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Guida Introduzione (perchè scrivere per il web è diverso)

Dade.

Utente Strepitoso
Autore del topic
12 Settembre 2007
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Anche solo intuitivamente tutti noi comprendiamo che scrivere sul web non è affatto uguale a scrivere per un giornale o una rivista cartacei, o comporre poesie o creare un libro. Non solo perché lo stile deve essere diverso, ma anche perché la tecnologia ci pone davanti problematiche e opportunità del tutto nuove.
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I testi pensati per il web hanno una caratteristica peculiare che li rende diversi da tutti gli altri: sono fruibili con percorsi di lettura non lineari. Questo si traduce nelle azioni che ciascuno di noi compie anche più volte al giorno: leggere un contenuto in una pagina web che è linkata ad un altro contenuto che contiene, a sua volta, un video, un'immagine oppure un modulo che richiedere un'interazione dell'utente. Ne consegue che il percorso di lettura non è più prestabilito aprioristicamente dallo scrittore ma, bensì, dal lettore, che diventa autonomo e completamente indipendente dalla strutturazione preordinata tipica della carta stampata.
Per questo è molto importante che il web writer tenga sempre a mente le peculiarità specifiche dell'ipertesto, fornendo in ogni pagina chiari riferimenti per aiutare l'utente ad orientarsi, attraverso menu di navigazione, briciole di pane (cd breadcumb menu), porzioni di testo coerenti e autonome anche rispetto al contesto generale. Ma non solo. Scrivendo per il web è indispensabile avere una visione d'insieme ben più ampia ed essere in grado di "uscire dalla pagina"; non è pensabile, infatti, una pagina web priva di link esterni, di elementi multimediali e/o strumenti di interazione con gli utenti (si pensi, per fare un esempio, al classico modulo dei commenti presente in tutti i blog).
Venendo al contenuto è indispensabile ricordare, fin da subito, quantovelocità e concretezza siano caratteristiche determinanti per un qualsiasi testo per il web.
Molto della scrittura per il web, in realtà, è appannaggio della scrittura giornalistica: come sui giornali, anche sul web, è consigliabile partire dalle conclusioni (titoli accattivanti e "di richiamo") "sbattendo" le informazioni rivelanti in primo piano; premesse ed approfondimenti passano, quindi, in secondo piano in modo tale da essere disponibili solo a chi desidera proseguire nella lettura completa dell'articolo.
Insomma: fate il contrario di quello che vi hanno insegnato a scuola! Partire dalle premesse per arrivare alle conclusioni è logicamente ineccepibile ma porta ad una perdita di lettori. Il lettore medio, particolarmente quello davanti allo schermo del PC, ha fretta ed è parsimonioso nel concedere il proprio tempo, riservandolo solo a chi sa catturare, con gli espedienti di cui abbiamo accennato, la sua attenzione.
La tecnica che abbiamo brevemente descritto è la famosa piramide rovesciata (partire dalle conclusioni per giungere alle premesse) di cui parla Jacon Nielsen uno dei massimi esperti mondiali di usabilità.

Scrivendo per il web, inoltre, non possiamo trascurare le caratteristiche del lettore on-line e quelle del mezzo Internet, così importanti che le approfondiremo in una lezione specifica, ma che già qui possono essere tratteggiate per macroconcetti:
  • Prima di tutto, il pubblico di massa non esiste più, ma scompare frammentandosi in tante nicchie altamente eterogenee.
  • In secondo luogo, l'utente è molto esigente, impaziente e, a volte, anche estremamente confuso dalla gran mole di informazioni a sua disposizione.
  • L'informazione on-line invecchia rapidamente e nessuno vuole contenuti sorpassati: aggiornare di frequente il proprio sito non solo migliora il posizionamento nei motori di ricerca ma anche la fedeltà e la credibilità accordataci dai nostri lettori.
  • La comunicazione non è più del tipo "uno a molti", ma ha assunto i contorni di una rapporto diretto ("uno a uno"). Questo si deve tradurre in uno sforzo per rendere i nostri contenuti altamente personalizzati, dando quasi l'impressione di parlare a tu per tu con ogni singolo lettore.
Naturalmente, il passo successivo è quello di conoscere i propri utenti, le aspettative, i gusti, gli obiettivi. Sembra, in apparenza, molto difficile ma, con un po di allenamento, e alcune tecniche specifiche (che discuteremo nelle lezioni seguenti) è possibile iniziare e ottenere i primi risultati in termini di maggiore usabilità migliorando la user experience del nostro utente.

Guida tratta da MrWebmaster