Il capitano avverte la squadra sul rischio di considerare già vinto
il campionato: «Speriamo di
stupire anche l’anno prossimo»
TORINO
Una settimana di vacanza per il gruppo dei record. La Juve campione d’inverno stacca la spina per sette giorni (la ripresa il 28 dicembre) ma non perde di vista l’obiettivo. Se ne fa interprete Gigi Buffon che manda un messaggio chiaro. «Di anti-Juve ce ne sono tante, sono talmente tante che non si sa chi scegliere». In tanti in effetti si sono avvicinati ai bianconeri. Prima l’Inter (arrivata a -1 dopo il successo a Torino), poi il Napoli, per due giornate (la 14esima e la 15esima) distante due lunghezze. Entrambe però sono state ricacciate indietro dal ritmo impressionante tenuto dalla squadra di Conte, che ha vissuto un momento di appannamento coinciso con le due sconfitte in quattro giornate (proprio con i nerazzurri e con il Milan) ma si è ripresa immediatamente compiendo un doppio allungo, in campionato e in Europa, conquistando la promozione agli ottavi di Champions League.
Guardando a dodici mesi fa a quest’epoca, i campioni d’Italia hanno collezionato 6 punti in più (44 contro 38), segnato di più (39 invece di 29, +10) e subito una rete in meno (11 rispetto a 12). Ma quello il risvolto più significativo è il distacco sulle inseguitrici. Che si è dilatato a 8 punti (a quota 36 ora c’è la Lazio), mentre la scorsa stagione la Juve sopravanzava il Milan di una sola lunghezza. E le statistiche raccontano che questi otto punti costituiscono il divario maggiore della prima sulla seconda dal 2005-06. Quando a comandare c’era la Juve di Capello, che aveva 9 punti in più del Milan.
Rispetto all’anno scorso i rossoneri sono a distanza siderale (-17), gli avversari sono diversi ma naturalmente non tutto è deciso. Conte aveva fiutato il pericolo alla vigilia del Cagliari: gli elogi sono gratificanti ma possono distrarre. E in effetti l’approccio alla gara con i sardi è stato abbastanza vacanziero. Logico quindi l’avvertimento di Buffon a guardarsi alle spalle e a non sottovalutare le insidie provenienti dalle inseguitrici, che si alternano nel ruolo.
Per il numero 1 il bilancio del 2012 è più che positivo, sul campo e fuori. «È stato un anno molto bello sotto tanti punti di vista, in tantissime sfide, sia imprenditoriali, che sportive, che mi vedono in tante vesti – spiega -. Per cui spero con dedizione, con le idee, con l’umiltà di conseguire degli ottimi risultati in tutti i campi e sotto tutti i profili». Almeno sul piano sportivo le premesse ci sono tutte.
lastampa
il campionato: «Speriamo di
stupire anche l’anno prossimo»
TORINO
Una settimana di vacanza per il gruppo dei record. La Juve campione d’inverno stacca la spina per sette giorni (la ripresa il 28 dicembre) ma non perde di vista l’obiettivo. Se ne fa interprete Gigi Buffon che manda un messaggio chiaro. «Di anti-Juve ce ne sono tante, sono talmente tante che non si sa chi scegliere». In tanti in effetti si sono avvicinati ai bianconeri. Prima l’Inter (arrivata a -1 dopo il successo a Torino), poi il Napoli, per due giornate (la 14esima e la 15esima) distante due lunghezze. Entrambe però sono state ricacciate indietro dal ritmo impressionante tenuto dalla squadra di Conte, che ha vissuto un momento di appannamento coinciso con le due sconfitte in quattro giornate (proprio con i nerazzurri e con il Milan) ma si è ripresa immediatamente compiendo un doppio allungo, in campionato e in Europa, conquistando la promozione agli ottavi di Champions League.
Guardando a dodici mesi fa a quest’epoca, i campioni d’Italia hanno collezionato 6 punti in più (44 contro 38), segnato di più (39 invece di 29, +10) e subito una rete in meno (11 rispetto a 12). Ma quello il risvolto più significativo è il distacco sulle inseguitrici. Che si è dilatato a 8 punti (a quota 36 ora c’è la Lazio), mentre la scorsa stagione la Juve sopravanzava il Milan di una sola lunghezza. E le statistiche raccontano che questi otto punti costituiscono il divario maggiore della prima sulla seconda dal 2005-06. Quando a comandare c’era la Juve di Capello, che aveva 9 punti in più del Milan.
Rispetto all’anno scorso i rossoneri sono a distanza siderale (-17), gli avversari sono diversi ma naturalmente non tutto è deciso. Conte aveva fiutato il pericolo alla vigilia del Cagliari: gli elogi sono gratificanti ma possono distrarre. E in effetti l’approccio alla gara con i sardi è stato abbastanza vacanziero. Logico quindi l’avvertimento di Buffon a guardarsi alle spalle e a non sottovalutare le insidie provenienti dalle inseguitrici, che si alternano nel ruolo.
Per il numero 1 il bilancio del 2012 è più che positivo, sul campo e fuori. «È stato un anno molto bello sotto tanti punti di vista, in tantissime sfide, sia imprenditoriali, che sportive, che mi vedono in tante vesti – spiega -. Per cui spero con dedizione, con le idee, con l’umiltà di conseguire degli ottimi risultati in tutti i campi e sotto tutti i profili». Almeno sul piano sportivo le premesse ci sono tutte.
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