Crisi continua: i redditi scendono ai livelli di 27 anni fa.

Kabullino

Utente Master
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4 Aprile 2009
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Crisi continua. I redditi scendono ai livelli di 27 anni fa (1986), mentre nel 2013 continuano a salire le tasse.

STUDIO DI RETE IMPRESE ITALIA - È quanto emerge da uno studio di Rete Imprese Italia, secondo cui il reddito disponibile degli italiani per l’anno in corso sarà in media di 16.955 euro, leggermente superiore al 1986, quando le entrate medie erano di 16.748 euro a testa.

SCOMPAIONO LE IMPRESE - È salito intanto a quota 100 mila il conto delle imprese morte nel 2012 rispetto al 2011, si legge sempre nello studio. «Il saldo tra mortalità e natalità delle aziende artigiane e di servizi di mercato più manifatturiere e costruzioni porta la somma a 100 mila aziende «scomparse».

TASSE IN AUMENTO - Secondo Rete Imprese, la pressione fiscale effettiva salirà nel 2013 a quota 56,1%, rispetto al 46,3% della pressione fiscale apparente. Nel 2012 la pressione fiscale per i cittadini in regola con il fisco è stata del 55,2%.
COME NEL 1998 - Orologio indietro allo scorso millennio anche per i consumi: nel 2013 caleranno ancora dell’1,4% ai livelli di 15 anni fa. Per il 2013 la spesa si dovrebbe attestare sui 15.695 euro a testa.

OTTO MILIONI DI POVERI - Dati ancora più preoccupanti emergono dal rapporto annuale dell’Istat, «Noi e l’Italia», fotografia statistica dello «stato di salute» del Paese. Nel 2011 le famiglie in condizioni di povertà relativa sono l’11,1%: si tratta di 8,2 milioni di individui poveri, il 13,6% della popolazione residente. Nel rapporto si dice anche che la povertà assoluta coinvolge il 5,2% delle famiglie, per un totale di 3,4 milioni di individui.

TASSO D’INATTIVITA’ RECORD - Nel 2011 il tasso d’inattività tra i 15 e 64 anni è al 37,8%, valore tra i più elevati d’Europa, con l’Italia battuta solo da Malta. Particolarmente elevata è l’inattività femminile (48,5%). Sono considerati inattivi coloro che nè sono occupati nè sono in cerca di un lavoro. La disoccupazione di lunga durata invece, che perdura cioè da oltre 12 mesi, ha riguardato, nel 2011, il 51,3% dei disoccupati nazionali, il livello più alto raggiunto nell’ultimo decennio. Nel 2011 il tasso di disoccupazione giovanile italiano (15-24 anni) è al 29,1%, in aumento per il quarto anno consecutivo e superiore a quello medio dell’Unione europea (21,4%).


Fonte: oggi.it
 
Riferimento: Crisi continua: i redditi scendono ai livelli di 27 anni fa.

L'Italia si sta inabissando nell'oceano più profondo, è entrata da tempo in un tunnel senza uscita. Non c'è domanda, le aziende chiudono, gli operai vengono licenziati, le tasse aumentano e le persone vanno in rovina. Per chi vive nella "bassa" può toccare questa realtà con le mani oramai, non si fa altro che peggiorare e i politici (e TANTISSIME altre persone di altre categorie sociali) scorrazzano nell'oro sudato dai loro cittadini. Non so a voi ma a me sale l'odio, abbastanza odio per andarmene da sta miseria infinita :|
 
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Dubito che riusciremo a risalire un giorno , siamo andati in un labirinto e non potremo mai più trovare la nostra nuova via :emoji_slight_smile: