In sviluppo Cronologia di World of Warcraft

IlRiccoNayco

Utente Mitico
Autore del topic
2 Agosto 2011
6.280
63
Miglior risposta
0
Ciao a tutti oggi sono qui per mostrarvi la cronologia di tutti i capitoli di WoW, dal primo all'ultimo in continuo aggiornamento. Non perdiamo tempo e iniziamo subito :

Warcraft: Orcs & Humans
Per secoli, il Titano caduto Sargeras ha complottato per cancellare ogni forma di vita su Azeroth. Per raggiungere tale scopo, Sargeras prese il controllo del Mago umano Medivh, costringendolo a contattare Gul'dan, uno stregone degli Orchi del mondo di Draenor. Qui, i demoniaci servitori di Sargeras della Legione Infuocata distorsero le menti dei pacifici Orchi, trasformandoli in un'armata assetata di sangue che diventò l'Orda. Questo malvagio esercito attraversò il Portale Oscuro, un varco dimensionale creato da Medivh e Gul'dan, invadendo Azeroth e scontrandosi con la nazione umana di Roccavento. Aiutato dal Mezz'Orco Garona, il campione degli Umani Anduin Lothar cercò di proteggere valorosamente il regno, ma la potenza dell'Orda riuscì ugualmente a schiantare le difese di Roccavento. Come se la tragica caduta della città non bastasse, Garona tradì suoi alleati e assassinò il Re Llane Wrynn, suggellando la sconfitta della nazione.

Warcraft II: Tides of Darkness
Dopo la caduta della nazione degli Umani di Roccavento di fronte alla potenza dell'Orda, il campione Anduin Lothar raccolse attorno a sé i resti dello sbaragliato esercito umano, conducendo i rifugiati a nord, attraverso il Grande Mare, verso il regno di Lordaeron. Dopo essersi assicurato l'aiuto di altre nazioni (Umani, Gnomi, Elfi e Nani), Lothar formò una grande Alleanza che si opponesse all'Orda e al suo nuovo leader, lo spietato Orgrim Martelfato. Gli Orchi, apparentemente inarrestabili, continuarono a imperversare, rinforzando i loro ranghi con i selvaggi Troll e i brutali Ogre. Tuttavia, alla vigilia della vittoria Gul'dan e i suoi seguaci abbandonarono i loro alleati per cercare dei potenti manufatti, costringendo alla ritirata l'Orda, ormai indebolita. Martelfato riuscì momentaneamente a risollevare il morale degli Orchi uccidendo brutalmente Lothar, ma la morte dell'eroe non indebolì la risolutezza dell'Alleanza. Turalyon, il fedele luogotenente di Lothar, assunse il comando dei difensori di Azeroth e sconfisse definitivamente l'Orda.

Warcraft II: Beyond the Dark Portal
In seguito alla distruzione del Portale Oscuro di Azeroth da parte dell'Alleanza vittoriosa, lo Sciamano degli Orchi Ner'zhul assunse il comando di ciò che rimaneva dell'Orda su Draenor. Qui complottò per creare altri portali verso mondi inesplorati, con l'intenzione di invaderli. Per consentire l'esecuzione dei rituali destinati alla sua conquista interdimensionale, Ner'zhul inviò degli Orchi attraverso il ripristinato Portale Oscuro in cerca delle potenti reliquie di Azeroth. Allarmati dai piani di conquista dell'Orda, gli eroi dell'Alleanza invasero Draenor per porre fine una volta per tutte alla minaccia rappresentata dagli Orchi. Di fronte a una sconfitta sicura per mano dei suoi nemici, Ner'zhul decise di aprire altri portali verso nuovi mondi. Il sovraccarico magico che ne seguì causò la distruzione di Draenor, intrappolando molti dei grandi eroi di Azeroth nelle Terre Esterne, i resti danneggiati del pianeta.

