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7 Agosto 2007
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Introduzione al linguaggio e panoramica sulle basi della programmazione
1. Scopri quanto è facile programmare
Prime definizione di Visual Basic, primo approccio alla programmazione event driven.

» Al giorno d'oggi sono disponibili numerosi linguaggi e tool per sviluppare applicazioni, dal C a Java, a Delphi; di questo gruppo da parte anche Visual Basic , un linguaggio di programmazione che alcuni ritengono limitato e troppo "semplicistico". Forse questa definizione si poteva applicare alle prime versioni del software: a partire dalla release 4, ma soprattutto con le versioni 5 e 6, Visual Basic è diventato un linguaggio di programmazione di ottimo livello, che consente di realizzare programmi praticamente di ogni tipo, dall'editor di testo al server web.

Le caratteristiche che fanno di Visual Basic un linguaggio di programmazione estremamente versatile e facile da usare sono due: le funzioni di progettazione dell'interfaccia completamente visuali; il linguaggio di tipo event-driven. L'ambiente di sviluppo visuale consente di essere produttivi fin da subito.

Visualizza l'interfaccia

Non appena si avvia VB, nell'area centrale, si può osservare una finestra, il form, che rappresenta la finestra della nostra applicazione. Per inserire elementi all'interno del form (i cosiddetti controlli), quali pulsanti, caselle di testo, etichette, è sufficiente selezionarli all'interno della Casella degli strumenti e trascinarli sul form stesso: il controllo selezionato verrà posizionato nel punto esatto che si è deciso. Altrettanto facilmente è possibile modificare la posizione e la dimensione di un controllo semplicemente utilizzando il mouse.

L'altra caratteristica di Visual Basic cui si è accennato prima è quella di essere un linguaggio event-driven. Con questo termine si intende che l'elemento che sta alla base del linguaggio è l'evento, cioè, più in generale, l'azione: un evento è il clic dell'utente su un pulsante, la digitazione in una casella di testo, la selezione di un comando di menu, ma anche il cambiamento della risoluzione, l'aggiunta di una periferica al sistema, ecc. Come vedremo meglio più avanti, gli oggetti inseriti in un form Visual Basic sono in grado di riconoscere in automatico gli eventi più comuni, senza bisogno che il programmatore si preoccupi, ad esempio, di stabilire quando l'utente fa clic su un pulsante, seleziona un elemento da una lista, ecc.

Grazie a queste (e a molte altre) peculiarità, Visual Basic è un linguaggio di programmazione facile da usare ma, nello stesso tempo, potente e flessibile. Lo scopo di questo corso è di illustrare le caratteristiche principali di Visual Basic, allo scopo di fornire una base sulla quale sia possibile fondare uno studio più approfondito del linguaggio. Nelle prime lezioni verranno illustrati alcuni concetti che sono alla base del linguaggio (differenza tra costanti e variabili, funzioni e procedure, eventi, ecc.) e, nello stesso tempo, verrà spiegato dettagliatamente come iniziare ad utilizzare VB.

Iniziamo a conoscere Visual Basic

2. I tipi di dati
Introduzione ai tipi di dati alle costanti e alle variabili.

» Prima di entrare nel "vivo" di questo corso e di iniziare a lavorare con Visual Basic, è necessario spendere qualche parola su alcuni concetti molto importanti che stanno alla base di ogni linguaggio di programmazione; questa lezione può sembrare noiosa, ma contiene delle informazioni fondamentali, senza conoscere le quali è impossibile procedere con lo studio di VB.

