Firmate l'appello della Gazzetta dello Sport contro Blatter - MAI PIU' COSI'

Kepl

Utente Colossal
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20 Novembre 2009
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La tecnologia può aiutare gli arbitri a evitare altri scandali: sottoscrivete il nostro appello per un calcio credibile. Alcuni grandi dello sport come Ferguson, Beckenbauer, Falcao, Sacchi, Wenger e persino Federer si sono già schierati con noi

Un Mondiale che era cominciato male - con la Francia ignobilmente qualificata dal tocco di mano di Henry - continua ancor peggio. Ciò che è successo domenica nei due ottavi di finale è, nello stesso tempo, uno scandalo e un assurdo. L'appello che vi proponiamo è un primo passo concreto per mettere fine ad entrambi. Lo scandalo è che un pallone dentro di mezzo metro e un fuorigioco di un metro e mezzo possano influenzare le sorti del massimo torneo di calcio.

GOL FANTASMA — Si dirà: succede ogni domenica che l'arbitro o il guardalinee sbaglino, è parte del gioco… E chi l'ha detto? Parte del gioco sono tutti gli episodi fatalmente sottoposti al fattore umano, gli offside millimetrici e i rigori più o meno dubbi su cui si esercita l'inesauribile, e francamente stucchevole, fantasia dei moviolisti televisivi. Non sono parte del gioco, invece, i gol fantasma, le gomitate proditorie, gli errori marchiani e gli episodi di aperta malafede che falsano il risultato alla radice, minando i valori di fair play e giustizia su cui dovrebbe basarsi qualsiasi sport. Se non si garantisce la regolarità delle partite durante il Mondiale, quando mai ci si deciderà a farlo?

TUTTI VEDONO — L'assurdo è che tutto questo avviene nell’era delle super tecnologie e dei satelliti. Siamo perfettamente in grado di individuare una ragazzina alla deriva negli immensi mari australi e non riusciamo a vedere dove cade un pallone sotto i riflettori di uno stadio affollato. Per la verità, lo vediamo benissimo tutti. Lo vedono milioni di persone davanti alla tv. Pure gli spettatori che stanno sugli spalti scoprono in tempo reale, attraverso gli smart phone o una telefonata agli amici, se il pallone è entrato o se il gol è irregolare. Tutti vedono e tutti sanno. Proprio tutti, tranne chi dovrebbe vedere e saperne più degli altri: la terna arbitrale, mandata al massacro con il solo ausilio del fallibile occhio umano e di una saggezza intuitiva sovente paralizzata dalla paura.

SUICIDIO IN DIRETTA — Bisogna riguardarle bene le facce attonite di Rosetti e di Ayroldi, due ottimi professionisti, mentre si suicidano in diretta intuendo con ogni probabilità di aver sbagliato, costretti a confermare una decisione che li sputtana in mondovisione per rispettare la regola ipocrita, imposta dalla Fifa, che impedisce di utilizzare qualsiasi tecnologia. Salvo di straforo, come capitò per la testata di Zidane…

BLATTER COLPEVOLE — Questo sconcio senza logica né vergogna ha un padre e alcuni parenti prossimi. Il primo colpevole è Joseph Blatter, padrone della Fifa, che da anni si ostina a impedire ogni miglioria in chiave tecnologica o di conduzione arbitrale. Solo ieri, sull’onda delle polemiche, è stata ripescata una sua vecchia e timida apertura agli strumenti contro i gol-fantasma dove però specificava che per ora "non ne esistono di affidabili". I suoi complici siedono nell'International Board, immobile sinedrio delle sacre regole calcistiche. Blatter agisce, anzi non agisce, sulla scorta di due convinzioni bislacche: l'errore dà più pepe al gioco e il calcio dev’essere giudicato con gli stessi metri su ogni campo, dal campionato Promozione alla Champions. Assurdo? Non proprio. Sospettiamo fortemente che proprio in quella zona grigia dove si collocano gli svarioni arbitrali, si annidi anche il vero potere di un sistema miliardario in grado di condizionare, se non le partite, certamente gli orientamenti e i destini dell’industria calcistica.

TRASPARENZA E REGOLARITA' — Intendiamoci: nessuno vuole l’arbitro elettronico o la moviola permanente. Nessuno pensa che sia facile trovare soluzioni che garantiscano la continuità del gioco. E nessuno ritiene utile depurare il calcio da ogni fattore umano, compreso l'errore di chi lo giudica. Ma garantirne la trasparenza e la regolarità di fondo è possibile e doveroso. Di strumenti ne esistono a bizzeffe. Si scelgano i più opportuni. Si corregga il tiro se non funzionano. Ma si agisca. E in fretta.

FIRMATE L'APPELLO — Questo è il senso dell’appello che la Gazzetta rivolge alla Fifa a nome di tutti coloro che amano il calcio, per diletto o per professione. Lo abbiamo corredato con un'ampia inchiesta e le prime, autorevoli adesioni. Vi chiediamo di firmarlo sul nostro sito. Noi provvederemo a recapitarlo alla Fifa. Più firme avrà in calce, maggiori saranno le probabilità di essere ascoltati. L'ostinazione di Blatter è proverbiale. Quella del maggiore quotidiano sportivo europeo e dei suoi lettori lo è altrettanto. Non garantiamo vittoria. Ma siamo certi che, se saremo in tanti a suonare la vuvuzela, il segnale d’allarme arriverà al manovratore prima che senza ausili tecnologici, guidato solo dalla propria cecità, vada a sbattere contro il muro del ridicolo.


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FIRMATE, FIGLIUOLI.
 
Molto volentieri :emoji_relieved: In culo a Blatter. Mi sa che lui vuole tenere tutto così per avere completamente nelle sue mani il calcio mondiale.
 
Le scuse di Blatter non servono a nulla,avrebbe dovuto pensarci prima di rovinare un mondiale a 2 squadre