Il giudice sportivo ha deciso di punire con quattro giornate di squalifica Francesco Totti per il calcione rifilato a Balotelli. Si legge nel comunicato, in riferimento alla finale di Coppa Italia, che il capitano della Roma viene sanzionato "per comportamento scorretto nei confronti di un avversario (prima sanzione); per avere inoltre, al 43' del secondo tempo, nel corso di un'azione di gioco con il pallone non raggiungibile, colpito intenzionalmente un avversario con un calcio ad una gamba". Inibito fino al 30 giugno e 15mila euro di multa invece a Gabriele Oriali, colpevole di aver insultato l'arbitro in campo e al rientro negli spogliatoi. Si legge infatti nello stesso comunicato, che Oriali viene punito "per avere, nel corso del primo tempo, quale dirigente addetto all'arbitro, contestato reiteratamente l'operato del direttore di gara con atteggiamenti plateali e per avere, al rientro negli spogliatoi, al termine del primo tempo, rivolto all'arbitro con tono arrogante espressioni ingiuriose, provocando in tal modo anche un alterco con altre persone presenti; con recidiva reiterata specifica; infrazione rilevata anche dal Quarto Ufficiale e dai collaboratori della Procura federale".
La Roma è stata inoltre multata per 40.000 euro per "cori costituenti espressione di discriminazione razziale". La società giallorossa pagherà anche per il lancio da parte dei suoi sostenitori di tre petardi e tre bottigliette, l'esplosione di petardi e fumogeni e per non aver impedito l'invasione di campo di un suo tifoso al termine della gara.
Una giornata di squalifica anche a Balotelli e Chivu che, già diffidati, erano stati ammoniti per proteste.
La Roma è stata inoltre multata per 40.000 euro per "cori costituenti espressione di discriminazione razziale". La società giallorossa pagherà anche per il lancio da parte dei suoi sostenitori di tre petardi e tre bottigliette, l'esplosione di petardi e fumogeni e per non aver impedito l'invasione di campo di un suo tifoso al termine della gara.
Una giornata di squalifica anche a Balotelli e Chivu che, già diffidati, erano stati ammoniti per proteste.
