I risultati di un esperimento italo-svizzero generano sussulti nella comunità scientifica internazionale: i neutrini sarebbero in grado di viaggiare più veloce della luce. Una scoperta che, qualora confermata, avrebbe una portata storica
Roma - I neutrini sono in grado di viaggiare più veloce della luce: la notizia circolava da giorni nella comunità scientifica "come un sussurro", e ora lo studio di Antonio Ereditato e colleghi è stato presentato ufficialmente al mondo aprendo scenari imprevedibili e la prospettiva di riscrivere una parte significativa della fisica teorica moderna.
Il team guidato da Ereditato ha condotto un esperimento nell'ambito del progetto "Opera" durante gli ultimi tre anni, "sparando" neutrini - particelle elementari dotate di massa piccolissima e scarsissima tendenza all'interazione con le altre componenti della materia - dal CERN di Ginevra verso il laboratorio sotterraneo del Gran Sasso su un percorso di 723 chilometri complessivi.
I ricercatori hanno misurato le "istanze" di neutrini muonici mutati in neutrini tau - una tendenza, quella alla trasformazione spontanea dei neutrini da una tipologia all'altra, scoperta di recente dagli scienziati - all'arrivo: i neutrini raggiungevano il Gran Sasso 60 nanosecondi prima del tempo che ci avrebbe messo la luce (fotoni) viaggiando nel vuoto.
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Roma - I neutrini sono in grado di viaggiare più veloce della luce: la notizia circolava da giorni nella comunità scientifica "come un sussurro", e ora lo studio di Antonio Ereditato e colleghi è stato presentato ufficialmente al mondo aprendo scenari imprevedibili e la prospettiva di riscrivere una parte significativa della fisica teorica moderna.
Il team guidato da Ereditato ha condotto un esperimento nell'ambito del progetto "Opera" durante gli ultimi tre anni, "sparando" neutrini - particelle elementari dotate di massa piccolissima e scarsissima tendenza all'interazione con le altre componenti della materia - dal CERN di Ginevra verso il laboratorio sotterraneo del Gran Sasso su un percorso di 723 chilometri complessivi.
I ricercatori hanno misurato le "istanze" di neutrini muonici mutati in neutrini tau - una tendenza, quella alla trasformazione spontanea dei neutrini da una tipologia all'altra, scoperta di recente dagli scienziati - all'arrivo: i neutrini raggiungevano il Gran Sasso 60 nanosecondi prima del tempo che ci avrebbe messo la luce (fotoni) viaggiando nel vuoto.
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