Tapiro
E' definito un fossile vivente; è infatti sopravvissuto a epoche geologiche molto lontane ed è diffuso in territori molto distanti tra loro. La femmina è più grande del maschio. La caratteristica più vistosa è la proboscide, un prolungamento del labbro superiore, mobilissima, che usa per strappare le foglie e le erbe di cui si nutre. In Asia vivono i tapiri dalla gualdrappa. La loro livrea è molto particolare: bianca e nera. Potrebbe sembrare che una colorazione tanto netta li renda particolarmente visibili; in realtà da lontano, nel loro ambiente, sembrano cumuli di pietre. I cuccioli invece hanno una livrea a strisce.
In libertà i tapiri sono animali poco socievoli. In genere non se ne vedono più di tre insieme. Raramente si verificano lotte tra di loro; in questo caso usano i denti per attaccare.
Alimentazione e abitudini - Mangia di preferenza foglie, germogli e rami teneri che strappa dalle piante acquatiche. Infatti il tapiro ama in modo speciale le zone ricche d'acqua ed è anche un ottimo nuotatore. Si sposta seguendo sempre gli stessi percorsi che finiscono per diventare veri e proprio sentieri, che in genere terminano con "scivoli" direttamente nell'acqua.
Senza difese - I nemici più temibili del tapiro sono i grandi felini e i gaviali. Raramente il tapiro tenta di difendersi dagli assalitori; con i pochi mezzi di difesa che ha, cerca sempre di scappare.
I cuccioli - Sulla pelliccia di colore fulvo i cuccioli hanno macchie e strisce giallognole, simili a quelle dei cuccioli dei daini o dei cinghiali. Dopo il primo anno di vita questa colorazione tende a scomparire e compare quella definitiva, con la tipica gualdrappa bianca.
Struttura - La forma è tozza e le zampe sono corte. Il collo è quasi inesistente e la testa sembra attaccata direttamente sul tronco. La proboscide, mobilissima, è un ottimo organo dell'olfatto di cui l'animale si serve per esplorare il terreno. La vista invece è molto limitata.
Foto:
Fonte mia
E' definito un fossile vivente; è infatti sopravvissuto a epoche geologiche molto lontane ed è diffuso in territori molto distanti tra loro. La femmina è più grande del maschio. La caratteristica più vistosa è la proboscide, un prolungamento del labbro superiore, mobilissima, che usa per strappare le foglie e le erbe di cui si nutre. In Asia vivono i tapiri dalla gualdrappa. La loro livrea è molto particolare: bianca e nera. Potrebbe sembrare che una colorazione tanto netta li renda particolarmente visibili; in realtà da lontano, nel loro ambiente, sembrano cumuli di pietre. I cuccioli invece hanno una livrea a strisce.
In libertà i tapiri sono animali poco socievoli. In genere non se ne vedono più di tre insieme. Raramente si verificano lotte tra di loro; in questo caso usano i denti per attaccare.
Alimentazione e abitudini - Mangia di preferenza foglie, germogli e rami teneri che strappa dalle piante acquatiche. Infatti il tapiro ama in modo speciale le zone ricche d'acqua ed è anche un ottimo nuotatore. Si sposta seguendo sempre gli stessi percorsi che finiscono per diventare veri e proprio sentieri, che in genere terminano con "scivoli" direttamente nell'acqua.
Senza difese - I nemici più temibili del tapiro sono i grandi felini e i gaviali. Raramente il tapiro tenta di difendersi dagli assalitori; con i pochi mezzi di difesa che ha, cerca sempre di scappare.
I cuccioli - Sulla pelliccia di colore fulvo i cuccioli hanno macchie e strisce giallognole, simili a quelle dei cuccioli dei daini o dei cinghiali. Dopo il primo anno di vita questa colorazione tende a scomparire e compare quella definitiva, con la tipica gualdrappa bianca.
Struttura - La forma è tozza e le zampe sono corte. Il collo è quasi inesistente e la testa sembra attaccata direttamente sul tronco. La proboscide, mobilissima, è un ottimo organo dell'olfatto di cui l'animale si serve per esplorare il terreno. La vista invece è molto limitata.
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