Innanzi tutto, vediamo di capire cosa sono le costanti e le variabili. E' possibile pensare ad esse come a contenitori in cui si trovano delle informazioni, cioè dei valori; più precisamente, costanti e variabili sono riferimenti a locazioni di memoria in cui sono salvati determinati valori. Non ci interessa sapere qual è l'esatto indirizzo della memoria che contiene questi valori: è Visual Basic che si occupa di andare a recuperare nella memoria il valore associato alla variabile o alla costante che stiamo utilizzando. La differenza tra costanti e variabili è questa: le costanti, come dice il nome stesso, una volta impostate non sono più modificabili, mentre le variabili (anche in questo caso il nome è illuminante) possono essere modificati ogni volta che si desidera. Ad esempio, se io creo (tra poco vedremo come) una costante di nome Pippo e imposto il suo valore su 10, in seguito non posso modificarla, quindi tale costante varrà 10 per tutta l'esecuzione del programma. Se, invece, ho una variabile Pluto, posso modificare il suo valore in ogni momento, quindi posso inizialmente assegnarli il valore 4, poi 9, poi 3, e così via.

Un altro punto nodale in qualsiasi linguaggio di programmazione è la distinzione dei tipi di dato. Come è facile intuire, un programma lavora con dati di tipo diverso, cioè stringhe (ovvero sequenze di caratteri) e numeri; questi ultimi, poi, si dividono ulteriormente a seconda che siano numeri interi, decimali, che indichino valute, ecc. Questa distinzione è molto importante, perchè ogni tipo di dato ha una dimensione (cioè un'occupazione in memoria) diversa: ad esempio, un numero intero occupa meno memoria di un numero decimale a precisione doppia. Tali particolari possono sembrare delle sottigliezze, però quando si sviluppano applicazioni di una certa complessità essi vengono ad assumere un'importanza rilevante. Vediamo ora i tipi di dati fondamentali in Visual Basic, ricordando che nella Guida in linea del linguaggio è possibile trovare altre informazioni su questo argomento:
Tipo di dato

Dimensione in memoria

Intervallo
Boolean

2 byte

true (-1) o False (0)
Integer (intero)

2 byte

Da -32.768 a 32.767
Long (intero lungo)

4 byte

Da -2.147.483.648 a 2.147.483.647
Single (virgola mobile a precisione semplice)

4 byte

Da -3,402823E38 a -1,401298E-45 per valori negativi; da 1,401298E-45 a 3,402823E38 per valori positivi
Double (virgola mobile a precisione doppia)

8 byte

Da -1,79769313486232E308 a -4,94065645841247E-324 per valori negativi; da 4,94065645841247E-324 a 1,79769313486232E308 per valori positivi
String

10 byte + lunghezza stringa (10 byte + numero caratteri)

Da 0 a circa 2 miliardi

Detto questo, possiamo ritornare al discorso con cui abbiamo aperto la lezione e analizzare la dichiarazioni di costanti e variabili in VB. Le costanti si dichiarano in questo modo:

Const <Nome> [As <Tipo>] = <valore>

Const è una parola chiave riservata di VB che si usa per definire una costante. <Nome> è il nome che si sceglie di attribuire alla costante. Nella scelta dei nomi (sia delle costanti, delle variabili, ma anche delle procedure, delle funzioni e dei controlli, che vedremo più avanti), è necessario seguire alcune regole. I nomi non devono essere più lunghi di 40 caratteri, non posso iniziare con un numero nè contenere spazi e caratteri come ?, !, :, ;, . e ,.
Visual Basic, a differenza di altri linguaggi come il C o Java, non fa differenza tra maiuscole e minuscole.
As <Tipo> è un parametro opzionale che indica il tipo di dato contenuto nella costante; se non viene specificato, il compilatore lo determinerà sulla base del valore assegnato alla costante stessa. <valore> è il valore vero e proprio della costante. Ecco alcuni esempi di dichiarazioni di costanti:

Const PI = 3.14 Const Nome As String = "Marco"
Una sintassi analoga è quella che permette di dichiarare le variabili:
Dim <nome> [As <Tipo>]

In questo caso si usa la parola chiave Dim per indicare al compilatore che quella che si sta per definire è una variabile. Le convenzioni per il nome sono le stesse che sono state accennate a proposito delle costanti. Anche per le variabili il parametro As <Tipo> è opzionale: se non viene specificato, la variabile verrà dichiarata di tipo Variant, un particolare tipo che può contenere dati di tutti i tipi. E' sconsigliabile definire variabili di tipo Variant, se non espressamente necessario, dal momento che questo tipo di dato occupa molta memoria. Ecco alcuni esempi di dichiarazioni di variabili.

