Release Nella sabbia

ebello

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22 Aprile 2007
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Nella sabbia

Il clima aridissimo, i giorni infuocati e le notti gelide non favoriscono certo la crescita di vegetazione, limitata a qualche raro cespuglio o pianta grassa; per tale ragione anche la fauna è numericamente limitata.
Un cucciolo di dromedario si ripara dal sole sotto il corpo della madre. Il latte della femmina ha un valore nutrizionale alto, adatto all'habitat nel quale il piccolo è costretto a crescere.
I tuareg sono una popolazione nomade che attraversa da secoli il Sahara in lunghe carovane, commerciando vari prodotti.

Resistenza alla sete - Un dromedario può resistere senza bere dieci volte più dell'uomo. La credenza che abbia una riserva d'acqua nel grasso della gobba è priva di fondamento; quel che è certo è che un dromedario assetato può bere più di 130 litri.
Il fennec - Il piccolo e grazioso fennec è chiamato anche volpe del deserto. Pesa solo un chilo e mezzo; le enormi orecchie sono lunghe 15 centimetri. Il mantello, fitto e lanoso, è bruto nella parte superiore e bianco in quella inferiore; la punta della coda è quasi nera.
Vita notturna - Il pelo folto è adatto al clima rigido della notte, quando il fennec esce dalla tana e si mette alla ricerca del cibo, costituito in genere da insetti come locuste ma anche da altri piccoli animali e perfino da qualche vegetale.
Il topo delle piramidi - Tipico delle zone aride, ha le zampe posteriori sviluppatissime, che gli permettono lunghi balzi. Anche la coda è molto lunga; la usa come sostegno per erigersi e poter scrutare il territorio.

Foto:
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