Info Camorra, preso il super boss Iovine !

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Utente bannato
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16 Novembre 2010
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Blitz della mobile nel pomeriggio
Si nascondeva a Casal di Principe
a pochi chilometri dai famigliari
Alfano: «Subito al carcere duro»
Saviano: «Passo fondamentale»


NAPOLI
La fuga del boss camorrista Antonio Iovine è finita. Gli uomini della Mobile l’hanno arrestato nel pomeriggio: «’o ninno», 46 anni, storico capo dei Casalesi, era nascosto nell’abitazione di un amico a Casal di Principe, il feudo della sua organizzazione, a pochi isolati di distanza dalla casa dei suoi famigliari. Quando ha visto entrare gli agenti ha provato a scappare dal terrazzo. Non ce l'ha fatta, e dopo quattordici anni s’è consegnato agli uomini della polizia. Nella villa c'era una pistola, registrata regolarmente, ma non sono stati sparati colpi. «Sono doppiamente soddisfatto anche perchè l’arresto di Iovine è stato tranquillo, senza che vi fosse bisogno di fare ricorso alle armi», ha detto il procuratore Lepore. «Aspettavo questo giorno da quattordici anni. L’arresto di Antonio Iovine “Ò Ninno”, rappresenta un passo fondamentale nel contrasto alla criminalità organizzata», commenta Saviano, finito in mezzo alle polemiche dopo gli attacchi. «Iovine è un boss imprenditore, in grado di gestire centinaia di milioni di euro. Ora - continua Saviano - spero che si possa fare pulizia a 360 gradi. Come dimostrato dalla relazione della Dia di oggi, bisogna aggredire il cuore dell’economia criminale, la Lombardia, dove le mafie fanno affari e influenzano la vita economica, sociale e politica».

La festa dei poliziotti
I poliziotti sono usciti dalla questura con le braccia alzate in segno di vittoria. Stretto nella loro morsa Iovine, ormai sconfitto, in manette, con una felpa di colore bordeaux e pantaloni scuri. Davanti ai cronisti ha sorriso sprezzante e arrogante. Un folto gruppo di cittadini ha assistito all’uscita del capo camorra dalla questura ed ha applaudito la polizia napoletana e casertana. Qualcuno ha anche urlato «viva la polizia», qualcun altro «viva Maroni sei un grande ministro». Poi l’autocolonna a sirene spiegate e con i lampeggianti accesi è partita verso il carcere dove Iovine è stato chiuso in cella di isolamento.

Il manager dei clan
Iovine viene considerato dagli inquirenti della Direzione distrettuale antimafia di Napoli uno dei capi della camorra casalese ancora in libertà. «’o ninno» è stato condannato all’ergastolo al maxiprocesso Spartacus, nel giugno del 2008. Componente con Zagaria della diarchia che dalla latitanza ha diretto gli affari criminali del clan, Iovine è considerato il boss manager, la mente affaristica del sodalizio impegnato tra le altre attività anche nel business della spazzatura. A lui viene attribuita la capacità del clan di espandere i propri interessi ben oltre i confini campani.

Le mani sui rifiuti
È Iovine, per gli inquirenti, a rappresentare per anni la camorra che fa affari e che ricicla i proventi delle attività illecite, droga e racket su tutte, nell’economia pulita e nel business del cemento fino a costruire l’impero di Gomorra, come testimoniato dai continui sequestri di beni disposti da parte della magistratura.

Le reazioni della politica
«Oggi è una bellissima giornata per la lotta alla mafia», ha detto il ministro dell'Interno Maroni. «Firmerò subito la richiesta di 41 bis», ha annunciato il ministro Alfano. «Abbiamo avuto una ulteriore conferma - aggiunge - che la squadra Stato vince e l’antimafia giocata batte quella parlata».


Fonte: LaStampa
 
Finalmente una bella notizia, speriamo che non sia l ultimo che trovino!