In questa guida , parlerò in modo generale dell' Awt (Abstract Windows Toolkit) basato sulla classe Applet.
Le applet create tramite awt , esistono si dalla creazione di java.
Esistono due tipi di interfaccie grafiche in Java.
La grafica Swing offre un interfaccia grafica più ricca e complessa e inoltre sono più diffuse. Usando la classe JApplet che eredita Applet permette di usare anche la vecchia interfaccia AWT.
In questa guida analizzeremo la classe Applet
Applet
Applet definisce 3 interfaccie : AudioClip , Applet Context e AppletStub, che analizzeremo in seguito.
L'archittetura di un' applet è basata su eventi , quindi è importante capire , che non è possibile strutturare un codice in maniera simile a programmi senza interfaccia grafica, infatti quest'ultime sono basate su eventi ed è una cosa fondamentale infatti ad "una determinata azione" decisa dall'utente deve eseguire X azioni, Il problema sorge quando un' applet deve eseguire azioni ripetitive per un arco di tempo estremamente lungo,Per questo motivo disolito un' applet è suddivisa in thread.
Ripetendo brevemente : Un applet deve intraprendere un' azione ma restituire in tempi brevi il controllo al sistema runtime .
Inizia a vedere la struttura base di un applet.
Il risultato sarà una finestra bianca nel browser. Per Visualizzare un applet ci sono due metodi :
Java Network Launching Protocol (JNLP) e si utilizza per eliminare limitazione imposte dalla Jvm durante l'esecuzione. Da non confondere con il termine "Web Start" , infatti il Jnlp è un protocollo , definito da uno schema XML e specifica la modalità con cui lanciare le applicazioni Java Web Start.
Il secondo consiste nell'usare il tag <applet> all'interno di una pagina web specificando il file class all'attributo code. Dato che le applet di esempio mostrate all'interno della guida non sono estremamente complesse , utilizzerò il secondo metodo.
Ritornando al codice , ridefiniamo i metodi init-start-stop-destroy e paint , in genere vengono ridefiniti dalla maggior parte delle applet ma analizziamo in dettaglio i singolo metodi.
Init()
è il primo metodo chiamato e si inizializzano le varibili e in generale i parametri di esecuzione dell'applet. Viene eseguito una volta sola.
Start()
Il metodo start è chiamato dopo Init() .Usato per riprendere l'esecuzione dell'applet. Infatti cambiando pagina web viene chiamato il metodo stop() , quando si ritorna sulla pagina d'esecuzione richiama start().
Paint
Questo metodo viene usato per "disegnare" output sulla finestra. Il metodo paint inoltre accetta un argomento Graphics , che rappresenta il contesto grafico dell'applet. Usato ogni qualvolta necessitiamo di output.
stop()
Come spiegato in precedenza , è l'esatto opposto di start , disolito se ci sono più thread in esecuzione si usa stop per interromperli fino a quando non si ritorna sulla pagina d'esecuzione dell'applet
destroy()
Elimina l'applet dalla memoria.
update()
Non sempre ridefinito , questo metodo chiama a sua volta paint() se non ridefinito. Quando viene ridefinito , disolito si usa per controlli più precisi o esegue altre azioni di controllo.
Metodi per l'output
Per scrivere una stringa su un applet si utilizza l'oggetto graphics denominato g e successivamente si chiama drawString che accetta 3 argomenti : La stringa e le coordinate x e y in formato int.
il punto 0,0 è rappresentato dall'angolo in alto a sinistra.
In esecuzione su Google Chrome:
Tra gli altri metodi utilizzati in un applet c'è anche repaint , che permette di chiamare paint() da qualsiasi punto del programma, ad esempio quando si esegue un azione ripetitiva in un thread differente.
