Ciao ragazzi, oggi ho pensato di scrivervi un riassunto di quello che dovrò affrontare tra pochi giorni in un compito scritto (una sorta di ripasso personale), spero che possa ritornarvi utile in futuro
Stato patrimoniale riclassificato
Lo stato patrimoniale riclassificato è formato da due colonne principali: gli impieghi e le fonti.
Negli impieghi si distinguono due classi di valori:
- attivo corrente;
- attivo immobilizzato.
L'attivo corrente è a sua volta formato da:
- liquidità immediate, date dalle disponibilità liquide esistenti presso l'azienda o presso banche, nonché dai titoli negoziabili a vista;
- liquidità differite, costituite dai crediti di diversa natura trasformabili in denaro entro il periodo amministrativo successivo;
- disponibilità di magazzino, formate dalle scorte finali esistenti in magazzino, ma anche dagli anticipi (acconti) a fornitori di materie prime, di componenti, ecc.
L'attivo immobilizzato comprende:
- le immobilizzazioni materiali, rappresentate da tutte le attività tangibili i cui flussi monetari di recupero si prospettano in tempi lunghi (macchinari, impianti, automezzi...);
- le immobilizzazioni immateriali, gli investimenti in fattori pluriennali privi di consistenza fisica (brevetti, avviamento...);
- le immobilizzazioni finanziarie, includono gli investimenti permanenti in titoli e partecipazioni, tutti i crediti con scadenza oltre i 12 mesi dalla data di bilancio.
Rientrano nelle immobilizzazioni materiali/immateriali anche gli anticipi a fornitori per l'acquisto di immobilizzazioni dell'uno e dell'altro tipo.
Attivo corrente + Attivo immobilizzato = Capitale investito
Nelle fonti troviamo:
- le passività correnti, dove ci sono i finanziamenti bancari a breve, i debiti verso i fornitori, i ratei e i risconti passivi, i debiti verso soci per utili da distribuire, le quote correnti dei finanziamenti a medio-lungo termine, la quota corrente del debito per TFR, i debiti verso fondi pensione per le quote di TFR destinate alla previdenza integrativa, i debiti verso l'INPS per quote di TFR mantenute in azienda dai dipendenti di imprese con 50 o più addetti;
- le passività consolidate, sono costituite dai prestiti obbligazionari e dai mutui passivi, per gli importi esigibili oltre l'esercizio successivo, i risconti passivi pluriennali, i debiti per TFR sorti prima della Riforma della previdenza complementare o relativi al TFR che i dipendenti di imprese con meno di 50 addetti abbiano scelto di mantenere in azienda.
Passività correnti + passività consolidate = Capitale di terzi
Nelle fonti possiamo sempre trovare:
- il capitale sociale;
- le riserve, formate dagli accantonamenti di utili, dai sovrapprezzi pagati dai soci negli aumenti di capitale, dalle rivalutazioni monetarie, dagli utili portati a nuovo e da ogni altro accantonamento avente caratteristica di riserva;
- l'utile d'esercizio da accantonare dato dalla quota di reddito netto che l'assemblea ha deliberato di non distribuire.
Capitale sociale + riserve + utile da accantonare = Capitale proprio
Capitale di terzi + Capitale proprio = Totale delle fonti
Quindi abbiamo visto come lo Stato patrimoniale riclassificato sia così composto:
Il conto economico rielaborato "a valore aggiunto"
Fonte mia
Stato patrimoniale riclassificato
Lo stato patrimoniale riclassificato è formato da due colonne principali: gli impieghi e le fonti.
Negli impieghi si distinguono due classi di valori:
- attivo corrente;
- attivo immobilizzato.
L'attivo corrente è a sua volta formato da:
- liquidità immediate, date dalle disponibilità liquide esistenti presso l'azienda o presso banche, nonché dai titoli negoziabili a vista;
- liquidità differite, costituite dai crediti di diversa natura trasformabili in denaro entro il periodo amministrativo successivo;
- disponibilità di magazzino, formate dalle scorte finali esistenti in magazzino, ma anche dagli anticipi (acconti) a fornitori di materie prime, di componenti, ecc.