Warcraft III: Reign of Chaos
Dopo anni trascorsi in dura cattività, gli Orchi rimasti su Azeroth vennero liberati da un ex schiavo chiamato Thrall. Il giovane Sciamano e la sua Orda ricostruita fecero rotta sul continente di Kalimdor per sfuggire all'invasione della Legione Infuocata, un'armata demoniaca volta alla distruzione di Azeroth. Per indebolire le difese del pianeta, la Legione impiegò una nuova, terrificante arma: il Flagello dei non morti. Il principe Arthas Menethil di Lordaeron si batté con coraggio per proteggere le sue terre dal terribile nemico, ma la sua paura e la sua disperazione lo spinsero a unirsi al Flagello e al suo misterioso capo, il Re dei Lich. A Kalimdor, l'Orda di Thrall mise da parte le proprie antiche avversioni, unendosi ad altre razze per affrontare un massiccio assalto della Legione guidato dal Signore dei Demoni Archimonde. Fu a caro prezzo che l'insolita unione di Umani, Elfi della Notte e Orchi sconfisse i propri nemici sulla cima del sacro Monte Hyjal.

Warcraft III: The Frozen Throne
Mentre le armate di Umani, Orchi ed Elfi della Notte erano impegnate a riprendersi dalla battaglia contro la Legione Infuocata, Arthas Menethil, ora un Cavaliere della Morte, massacrava gli abitanti dei Regni Orientali di Azeroth in nome del Flagello. Tuttavia, nuove forze minacciavano di distruggere Arthas e i suoi servitori: la Banshee Sylvanas Ventolesto, ribellatasi al suo controllo, creò una fazione indipendente di non morti nota come i Reietti, mentre l'Elfo della Notte Illidan Grantempesta, corrotto dai demoni, inviò le sue armate nel gelido continente di Nordania per colpire il Re dei Lich. Arthas corse in difesa del suo maestro e sconfisse Illidan, il quale fuggì con la coda tra le gambe nelle Terre Esterne. Arthas, ormai vicino alla fonte del potere del Flagello, fece quindi l'impensabile, fondendo il suo spirito con quello del Re dei Lich.

World of Warcraft
Con l'intenzione di stabilirsi nell'arida regione di Durotar, la nuova Orda di Thrall crebbe in numero, aggiungendo ai propri ranghi i Reietti, i Tauren e i Troll. Nel frattempo, Nani, Gnomi ed Elfi della Notte prestavano giuramento di fedeltà alla nuova e rinvigorita Alleanza, guidata dal regno degli Umani di Roccavento. Dopo la misteriosa sparizione del Re di Roccavento, Varian Wrynn, il Gran Signore Bolvar Domadraghi divenne reggente, ma il suo servizio venne influenzato dalle manipolazioni del Drago Nero Onyxia, che regnava sotto mentite spoglie umane. Mentre gli eroi indagavano sul meschino operato di Onyxia, antichi nemici tornavano ad affacciarsi, minacciando tanto l'Orda quanto l'Alleanza.

Assalto alla fortezza dell’Ala Nera
Nelle profondità ardenti del Massiccio Roccianera, il Drago Nero Nefarian conduceva perversi esperimenti con il sangue degli altri stormi dei draghi. Intenzionato a prendere il controllo dell'intera zona, radunò ciò che rimaneva dell'Orda Oscura, un esercito di rinnegati assetati di sangue come l'antica Orda. Questi Orchi corrotti, insieme ai Troll e ad altre razze, diedero battaglia al Signore del Fuoco Ragnaros e ai sinistri Nani Ferroscuro per il controllo di questa rovente montagna. Tuttavia, prima di essere sconfitto da questi eroi senza paura, Nefarian riuscì a creare gli ingannevoli Draghi Cromatici e una legione di altre aberrazioni sotto il suo comando, formando un esercito abbastanza potente da controllare Azeroth e perpetrare l'eredità del suo infausto padre, Alamorte il Distruttore.

La venuta del Dio del Sangue
Nel Tempio di Atal'Hakkar, i fedeli sacerdoti del Dio del Sangue Hakkar lo Scortica Anime tentarono di evocare l'avatar dell'iraconda divinità. Tuttavia i suoi seguaci, il sacerdozio Atal'ai, scoprirono che lo Scortica Anime poteva essere evocato unicamente nell'antica capitale dei Gurubashi, Zul'Gurub. Rinato in questa fortezza nella giungla, Hakkar prese il controllo della Tribù Gurubashi e dei campioni mortali delle possenti divinità animali dei Troll. L'influenza malefica dello Scortica Anime venne a malapena contenuta grazie alla saggia Tribù Zandalari, che reclutò gli eroi di Orda e Alleanza invadendo Zul'Gurub.