Il risultato dell'applet è variabile. dato che prende una lettera casuale dalla stringa.Dato che non mi soffermo sulla spiegazione dei thread , ho utilizzato il costruttore che accetta come parametro l'interfaccia Runnable
Thread(Runnable run);
successivamente chiamo start()-> che si riferisce al metodo astratto run definito da Runnable.
eseguo il ciclo fino a quando run rimane true e definisco il limite massimo della chiamata nextInt quanto la lunghezza della stringa beta . Successivamente aggiungo il carattere casuale preso dalla stringa beta , nella stringa mex e infine chiamo repaint(); per poi lo sleep
Da notare che durante il cambiamento di pagina il thread viene chiuso e distrutto e imposta run su false ritornando sulla pagina start() lo ri-instanzia e riposta start al valore originale.
Un altra funzione appartenente ad Applet è la funzione ShowStatus(String s) che permette di visualizzare lo status dell'operazione.
Il tag Applet in dettaglio
Il tag applet è stato dichiarato obsoleto secondo lo standard html 4.0.1 ed è stato sostituito da object,Nonostante ciò Oracle consiglia ancora di usare il tag applet.
Vediamo gli attributi principali :
CodeBase: Opzionale, indica la path dove si trova il file class.
Code : indica il file class .
Alt :Opzionale, Alternativa nel caso non caricasse l'applet
Name : Opzionale , Nome dell'applet
Width -Height: Indica la lunghezza e l'altezza della finestra dell'applet
Align : Opzionale,Specifica l'allineamento dell'applet
VSPACE- HSPACE : Opzionali , specifica lo spazio in pixel sopra e sotto l'applet
Param (Name - value) : Permette di specificare parametri per l'applet
Argomenti per l'applet
Prendendo spunto dal codice html di sopra per ottenere il valore del parametro Font.
Nel caso non trovasse il parametro dal nome "Font" getParamater restituisce null. Se bisogna passare un numero etc.. prestare attenzione a convertire nel tipo adatto. Come nel caso successivo.
Codice Html
nel caso non fosse presente il parametro dal nome "Convert" a number veniva assegnato 5.Dato che il parametro è presente ma ci serve come numero usiamo la classe Integer per la conversione in un int primitivo.
Questa guida termina quì alla prossima.:bye:
Le applet create tramite awt , esistono si dalla creazione di java.
Esistono due tipi di interfaccie grafiche in Java.
- Awt (Basato su Applet)
- Swing (Basato su JApplet)
La grafica Swing offre un interfaccia grafica più ricca e complessa e inoltre sono più diffuse. Usando la classe JApplet che eredita Applet permette di usare anche la vecchia interfaccia AWT.
In questa guida analizzeremo la classe Applet
Applet
Applet definisce 3 interfaccie : AudioClip , Applet Context e AppletStub, che analizzeremo in seguito.
L'archittetura di un' applet è basata su eventi , quindi è importante capire , che non è possibile strutturare un codice in maniera simile a programmi senza interfaccia grafica, infatti quest'ultime sono basate su eventi ed è una cosa fondamentale infatti ad "una determinata azione" decisa dall'utente deve eseguire X azioni, Il problema sorge quando un' applet deve eseguire azioni ripetitive per un arco di tempo estremamente lungo,Per questo motivo disolito un' applet è suddivisa in thread.
Ripetendo brevemente : Un applet deve intraprendere un' azione ma restituire in tempi brevi il controllo al sistema runtime .
Inizia a vedere la struttura base di un applet.
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Java Network Launching Protocol (JNLP) e si utilizza per eliminare limitazione imposte dalla Jvm durante l'esecuzione. Da non confondere con il termine "Web Start" , infatti il Jnlp è un protocollo , definito da uno schema XML e specifica la modalità con cui lanciare le applicazioni Java Web Start.
Il secondo consiste nell'usare il tag <applet> all'interno di una pagina web specificando il file class all'attributo code. Dato che le applet di esempio mostrate all'interno della guida non sono estremamente complesse , utilizzerò il secondo metodo.
Ritornando al codice , ridefiniamo i metodi init-start-stop-destroy e paint , in genere vengono ridefiniti dalla maggior parte delle applet ma analizziamo in dettaglio i singolo metodi.