Dim Utenti As Integer
Dim Nome As String, Cognome As String

Per maggiori informazioni sugli argomenti trattati in questa lezione, cercare l'argomento Riepilogo dei tipi di dati nella Guida in linea di Visual Basic.


3. Le procedure e le funzioni

Procedure e funzioni sono l'ossatura della programmazione in Visual Basic. Vediamo come inserirle nel nostro progetto.

» Dopo aver parlato di tipi di dati, costanti e variabili, e prima di dedicarci alla programmazione vera e propria, dobbiamo ancora illustrare brevemente le procedure e le funzioni. In entrambi i casi si tratti di una sorta di "raggruppamento" di istruzioni che svolgono un'operazione comune. Come vedremo meglio più avanti, praticamente tutto il codice di un programma Visual Basic è contenuto all'interno di funzioni e procedure (chiamate genericamente routine). La differenza fondamentale tra procedure e funzioni è che le seconde possono restituire dei valori, ad esempio il risultato di un'elaborazione oppure un valore di ritorno che determina se la routine ha avuto successo, mentre le procedure no. Iniziamo a vedere la dichiarazioni di una procedura:

Sub <nome>([Parametro As <Tipo>, ...])
...
End Sub

Tutte le dichiarazioni di procedura iniziano con la parole chiave Sub. Segue il nome della routine, che deve rispettare le convenzione analizzate precedente a proposito delle costanti. Il nome deve essere seguito da parentesi, al cui interno è possibile inserire i parametri (opzionali) richiesti della procedura; non c'è limite al numero di parametri che si possono definire. Tali parametri possono essere visti come variabili (ritorneremo tra poco su questo punto).
End Sub sono parole riservate di VB che indicano la fine di una procedura. Vediamo ora un esempio di procedura, anche per illustrare meglio l'utilizzo dei parametri. Supponiamo di dover calcolare l'area di un cerchio: la formula è sempre la stessa, quello che cambia è solo la misura del raggio. Per tale motivo, invece di riscrivere ogni volta la formula, possiamo scrivere una procedura che richieda come parametro proprio la lunghezza del raggio:

Sub AreaCerchio(Raggio As Double)
...
End Sub

Supponiamo ancora di voler scrivere un programma che chiede all'utente la lunghezza del raggio e sulla base di questa calcola l'area del cerchio. Dopo aver definito la procedura come sopra descritto, ci basterà richiamarla passandogli come argomento la lunghezza del raggio; ad esempio:

AreaCerchio 5.4
AreaCerchio 11
AreaCerchio 6.9

Queste sono tre chiamate alla procedura con parametri diversi. Nel primo caso, Raggio varrà 5.4, nel secondo 11 e nel terzo 6.9. Ecco quindi come potrebbe risultare la procedura AreaCerchio completa:

Sub AreaCerchio(Raggio As Double) MsgBox Raggio * Raggio * 3.14 End Sub

In questo esempio è stata usata la funzione MsgBox, che visualizza un messaggio in una finestra di dialogo e attende che l'utente prema un tasto. A questo punto, utilizzando le tre chiamate sopra definite, otterremo questi risultati:
figura

Passiamo ora ad analizzare le funzione, osservando che per esse vale la maggior parte delle considerazioni che già si sono fatte per le procedure. La dichiarazione di una funzione è questa:

