Galliani: "da berlusconi nessun regalo di natale"

Rapinder

Utente Esperto
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19 Settembre 2011
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MILANO - Adriano Galliani frena gli entusiasmi dei tifosi milanisti al suo arrivo in Lega calcio. Niente "regalo di Natale" da Berlusconi: «Ma basta, i regali non esistono, una squadra di calcio deve essere fatta secondo certi criteri e non coi regali. L'ho già detto e lo ripeto siamo in 32 e se a gennaio non esce nessuno non entra nessuno. Prima si vende e poi, semmai, si compra. Altrimenti si resta così».

Robinho potrebbe partire? «Non lo so il Santos è teoricamente interessato, noi non siamo interessati a cedere Robinho» che peraltro qualcuno vuole sponsorizzato da Neymar. «Se Neymar lo vuole - risponde ridendo Galliani - lo compri lui...Neymar con El Sharawy sono i due ventenni più forti. Sarebbe una bella coppia, ma vi prego sto scherzando, sennò domani...».

E Balotelli? «Balotelli è un fatto sentimentale, ma adesso basta andiamo avanti...noi debbiamo prima vendere e arrivare a essere 26-27, sennò non entra nessuno». Ma al momento, ammette Galliani non ci sono richieste per i giocatori del Milan, neanche per Pato per il quale Galliani conferma di aver avuto un chiarimento col procuratore. Il presidente Berlusconi 'convocato' anche per sabato. «Ma non è mica un talismano - precisa Galliani - il presidente è un grande motivatore di persone e io spero che vada fra oggi e domani anche per la partita di Champions di domani che noi vogliamo vincere». «Perché - spiega Galliani - ho consegnato all'allenatore e Ambrosini la storia del Milan. In questi anni, già da qualificato all'ultima del girone di Champions ha fatto una vittoria, due pareggi e cinque sconfitte e questo non va bene perchè domani sera ci sono in palio, oltre al milione di euro che non è poco, due punti ranking per la squadra e ovviamente per il Paese. Quindi conta la gara con lo Zenit per il Milan e per il calcio italiano».

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