La grande musica demenziale italiana.

Retroman

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4 Febbraio 2008
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La musica italiana si sa, va sempre piu allo sfascio (ci credo, in Italia i grandi sono quelli del calibro di marco carta e dei dari). Un cantante italiano ha il QI medio pari alla metà dei piccioni di Povia. I pochi che si salvano oggi circolano poco, fatta eccezione per il grande pino (no,non pino scotto, dico pino daniele) che apprezzo molto pur non essendo di napoli e non amando particolarmente il genere.

In ogni caso, cos'è che oggigiorno salva un briciolo la rispettabile musica italiana?

La risposta è: La musica demenziale!
Eh,si,se una volta il massimo della musica demenziale italiana era quel bacucco di Leone Di Lernia, oggi posso felicemente dire che la musica demenziale del bel paese è in crescita esponenziale. Non parlo solo di Elio e le storie tese, che comunque restano un simbolo per questo genere. Oggigiorno abbiamo anche altri artisti molto divertenti come i GemBoy,oppure i Nanowar (di cui vi suggerisco particolarmente "master of pizza", "entra l' uomo di sabbia" e "gioca truè"). Ma non solo. La musica demenziale in lingua italiana è grande perchè spesso e volentiero è Fai-da-te.
Eh,sisi .
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Questo è il canale della mitica gurzociurlo records. Sono l'esempio piu divertente del Fai-Da-Te demenziale.

Bè, nient altro da dire. Salviamo una delle poche cose salvabili che la musica in lingua italiana ci puo ancora dare.
 
E' un ragionamento parecchio assurdo quello che hai fatto, cioè di basare la nostra cultura musicale su canzoni stupide e demenziali, ma tuttavia hai ragione, della musica italiano solo questo c'è rimasto di buono insieme a cantautori degli anni passati (o almeno quelli che sono ancora vivi) perchè una volta potevamo essere fieri della nostra musica. Quando c'erano persone come De Andrè o Giorgio Gaber che ci mettevano la passione nel loro lavoro.
 
Come non darti ragione.Ormai nella musica italiana vanno avanti solo i raccomandati o chi fa musica commerciale per le bimbe che vanno appresso ai loro falsi idoli ,basta citare i Tokyo Hotel,Finley, preferisco non continuare perchè ci sarebbe da stilare un'interminabile lista...