Bollate (Milano) - Il cappellano del carcere di San Vittore Don Alberto Barin, arrestato due giorni fa con la pesantissima accusa di avere compiuto abusi sessuali nei confronti di sei detenuti di origine straniera è stato ascoltato per due ore dal gip nel corso dell'interrogatorio di garanzia che era in programma per oggi. Si sta facendo sempre pù grave la posizione di Don Alberto Barin, il cappellano del carcere di San Vittore arrestato due giorni fa che deve difendersi dall'accusa di avere compiuto abusi sessuali nei confronti di sei detenuti di origine straniera promettendo in cambio beni materiali, come sigarette e dentifricio, incastrato in maniera definitiva dalle telecamere che erano state inserite all'interno del suo ufficio. Oggi il sacerdote è stato sottoposto all'interrogatorio di garanzia da parte del gip di Milano Enrico Manzi, all'interno del carcere di Bollate in cui è rinchiuso, ma pur non essendo trapelati ancora eccessivi particolari si sa che il momento delle domande è durato circa due ore.
Oltre alle sei vittime che hanno denunciato quanto accaduto ai loro danni ieri è arrivata a sorpresa anche la testimonianza di Fabrizio Corona, che ha rivelato di essere stato sottoposto anche lui a un tentativo di molestie nel periodo in cui anche lui era rinchiuso all'interno del carcere.
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