Bicocca, blitz degli studenti l'inaugurazione a milano

Rapinder

Utente Esperto
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19 Settembre 2011
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MILANO - La contestazione degli studenti ha interrotto l'inaugurazione dell'anno accademico dell'Università Bicocca di Milano. Un gruppo numeroso di studenti ha infatti interrotto il rettore Marcello Fontanesi nel suo discorso, fermando per diversi minuti le celebrazioni. 'Il sapere non è fatto per comprendere ma per prendere posizione', è lo striscione esposto davanti alla platea di autorità e invitati.
Il tutto si è svolto inizialmente in modo pacifico, con il rettore che ha ceduto il microfono a una rappresentante degli studenti che ha duramente attaccato le politiche di austerità e quelle sull'istruzione del Governo, raccogliendo ance diversi applausi da buona parte della platea. Con il dilungarsi della protesta però, ma parte della platea ha incominciato a spazientirsi e a chiedere a gran voce di riprendere con il programma della giornata. A questo punto, il pubblico riunito nel l'aula magna dell'ateneo si è diviso: da una parte i 'Basta, andate vià, dall'altra 'Date voce agli studentì. Al termine della lettura del lungo intervento, i circa 30 studenti e rappresentanti dei collettivi hanno lasciato la sala. Questo non è però bastato a riportare la calma, perchè le urla di alcuni presenti - «Sono idee (quelle espresse dai ragazzi, ndr), abbiate rispetto» - ha scatenato la reazione di Fontanesi. «Stia zitta - ha urlato alla signora che protestava -. Vada fuori. La sua è una verità di parte. Ora silenzio», ha detto prima di riprendere il suo discorso, ulteriormente interrotto da un nuovo tentativo dei ragazzi di rientrare nell'aula magna da cui hanno poi desistito per proseguire con un presidio agli ingressi dell'edificio. I ragazzi dei collettivi si erano dati appuntamento principalmente per contestare il ministro all'Istruzione Francesco Profumo, invitato all'evento, ma che non è potuto presenziare, come ha spiegato all'inizio della cerimonia lo stesso rettore tra gli applausi, «perchè è dovuto restare a Roma, spero anche per fare gli interessi delle università, lo spero».

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