Torquato Tasso - La vita e le opere
Torquato Tasso nasce nel 1544 a Sorrento; il padre era il segretario del principe di Salerno, e dovette seguire il principe in Siria quando questi fu allontanato perché coinvolto in una congiura contro l'inquisizione.
Torquato Tasso studia a Napoli e poi raggiunge il padre a Roma, quindi va ad Urbino presso i signori della rovere. Successivamente si trasferisce a Padova dove frequenta la prestigiosa università; poi si reca a Venezia. Questa città era impegnata nella guerra contro i turchi e il poeta è ispirato per la stesura di un poema dal titolo "il Gerusalemme", che rimarrà incompiuto. La svolta nella sua vita avvenne nel 1565 quando entra al servizio della corte estense a Ferrara, come gentiluomo stipendiato senza incarichi precisi.
Qui può dedicarsi alla stesura della sua opera maggiore, "La Gerusalemme liberata", oltre a comporre altre opere tra cui un dramma dal titolo "l'aminta". Alla conclusione del poema Torquato Tasso comincia a soffrire di disturbi psichici tanto che viene rinchiuso. Riesce a fuggire e ritorna prima a Sorrento poi ricomincia a peregrinare in varie corti italiane. Tornato a Ferrara la sua condizione psichica si aggrava e rimane segretato per 7 anni, durante i quali compone i dialoghi, scrive molte lettere e revisiona la sua opera maggiore. Viene liberato dal duca di Mantova e riprende a girare. Muore nel 1595 dopo che il papa Clemente VIII lo aveva proposto per l'incoronazione poetica.
Fonte mia
Torquato Tasso nasce nel 1544 a Sorrento; il padre era il segretario del principe di Salerno, e dovette seguire il principe in Siria quando questi fu allontanato perché coinvolto in una congiura contro l'inquisizione.
Torquato Tasso studia a Napoli e poi raggiunge il padre a Roma, quindi va ad Urbino presso i signori della rovere. Successivamente si trasferisce a Padova dove frequenta la prestigiosa università; poi si reca a Venezia. Questa città era impegnata nella guerra contro i turchi e il poeta è ispirato per la stesura di un poema dal titolo "il Gerusalemme", che rimarrà incompiuto. La svolta nella sua vita avvenne nel 1565 quando entra al servizio della corte estense a Ferrara, come gentiluomo stipendiato senza incarichi precisi.
Qui può dedicarsi alla stesura della sua opera maggiore, "La Gerusalemme liberata", oltre a comporre altre opere tra cui un dramma dal titolo "l'aminta". Alla conclusione del poema Torquato Tasso comincia a soffrire di disturbi psichici tanto che viene rinchiuso. Riesce a fuggire e ritorna prima a Sorrento poi ricomincia a peregrinare in varie corti italiane. Tornato a Ferrara la sua condizione psichica si aggrava e rimane segretato per 7 anni, durante i quali compone i dialoghi, scrive molte lettere e revisiona la sua opera maggiore. Viene liberato dal duca di Mantova e riprende a girare. Muore nel 1595 dopo che il papa Clemente VIII lo aveva proposto per l'incoronazione poetica.
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