Le Porte di Ahn’Qiraj
La grande fortezza desertica di Ahn'Qiraj, a lungo protetta dal Vallo dello Scarabeo, fu a lungo la casa dei Qiraji, una selvaggia razza insettoide che un tempo invase il continente di Kalimdor con l'obiettivo di distruggerlo. Tuttavia, qualcosa di più sinistro si celava dietro le mura di Ahn'Qiraj: il Dio Antico C'Thun, una vetusta entità il cui male si era insinuato su Azeroth da tempi immemori. Mentre C'Thun incitava i Qiraji alla lotta, Orda e Alleanza si preparavano al conflitto. Una squadra d'assalto composta da soldati di Orda e Alleanza, chiamata Forza di Kalimdor, riuscì ad aprire le porte di Ahn'Qiraji al comando dell'indomito Orco Varok Faucisaure. La loro missione: assediare le rovine e i templi di Ahn'Qiraji, sconfiggendo gli orrori dei tempi passati.

L’Ombra della Necropoli
Il Re dei Lich, nel corso della sua turpe missione di spargimento della Piaga dei non morti su Azeroth, donò a uno dei suoi più potenti servitori, il Lich Kel'Thuzad, la cittadella volante di Naxxramas, un'orrida base d'operazioni per il Flagello. I suoi continui attacchi contro le fazioni della Crociata Scarlatta e dell'Alba d'Argento indebolirono però le difese della fortezza volante, consentendo un'incursione che portò alla sua sconfitta. Ciò nonostante, un traditore nei ranghi dell'ordine cavalleresco dell'Alba d'Argento fuggì alla volta di Nordania con i resti maledetti di Kel'Thuzad, con lo scopo di rianimarli.

The Burning Crusade
Il Signore della Rovina Kazzak riaprì il Portale Oscuro verso le Terre Esterne, permettendo ai temibili demoni della Legione Infuocata di invadere Azeroth. Le spedizioni di Orda e Alleanza, rafforzate dai loro nuovi alleati Elfi del Sangue e Draenei, attraversarono il portale per fermare l'invasione alla fonte. Nell'arida Penisola del Fuoco Infernale, l'Alleanza trovò diversi eroi che avevano attraversato il portale molti anni prima, mentre l'Orda entrò in contatto con i Mag'har, Orchi non corrotti che non avevano partecipato alla prima invasione di Azeroth. La spedizione nelle Terre Esterne attirò gli eserciti di Orda e Alleanza in un altro conflitto contro la Legione e i luogotenenti di Illidan Grantempesta, che aveva intenzione di prendere il controllo di quei territori.

Il Tempio Nero
Nel corso della sua conquista delle Terre Esterne, Illidan il Traditore stabilì una possente roccaforte per lui e le sue forze all'interno del Tempio Nero, un'antica cittadella dei Draenei. Tuttavia, la sua influenza cominciò a scemare dopo la sconfitta di alcuni dei suoi più fidati luogotenenti, incluso lo sleale ex capo degli Elfi del Sangue, Kael'thas Solealto. Questo diede l'opportunità ad Akama, un vecchio saggio dei Draenei degenerati noti come i Corrotti, di ribellarsi contro l'autoproclamatosi "Signore delle Terre Esterne". Con l'aiuto del carceriere di Illidan, la stoica Elfa della Notte Maiev Cantombroso, Akama aiutò un gruppo di eroi a infiltrarsi nella roccaforte di Illidan e mettere fine una volta per tutte al regno del Traditore.

Le divinità di Zul’Aman
Dopo anni di lotta accanto all'antica Orda, il Signore della Guerra Troll Zul'jin si ritirò nella città di Zul'Aman, capitale dei Troll Amani, dove si affidò a misteriosi poteri oscuri per ricostruire le sue armate. Mentre gli occhi di Azeroth erano puntati verso il conflitto contro la Legione Infuocata e la spedizione nelle Terre Esterne, alcuni cercatori di tesori invasero Zul'Aman, rinnovando l'odio di Zul'jin nei confronti del mondo esterno, e in particolare degli Elfi di Quel'Thalas. Dopo aver scoperto che, in sua assenza, questi "Elfi del Sangue" erano entrati a far parte dell'Orda, il furioso Zul'jin dichiarò guerra sia all'Orda sia all'Alleanza.

