Napoli - Due morti in Campania per i botti. Il primo si chiamava Giuseppe Lombardi ed aveva 81 anni. E' rimasto ucciso dopo la deflagrazione che ha distrutto il suo appartamento, sito al piano ammezzato di uno stabile di via Antignano a Napoli. I successivi accertamenti compiuti dai vigili del fuoco hanno confermato la tesi che a causare l'esplosione sia stato lo scoppio di una bombola di gas ritrovata affianco al corpo privo di vita dell'uomo, scaraventato nel cortile dello stabile. Tutto l'edificio, abitato da venticinque famiglie, e' stato fatto evacuare. Viene escluso qualunque collegamento con l'uso di fuochi illegali. L'altra vittima è un ristoratore del Casertano di 52 anni, Pasquale Zacchia, morto per l'esplosione di un petardo che gli ha procurato gravi ferite alla testa a Pontelatone. Sono 82 nel complesso tra Napoli e provincia le persone rimaste ferite a causa dell'esplosione dei botti di Capodanno. Nessuno di loro rischia la vita. Sono dodici i minorenni: il caso più significativo quello di una bimba di Napoli di 6 anni dimessa con una prognosi di venticinque giorni per ferite da scoppio e ustioni multiple, anche agli occhi. Il ferito più piccolo in assoluto è un bambino di 5 anni che ha riportato ustioni al volto per l'esplosione di un petardo. Anche lui è stato dimesso.
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