Problema Danni del Fumo

GAMI

Utente Assiduo
Autore del topic
13 Settembre 2009
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Ciao a tutti fumare :emoji_smoking: a 12 anni ha dei rischi vorrei ricordare(che ho chiesto ne che me le fumo io ) Ditemi tutto :ragione:
 
Riferimento: Fumare

I danni sono indipendenti dall'età,ma fatto sta che iniziare così giovani non può che peggiorare ulteriormente le cose.

Ti riporto in breve,i rischi maggiori :

I DANNI AL SISTEMA CARDIOVASCOLARE
Oltre alla nicotina, il fumo da tabacco contiene altre due sostanze pericolose, il monossido di carbonio e il catrame.
Il catrame, una sostanza marrone e oleosa, danneggia i polmoni, mentre la nicotina e il monossido di carbonio danneggiano il cuore e le arterie.
La nicotina è uno stimolante che imita il neurotrasmettitore acetilcolina, facendo aumentare la frequenza cardiaca e la pressione, e causando vasocostrizione dei vasi sanguigni. La nicotina stimola anche il rilascio di vasopressina, che provoca ritenzione di acqua nei reni e un ulteriore innalzamento della pressione. Inoltre,la nicotina aumenta la tendenza delle piastrine a causare coauguli. L’elevata pressione sanguigna e la formazione di coauguli sono due dei fattori che possono provocare l’infarto. La nicotina contribuisce all’irrigidimento delle arterie, o aterosclerosi, una delle principali cause di attacco cardiaco e ictus. Innalzando la pressione sanguigna, la nicotina danneggia le arterie. Essa aumenta anche i livelli di colesterolo nel sangue che possono formare depositi sulle pareti delle arterie. Questi depositi restringono le arterie e aumentano la probabilità che un coaugulo causi un’ostruzione provocando un infarto o un ictus.
I fumatori affermano che la nicotina li fa sentire bene. Effettivamente rilassa i muscoli e aumenta le onde cerebrali tipiche dello stato di rilassamento e di piacere (onde alfa). Per sapere che cosa si prova con l’aumento di questo tipo di onde basta sedersi davanti alla televisione per qualche minuto.
Il monossido di carbonio interferisce con la capacità di trasporto dell’ossigeno alle cellule. E’ un gas inodore e tossico, prodotto - oltre che dalle sigarette- dalle automobili e dalle stufe per il riscaldamento.
Nel sangue, il monossido di carbonio si lega all’emoglobina sostituendosi all’ossigeno. L’inalazione di monossido riduce il rifornimento di ossigeno a tutte le cellule del corpo, ma specialmente a quelle del cuore e del cervello. La mancanza di ossigeno nel cervello altera la capacità di giudizio, la vista e l’udito, mentre nel cuore riduce la capacità di pompare sangue. Ma, poiché l’innalzamento della pressione sanguigna causato dalla nicotina impone al cuore un superlavoro, alla fine i muscoli si logorano e a lungo termine insorgono danni cardiaci.

I DANNI AI POLMONI
Il catrame è simile ai depositi solidi che si trovano all’interno di camini e ciminiere ed è formato da migliaia di sostanze diverse. Il catrame contenuto nel fumo interferisce immediatamente con le funzioni polmonari. Entro pochi minuti dalla prima boccata di sigaretta, infatti, il fumo paralizza sia i macrofagi sia le ciglia responsabili della “pulizia” dei polmoni. Una sola sigaretta paralizza le ciglia per un’ora e il fumo inalato successivamente alla fine le distrugge del tutto. Allo stesso tempo, il fumo causa un accumulo di muco nei polmoni, otturando i minuscoli passaggi attraverso i quali normalmente entra l’aria. L’unico modo per ripulire i polmoni, per un fumatore, è quello di tossire continuamente. I polmoni intasati di muco e catrame e incapaci di liberarsi da soli di batteri e virus, tendono così a infettarsi e a infiammarsi. Per questo, i fumatori hanno frequenti infezioni respiratorie, specialmente bronchiti ma anche polmoniti, che diventano croniche danneggiando ulteriormente i polmoni.
Tra le conseguenze del fumo c’è anche l’enfisema, una progressiva e fatale distruzione delle pareti alveolari che rende i polmoni inutilizzabili. Inoltre le pareti degli alveoli vengono danneggiate dalla tosse costante associata alla bronchite cronica e vengono ulteriormente indebolite dall’acido nitrico e dall’acido solforico prodotti dalla combustione del tabacco. Con la rottura delle pareti alveolari, i polmoni perdono la loro ampia superficie per gli scambi gassosi e non riescono più ad assorbire sufficiente ossigeno. I malati di enfisema nelle fasi terminali sono costretti a respirare con la maschera a ossigeno, ma alla fine nemmeno questo è sufficiente a salvarli. Il fumo, infine, contiene almeno 50 diverse sostanze cancerogene che provocano il cancro ai polmoni. Alcune di queste sostanze agiscono provocando mutazioni, cioè danneggiando i geni, o modificando gli enzimi che controllano la divisione cellulare,e le cellule continuano a dividersi senza interruzione. Il cancro ai polmoni è una delle forme meno curabili. Se non curate, le vittime di questo tipo di tumore hanno appena 8 mesi di vita. Se curate con terapie aggressive (radio e chemioterapia), nel 90% dei casi muoiono comunque entro 5 anni.

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