Arrestato maruccio, era schiavo dei videopoker. "ha rubato un mln di euro"

Rapinder

Utente Esperto
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19 Settembre 2011
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ROMA - Arrestato l'ex capogruppo dell'Idv al Consiglio regionale del Lazio, Vincenzo Maruccio. La Guardia di Finanza, nucleo polizia Valutaria, lo ha arrestato a Roma: è accusato di peculato per essersi appropriato di circa 700.000 euro dei fondi destinati al partito.
La misura cautelare è stata firmata dal gip Flavia Costantini su richiesta del Procuratore aggiunto Nello Rossi e del sostituto Stefano Pesci. Ad eseguirla gli uomini del Nucleo di Polizia valutaria della Guardia di Finanza. Maruccio è accusato di peculato in relazione alla sottrazione di circa 700mila euro dal corrente del gruppo dell'Idv alla Pisana.
La misura dell'arresto in carcere per Vincenzo Maruccio ha la durata di 30 giorni. A seconda delle esigenze istruttorie tale termine, previsto dal codice di procedura penale per i provvedimenti scaturiti dal pericolo di inquinamento probatorio, può essere rinnovato. Un altro capogruppo del disciolto consiglio regionale del Lazio è in carcere per avere sottratto soldi dal fondo del su partito: è Franco Fiorito, ex capogruppo del Pdl.

IL GIUDICE: "PERSE 100.000 EURO AL VIDEOPOKER" Avrebbe perso 100mila euro al videopoker. Lo si legge nell'ordinanza di custodia cautelare che ha portato in cella Vincenzo Maruccio. Nel provvedimento è citato l'interrogatorio di Andrea Palma, socio di un locale di videopoker e dirigente dell'Idv Lazio. E poi c'è il pericolo di inquinamento delle prove. Questa la motivazione alla base dell'ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti dell'ex capogruppo Idv alla Pisana, Vincenzo Maruccio, dal gip Flavia Costantini.
«Sistematica spoliazione» dai conti dell'Idv ed «attività predatoria di risorse pubbliche», scrive il gip. Nel provvedimento notificato oggi a Maruccio si fa cenno anche alla sua ossessione per i videopoker presso i quali ha sperperato ingenti somme.
Nei due interrogatori ai quali è stato sottoposto nelle scorse settimane Maruccio ha sempre respinto l'accusa di peculato sostenendo che le somme di denaro transitate dal conto Idv sui suoi dieci conti personali sono state utilizzate solo per finalità politiche.

IL PM: HA SOTTRATTO UN MILIONE DI EURO Si aggira intorno al milione di euro il denaro che Vincenzo Maruccio avrebbe «distratto» dalle casse dell’Idv negli ultimi due anni. E’ quanto hanno accertato i pm della Procura di Roma. Il lavoro della Guardia di Finanza ha chiarito che sui conti dell'Idv alla Pisana da maggio 2010 a giugno 2012 sarebbero transitati circa 2 milioni e 500 mila euro.
Di questo denaro Maruccio, che gestiva i conti in totale autonomia, avrebbe effettuato bonifici sui suoi conti correnti per 500 mila euro ed effettuato prelievi di contanti per 456 mila euro. Nei bonifici, inoltre, Maruccio utilizzava causali estremamente generiche come «anticipazione o restituzione» e «rimborsi».

SOLDI IDV PER GIOCARE Un’ossessione per slot machine e video poker al punto da essere definito un «bombardiere», nel gergo dei giocatori uno che «non si limita mai». Lo si legge nelle trenta pagine dell'ordinanza che ha disposto l'arresto di Vincenzo Maruccio. Nella sala giochi di Roma da lui frequentata dove avrebbe speso in un anno tra i 100 e 120 mila e ne avrebbe persi 100 mila. I soldi per pagare i debiti, hanno accertato gli inquirenti, venivano dal conto del gruppo Idv.

PRESE ANCHE I RISPARMI DELLA NONNA «Una persona perennemente pressata dalla necessita’ di reperire denaro» anche prendendo i risparmi della nonna. Così il gip descrive Vincenzo Maruccio nell'ordinanza con la quale motiva l'arresto. «Pur percependo cospicui introiti come consigliere regionale», Maruccio era sempre in cerca di denaro «reperito» da «svariate fonti: sale giochi, tabaccherie, parenti, quali la madre che dalla Calabria, a suo dire, gli inviava con l'autobus i risparmi della nonna e amici vari, alcuni calabresi».
Tra questi «amici» dai quali reperiva denaro, figura anche una ex convivente di Maruccio che lo avrebbe aiutato «economicamente addirittura facendo la cessione di un quinto dello stipendio». Per questa donna l'ex esponente dell'Idv avrebbe, con soldi del partito, pagato «il canone di locazione dell'appartamento che le era in uso mediante un assegno di 5.400 euro».
Secondo il gip nel reperimento di soldi, l'ex capogruppo «non ha esitato a violare ogni regola, sia quelle sulla circolazione del contante, sia quelle sulla negoziazione degli assegni».

SCHIAVO DEL VIDEOPOKER (lo scoop per Leggo di Angela Camuso) Vincenzo Maruccio schiavo del videopoker. Ecco perché, sospetta la Finanza, l’ex capogruppo dell’Idv alla Regione Lazio indagato dalla procura di Roma per peculato, aveva di continuo un bisogno spasmodico di contanti. Gli uomini del Nucleo di Polizia valutaria hanno trovato, al momento, una serie di assegni i cui beneficiari sono appunto gestori di sale gioco e bar con le slot-machine, tutti nella Capitale: 50mila euro in totale, senza considerare i probabili pagamenti in contanti dei debiti di gioco se non altro perché è stato lo stesso Maruccio, in sede di interrogatorio, ad ammettere che spesso si faceva prestare, da amici d’infanzia calabresi, tre-quattromila euro alla volta in cambio di assegni post-datati. Quasi tutti gli assegni sono ritornati nelle tasche di Maruccio che, dunque, risulta abbia saldato i debiti. Con quali risorse? Lui ha dichiarato che chiedeva prestiti per spese politiche, per gli inquirenti la versione è poco credibile. D’altra parte, Maruccio ha sostenuto di aver prelevato dai conti del gruppo dell’Italia dei Valori (781mila euro la cifra totale di cui, secondo la procura, si sarebbe impossessato illegittimamente) per rimborsi di spese politiche anticipate. Ma ciò in realtà sarebbe avvenuto in momenti in cui - sui conti del gruppo politico - il denaro c’era.
Chi sono i compaesani ai quali Maruccio chiedeva continuamente prestiti? Di fronte alle precise contestazioni dei finanzieri, Maruccio ha indicato un amico d’infanzia di Vibo, imprenditore edile incensurato. Ci sono però altri personaggi che Maruccio - già lambito da un’inchiesta antimafia aperta a Catanzaro, che indaga su voti in cambio di appalti a una cosca della ‘ndrangheta - non ha nominato e sui quali si stanno facendo accertamenti. Uno di questi è Ferruccio Bevilacqua, sotto indagine insieme a presunti mafiosi, il quale in un’intervista a Panorama ha dichiarato che Maruccio andava spesso anche da lui quando aveva bisogno di denaro.

Leggo.it