La furia del Pozzo Solare
Dopo la sua sconfitta nelle Terre Esterne, Kael'thas Solealto fece ritorno alla città degli Elfi del Sangue di Lunargenta. Tuttavia, invece di condurre la propria gente alla gloria promessa, il principe caduto in disgrazia la tradì. Kael'thas complottò per usare il leggendario Pozzo Solare, la fonte del potere magico degli Elfi del Sangue, per evocare su Azeroth il Signore dei Demoni Kil'jaeden. Gli eroi di Orda e Alleanza, supportati da una forza congiunta di Elfi del Sangue e Draenei chiamata Offensiva del Sole Infranto, riuscirono a fermare appena in tempo Kael'thas e Kil'jaeden, purificando il Pozzo Solare con l'aiuto del profeta draenei Velen.

Wrath of the Lich King
Alla purificazione del Pozzo Solare seguì un periodo di quiete sospetta. Come d'improvviso, il Flagello dei non morti lanciò un possente assalto alle città di Azeroth, estendendo la sua morsa ben oltre i Regni Orientali. Nell'urgenza di rispondere al fuoco col fuoco, il Capoguerra Thrall inviò una spedizione a Nordania, guidata dal Supremo Garrosh Malogrido. Nel frattempo lo scomparso Re degli Umani Varian Wrynn faceva ritorno a Roccavento, reclamando la sua corona. Anche lui inviò un massiccio contingente dell'Alleanza a Nordania, comandato da Bolvar Domadraghi, per sconfiggere il Re dei Lich e tutti i membri dell'Orda che avesse trovato nella sua strada.

I segreti di Ulduar
La marcia delle armate di Orda e Alleanza attraverso Nordania portò diverse vittorie, ma questi successi impallidirono di fonte alla scoperta effettuata dall'esploratore Brann Barbabronzea all'interno dell'antico complesso titanico di Ulduar, la misteriosa fortezza a lungo prigione del Dio Antico Yogg-Saron: un essere di insondabile malignità la cui influenza aveva colpito tutta Nordania. Con l'aiuto di Brann, piccoli gruppi di campioni dell'Orda e dell'Alleanza riuscirono a infiltrarsi a Ulduar per affrontare Yogg-Saron, il quale contrattaccò con visioni criptiche: l'antichissima creazione di un manufatto noto come Anima del Drago, l'assassinio del Re di Roccavento Llane e uno scorcio del destino del Re dei Lich.

La chiamata del Crociato
In preparazione per l'offensiva finale contro il Re dei Lich, la Crociata d'Argento, una lega di guerrieri consacrati dell'Ordine della Mano d'Argento e dell'Alba d'Argento, si riunì in una base nei pressi della Rocca della Corona di Ghiaccio per raccogliere risorse e trovare campioni per creare l'avanguardia del proprio esercito. Il Gran Signore Tirion Fordring organizzò un torneo per mettere alla prova i potenziali eroi di Orda e Alleanza, ma agenti del Flagello tentarono di sabotare l'evento. L'attacco dei non morti culminò con la comparsa del mostruoso Signore delle Cripte Anub'arak, che tentò di sterminare le truppe di Tirion prima che potessero organizzarsi.

La caduta del Re dei Lich
Con l'approssimarsi della battaglia finale contro il Re dei Lich, la Maga Umana Jaina Marefiero e la Regina Banshee Sylvanas Ventolesto si avventurarono nel cuore gelido di Nordania, ognuna per le proprie ragioni: Jaina con l'intento di scoprire se una scintilla di umanità sopravvivesse ancora nel suo ex amico e amante, Arthas Menethil; Sylvanas in cerca di vendetta nei confronti del suo acerrimo nemico. Con l'aiuto di queste eroine, i campioni di Azeroth presero d'assalto la Rocca della Corona di Ghiaccio e sconfissero i servitori del Re dei Lich. Il loro scontro con il Re dei Lich coinvolse le migliaia di anime consumate dalla spada di Arthas, Gelidanima. Alla fine Arthas venne ucciso, ma gli eroi che trionfarono su di lui scoprirono una tremenda verità sulla natura del Flagello.

