'affare, poi Pato è stato schierato (forzatamente?) contro l'Inter e dopo la gara il suo rapporto con i tifosi e società è sensibilmente peggiorato.
Uscito tra i fischi di chi non si è accontentato di una gara dove l'unica cosa da salvare sono le prime coraggiose battute di gioco, forse lui stesso ora sta rivalutando la sua posizione e magari lo stesso Berlusconi potrebbe essere convinto da un'offerta economica più generosa da parte dei transalpini. Insomma l'affare Pato si riapre e insieme a lui anche quello per Tevez.
Per vedere l'Apache in rossonero mancano solo i soldi che arriverebbero dalla cessione del brasiliano e la volontà di Tevez è invariata. Certo, l'interesse dell'Inter fa paura (Moratti aveva annunciato che dopo il derby avrebbe sferrato un nuovo attacco per il talento del City), ma Carlitos ha detto "sì" al Milan e se Galliani manterrà la promessa di seguire le sue tracce "fino all'ultimo giorno del mercato" allora il 'matrimonio' si farà.
Preziosi è della stessa idea: "Io non darei per scontato l'arrivo di lui all'Inter - ha detto il presidente del Grifone ai microfoni di Radio anch'io lo sport -, continuo a pensare che se verrà in Italia sarà al Milan". Chiaramente però un suo arrivo al posto di Pato porrebbe il Milan di fronte a un bivio: rimanere sul mercato per acquisire anche un attaccante per la Champions (l'argentino non potrebbe disputarla) o ad accontentarsi degli abbondanti trequartisti?
Matteo MARCEDDU / Eurosport