Init()
è il primo metodo chiamato e si inizializzano le varibili e in generale i parametri di esecuzione dell'applet. Viene eseguito una volta sola.
Start()
Il metodo start è chiamato dopo Init() .Usato per riprendere l'esecuzione dell'applet. Infatti cambiando pagina web viene chiamato il metodo stop() , quando si ritorna sulla pagina d'esecuzione richiama start().
Paint
Questo metodo viene usato per "disegnare" output sulla finestra. Il metodo paint inoltre accetta un argomento Graphics , che rappresenta il contesto grafico dell'applet. Usato ogni qualvolta necessitiamo di output.
stop()
Come spiegato in precedenza , è l'esatto opposto di start , disolito se ci sono più thread in esecuzione si usa stop per interromperli fino a quando non si ritorna sulla pagina d'esecuzione dell'applet
destroy()
Elimina l'applet dalla memoria.
update()
Non sempre ridefinito , questo metodo chiama a sua volta paint() se non ridefinito. Quando viene ridefinito , disolito si usa per controlli più precisi o esegue altre azioni di controllo.
Metodi per l'output
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Per scrivere una stringa su un applet si utilizza l'oggetto graphics denominato g e successivamente si chiama drawString che accetta 3 argomenti : La stringa e le coordinate x e y in formato int.
il punto 0,0 è rappresentato dall'angolo in alto a sinistra.
In esecuzione su Google Chrome:
Tra gli altri metodi utilizzati in un applet c'è anche repaint , che permette di chiamare paint() da qualsiasi punto del programma, ad esempio quando si esegue un azione ripetitiva in un thread differente.
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Il risultato dell'applet è variabile. dato che prende una lettera casuale dalla stringa.Dato che non mi soffermo sulla spiegazione dei thread , ho utilizzato il costruttore che accetta come parametro l'interfaccia Runnable
Thread(Runnable run);
successivamente chiamo start()-> che si riferisce al metodo astratto run definito da Runnable.
eseguo il ciclo fino a quando run rimane true e definisco il limite massimo della chiamata nextInt quanto la lunghezza della stringa beta . Successivamente aggiungo il carattere casuale preso dalla stringa beta , nella stringa mex e infine chiamo repaint(); per poi lo sleep
Da notare che durante il cambiamento di pagina il thread viene chiuso e distrutto e imposta run su false ritornando sulla pagina start() lo ri-instanzia e riposta start al valore originale.
Un altra funzione appartenente ad Applet è la funzione ShowStatus(String s) che permette di visualizzare lo status dell'operazione.
Il tag Applet in dettaglio
Il tag applet è stato dichiarato obsoleto secondo lo standard html 4.0.1 ed è stato sostituito da object,Nonostante ciò Oracle consiglia ancora di usare il tag applet.
Vediamo gli attributi principali :
CodeBase: Opzionale, indica la path dove si trova il file class.
Code : indica il file class .
Alt :Opzionale, Alternativa nel caso non caricasse l'applet
Name : Opzionale , Nome dell'applet
Width -Height: Indica la lunghezza e l'altezza della finestra dell'applet
Align : Opzionale,Specifica l'allineamento dell'applet
VSPACE- HSPACE : Opzionali , specifica lo spazio in pixel sopra e sotto l'applet
Param (Name - value) : Permette di specificare parametri per l'applet
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Argomenti per l'applet
Prendendo spunto dal codice html di sopra per ottenere il valore del parametro Font.
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Nel caso non trovasse il parametro dal nome "Font" getParamater restituisce null. Se bisogna passare un numero etc.. prestare attenzione a convertire nel tipo adatto. Come nel caso successivo.
Codice Html
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nel caso non fosse presente il parametro dal nome "Convert" a number veniva assegnato 5.Dato che il parametro è presente ma ci serve come numero usiamo la classe Integer per la conversione in un int primitivo.
Questa guida termina quì alla prossima.:bye:
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