Cataclysm
Le spedizioni tornarono a casa vittoriose da Nordania, solo per trovare Azeroth devastata dall'incontrollabile furia degli elementi. Questa catastrofe annunciava il ritorno dell'Aspetto dei Draghi Neri, l'ormai folle Alamorte il Distruttore, che schiantò tutta Azeroth emergendo dalla sua tana nelle profondità cavernose del Piano Elementale. Caotici spiriti elementali e i loro tirannici signori invasero il mondo per aiutare il Distruttore e il culto del Martello del Crepuscolo nella loro opera di annientamento di tutte le forme di vita su Azeroth, facendo così giungere l'Ora del Crepuscolo.

L’ascesa degli Zandalari
Allarmati dalle terribili perdite subite dai Troll, gli Zandalari viaggiarono in tutto il mondo per riunire i membri della loro razza e riportare alla gloria il loro impero. Gli Zandalari ricostruirono le città perdute di Zul'Gurub e Zul'Aman, dando avvio a sanguinose incursioni nei territori che una volta erano sotto il loro controllo. Il crescente esercito dei Troll, con l'intento di muovere guerra alle altre razze di Azeroth, si scontrò però con il volere di Vol'jin, della Tribù Lanciascura, che impedì il massacro reclutando i migliori campioni di Orda e Alleanza e guidandoli all'assalto delle antiche città.

La rabbia delle Terre del Fuoco!
Dopo una serie di feroci battaglie, gli eroi di Azeroth riuscirono a cacciare dal Monte Hyjal Ragnaros il Signore del Fuoco e i suoi servitori elementali. Ciò nonostante, le minacce non cessarono e alcuni Druidi traditori abbandonarono i loro alleati, unendosi agli elementali. Temendo un loro ritorno, i difensori di Azeroth tentarono un disperato assalto al reame fiammeggiante di Ragnaros: le Terre del Fuoco. Tra le roventi fiamme di questo dominio elementale, dove il potere di Ragnaros era al suo picco, solo i più grandi campioni di Orda e Alleanza, grazie anche all'aiuto di eroi come il Druido Malfurion Grantempesta, riuscirono a tener testa al Signore del Fuoco.

L’Ora del Crepuscolo
Al culmine della sua follia, Alamorte il Distruttore cercò di portare il mondo nell'oblio del Crepuscolo, un futuro devastato privo di ogni forma di vita. Gli Aspetti del Drago, guardiani di Azeroth, inviarono alcuni eroi tra le pieghe del tempo in cerca dell'Anima del Drago, un potente manufatto perso nel passato, l'unica arma in grado di fermare Alamorte. Nonostante l'attacco da parte dello Stormo dei Draghi dell'Infinito, i campioni di Azeroth riuscirono a riportare il manufatto nel presente, consegnandolo al saggio Sciamano Thrall, che lo usò contro il Distruttore. Il brutale scontro che ne seguì incendiò i cieli di Azeroth, proseguendo nel cuore pulsante del Maelstrom, al centro del mondo. Fu così che, grazie allo sforzo combinato degli Aspetti e dei loro alleati, la follia di Alamorte giunse finalmente al termine.

Mists of Pandaria
In seguito alla sconfitta di Alamorte, il Capoguerra Garrosh Malogrido ha approfittato dell'opportunità per colpire l'Alleanza ed espandere il dominio dell'Orda su Kalimdor. Il suo assalto ha distrutto completamente la città degli Umani di Theramore, causando in tutto il mondo lo scoppio di nuovi episodi di violenza tra le due fazioni. Una sanguinosa battaglia navale ha portato le forze di Orda e Alleanza sulle coste dell'isola di Pandaria, comparsa in mezzo al mare, circondata dalle nebbie e non segnalata sulle mappe. Dopo aver stabilito i propri avamposti su questo continente ricco di risorse, i membri delle due fazioni si sono imbattuti nei nobili Pandaren, una delle popolazioni di Pandaria. Questa antica razza si è unita a Orda e Alleanza nella speranza di sconfiggere gli Sha: diabolici esseri oscuri risvegliatisi dalle profondità di Pandaria a causa del sanguinoso conflitto in corso.

Spero che vi sia stato utile,
Ciao! :vecchio:

Fonte :
Perfavore, Entra oppure Registrati per vedere i Link!

Impaginazione : Mia