L'attivo immobilizzato comprende:
- le immobilizzazioni materiali, rappresentate da tutte le attività tangibili i cui flussi monetari di recupero si prospettano in tempi lunghi (macchinari, impianti, automezzi...);
- le immobilizzazioni immateriali, gli investimenti in fattori pluriennali privi di consistenza fisica (brevetti, avviamento...);
- le immobilizzazioni finanziarie, includono gli investimenti permanenti in titoli e partecipazioni, tutti i crediti con scadenza oltre i 12 mesi dalla data di bilancio.
Rientrano nelle immobilizzazioni materiali/immateriali anche gli anticipi a fornitori per l'acquisto di immobilizzazioni dell'uno e dell'altro tipo.
Attivo corrente + Attivo immobilizzato = Capitale investito
Nelle fonti troviamo:
- le passività correnti, dove ci sono i finanziamenti bancari a breve, i debiti verso i fornitori, i ratei e i risconti passivi, i debiti verso soci per utili da distribuire, le quote correnti dei finanziamenti a medio-lungo termine, la quota corrente del debito per TFR, i debiti verso fondi pensione per le quote di TFR destinate alla previdenza integrativa, i debiti verso l'INPS per quote di TFR mantenute in azienda dai dipendenti di imprese con 50 o più addetti;
- le passività consolidate, sono costituite dai prestiti obbligazionari e dai mutui passivi, per gli importi esigibili oltre l'esercizio successivo, i risconti passivi pluriennali, i debiti per TFR sorti prima della Riforma della previdenza complementare o relativi al TFR che i dipendenti di imprese con meno di 50 addetti abbiano scelto di mantenere in azienda.
Passività correnti + passività consolidate = Capitale di terzi
Nelle fonti possiamo sempre trovare:
- il capitale sociale;
- le riserve, formate dagli accantonamenti di utili, dai sovrapprezzi pagati dai soci negli aumenti di capitale, dalle rivalutazioni monetarie, dagli utili portati a nuovo e da ogni altro accantonamento avente caratteristica di riserva;
- l'utile d'esercizio da accantonare dato dalla quota di reddito netto che l'assemblea ha deliberato di non distribuire.
Capitale sociale + riserve + utile da accantonare = Capitale proprio
Capitale di terzi + Capitale proprio = Totale delle fonti
Quindi abbiamo visto come lo Stato patrimoniale riclassificato sia così composto:
Impieghi | Fonti |
Liquidità immediate | Passività correnti |
Liquidità differite | Passività consolidate |
Disponibilità di magazzino | = Capitale di terzi |
= Attivo corrente | Capitale sociale |
Immobilizzazioni materiali | Riserve |
Immobilizzazioni immateriali | Utili da accantonare |
Immobilizzazioni finanziare | = Capitale proprio |
= Attivo immobilizzato | |
= Capitale investito | = Totale delle fonti |
Il conto economico rielaborato "a valore aggiunto"
RICAVI NETTI DI VENDITA |
+ Ricavi complementari tipici |
+/- Variazioni delle rimanenze di prodotti |
+/- Variazioni delle rimanenze di semilavorati e prodotti in corso di lavorazione |
+ Costi patrimonializzati per costruzioni interne e lavori in economia |
= VALORE DELLA PRODUZIONE ATTUATA |
- Costo delle materie consumate |
- Costo dei servizi consumati |
- Altri costi diversi di gestione |
= VALORE AGGIUNTO CARATTERISTICO |
- Costi per il personale |
= MARGINE OPERATIVO LORDO |
- Ammortamenti |
- Altri accantonamenti operativi |
= REDDITO OPERATIVO o MARGINE OPERATIVO NETTO |
+/- Risultato della gestione finanziaria (Proventi finanziari - Oneri finanziari) |
+/- Risultato della gestione atipica (Proventi atipici - Oneri atipici) |
= REDDITO DELLA GESTIONE CORRENTE |
+/- Saldo della gestione straordinaria (Proventi straordinari - Oneri straordinari) |
= REDDITO PRIMA DELLE IMPOSTE |
- Imposte sul reddito |
= REDDITO NETTO DELL'ESERCIZIO |
Fonte mia