Info Da oggi al casello si paga di più

Fede.

Utente Strepitoso
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2 Agosto 2008
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Da oggi al casello si paga di più

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Da oggi aumenta il pedaggio in 26 caselli autostradali sparsi in tutta Italia. L'incremento è di un millesimo di euro per chilometro per auto e moto, e di tre millesimi per i mezzi pesanti. La maggiorazione tariffaria è invece forfettaria di 1 o 2 euro ai caselli delle autostrade che si interconnettono con le autostrade e i raccordi autostradali gestiti dall’Anas. Il Codacons ha già annunciato un ricorso al Tar del Lazio.
Ecco cosa cambia nel dettaglio:

ROMA E DINTORNI
Per immettersi in una delle autostrade attorno alla capitale, o per uscire da una di queste, da oggi si paga un euro in più rispetto a prima. Per le tratte brevi, come da Fiano Romano a Roma, l’aumento non può superare il 25% dell’attuale pedaggio, quindi l’incremento è nell’ordine di centesimi. Si continua a non pagare, almeno per il momento, per percorrere il grande raccordo anulare in città o nell'hinterland. Questa misura varrà però solo fino a dicembre 2011, quando anche il solo transito sul Gra potrà subire un pedaggio. Dato che sembra improbabile poter costruire dei caselli, è allo studio l’ipotesi di varchi con i telepass.

ROMA-MILANO
Un euro per uscire dalla capitale, più il pedaggio di 33,10 euro per poco più di 560 chilometri. Da oggi andare da Roma a Milano costa 1,56 euro in più.

ROMA-SALERNO-REGGIO CALABRIA.
Tra Roma e Salerno la distanza è di 243 chilometri e il pedaggio sale da 13,50 a 15,50 euro.In uscita da Roma per entrare sull’A1 è previsto un euro per aver percorso il Gra. Poi ci si immette sull’A30 Caserta-Salerno e all’uscita di Mercato San Severino si pagano 13,50 euro piùl’aumento di 25 centesimi. Per percorrere il raccordo fino a Salerno si paga un ulteriore euro. Se poi si vuole proseguire verso Reggio Calabria non si paga nulla. Ma si paga il pedaggio più un 25% se si entra sull’A3 da Nocera o da Cava dei Tirreni (perchè la tratta è breve).

Gli automobilisti pagheranno dunque qualcosa in più per consentire allo Stato di risparmiare sui contributi dovuti all’Anas (il cui unico azionista è il ministero dell’Economia) per la gestione e la manutenzione della rete stradale e per investimenti in nuove opere. Nei prossimi sei mesi, si stima che nelle casse dell’Anas finiranno 83 milioni. Se nel 2009 lo Stato ha dato un contributo di un miliardo di euro all’Anas, la Finanziaria 2010 non stanzia nuove risorse.

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