Ma previo parere organismo governativo
Roma, 14 apr. (Apcom) - Le Regioni potranno "posticipare" il calendario dell'attività venatoria in relazione a "specie determinate" purché ottengano il "preventivo parere di validazione dell'Ispra (Istituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale)". La commissione Agricoltura di Montecitorio ha approvato una riformulazione dell'emendamento del relatore del parere al ddl Comunitaria, Isidoro Gottardo, che puntava a trovare una mediazione dopo le polemiche scoppiate durante il passaggio in Senato dove si è cancellato il limite temporale previsto attualmente (cioè dalla terza domenica di settembre alla fine di gennaio). Secondo il testo presentato da Gottardo, l'esercizio venatorio "è vietato per ogni singola specie durante il ritorno al luogo di nidificazione e durante il periodo della nidificazione e le fasi della riproduzione e della dipendenza degli uccelli". Tuttavia, le Regioni "fermo restando le disposizioni relative agli ungulati (cerviali, cinghiali e simili), le Regioni possono posticipare i termini in relazione a specie determinate e allo scopo sono obbligate ad acquisire il preventivo parere di validazione delle analisi scientifiche a sostegno delle modifiche da apportare, espresso dall'Ispra, sentiti gli equivalenti istituti regionali ove istituiti e riconosciuti dalla commissione Europea, al quale dovranno uniformarsi. Il preventivo parere dovrà essere reso entro 30 giorni dal ricevimento della richiesta". L'emendamento verrà sottoposto domani al voto in commissione Politiche Ue che dovrebbe concludere così l'esame della comunitaria per l'approdo in Aula del provvedimento lunedì prossimo.
Roma, 14 apr. (Apcom) - Le Regioni potranno "posticipare" il calendario dell'attività venatoria in relazione a "specie determinate" purché ottengano il "preventivo parere di validazione dell'Ispra (Istituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale)". La commissione Agricoltura di Montecitorio ha approvato una riformulazione dell'emendamento del relatore del parere al ddl Comunitaria, Isidoro Gottardo, che puntava a trovare una mediazione dopo le polemiche scoppiate durante il passaggio in Senato dove si è cancellato il limite temporale previsto attualmente (cioè dalla terza domenica di settembre alla fine di gennaio). Secondo il testo presentato da Gottardo, l'esercizio venatorio "è vietato per ogni singola specie durante il ritorno al luogo di nidificazione e durante il periodo della nidificazione e le fasi della riproduzione e della dipendenza degli uccelli". Tuttavia, le Regioni "fermo restando le disposizioni relative agli ungulati (cerviali, cinghiali e simili), le Regioni possono posticipare i termini in relazione a specie determinate e allo scopo sono obbligate ad acquisire il preventivo parere di validazione delle analisi scientifiche a sostegno delle modifiche da apportare, espresso dall'Ispra, sentiti gli equivalenti istituti regionali ove istituiti e riconosciuti dalla commissione Europea, al quale dovranno uniformarsi. Il preventivo parere dovrà essere reso entro 30 giorni dal ricevimento della richiesta". L'emendamento verrà sottoposto domani al voto in commissione Politiche Ue che dovrebbe concludere così l'esame della comunitaria per l'approdo in Aula del provvedimento lunedì prossimo.
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