Function <nome>([Parametro As <Tipo>, ...]) [As <Tipo>]
...
End Function

Come si vede, in questo caso invece della parola chiave Sub si usa Function. La cosa nuova, cui si è già accennato, è che le funzioni possono restituire un valore. Nella dichiarazione, infatti, possiamo notare che, dopo l'elenco (opzionale) dei parametri c'è un ulteriore argomento opzionale, ancora una volta As <Tipo>: esso indica il tipo di dato restituito dalla funzione. Come si è già visto per le variabili, se non viene specificato tale parametro il valore restituito sarà di tipo Variant. Riprendiamo l'esempio di prima e trasformiamo la procedura AreaCerchio in una funzione:

Function AreaCerchio(Raggio As Double) As Double
AreaCerchio = Raggio * Raggio * 3.14
End Function

Quando si richiama questa funzione, AreaCerchio contiene il valore dell'area del cerchio. Vediamo ora come si utilizzano le funzioni, basandoci come sempre sull'esempio.

Dim Area1 As Double, Area2 As Double, Area3 As Double
Area1 = AreaCerchio(5.4) 'Area1 vale 91,5624
Area2 = AreaCerchio(11) 'Area2 vale 379,94
Area3 = AreaCerchio(6.9) 'Area3 vale 149,4954

Innanzi tutto sono state dichiarate tre variabili, Area1, Area2, Area3, che dovranno contenere i valori dell'area. Ad esse è stato poi assegnato il valore restituito dalla funzione AreaCerchio. Di fianco ad ogni istruzione è stato posto un commento; per inserire un commento in VB è necessario digitare un apice ('): tutto quello che verrà scritto sulla stessa riga a destra dell'apice verrà considerato, appunto, come un commento, pertanto non verrà eseguito. Se adesso noi scrivessimo queste tre istruzioni:

MsgBox Area1
MsgBox Area2
MsgBox Area3

otterremo lo stesso risultato che è stato mostrato prima, cioè le tre finestre di messaggio contenenti rispettivamente 91,5624, 379,94 e 149,4954.

Prima di concludere questa panoramica, dobbiamo ancora presentare alcune istruzioni di VB che sono utilizzate praticamente in tutti i programmi: le strutture iterative, che saranno l'argomento della prossima lezione.


4. Le strutture iterative

Per poter svolgere un procedimento iterativo Visual Basic utilizza principalmente due istruzioni: For ... Next e Do ... Loop

» Le strutture iterative consentono di eseguire più volte una determinata porzione di codice. Le strutture più utilizzate in VB sono due: For... Next e Do... Loop. La prima è senza dubbio la più utilizzata; la sua sintassi è:

For <Contatore> = Inizio To Fine [Step Incremento]
...
Next [<Contatore>]

<Contatore> è una variabile che deve contenere valori di tipo numerico (quindi può essere Integer, Long, Single, Double, ecc.), così come numerici devono essere i valori di Inizio, Fine e Incremento. La parola chiave Step è facoltativa, se non viene specificata Incremento viene automaticamente impostato a 1. Quando si entra in un ciclo For, la variabile Contatore assume il valore specificato in Inizio; subito dopo viene verificato se Contatore è maggiore dell'argomento Fine: in tal caso il ciclo termina (analogamente, se Incremento è negativo, viene verificato se Contatore è minore dell'argomento Fine). Se, invece, Contatore è minore o uguale a Fine (oppure è maggiore o uguale, nel caso che Incremento sia negativo), vengono eseguite le istruzioni all'interno del ciclo e, infine, Contatore viene incrementato del valore di Incremento. Queste operazioni vengono fino a quando il valore di Contatore diventa maggiore del valore di Incremento (oppure minore se Incremento è negativo). Per uscire dal ciclo prima che si verifichino le condizioni di fine descritte sopra è possibile usare l'istruzione Exit For; con la quale si passa subito ad eseguire le istruzioni successive al ciclo.

Vediamo un semplice esempio di utilizzo di un ciclo For per determinare se un numero è primo. Vogliamo creare una routine, come abbiamo imparato a fare nella lezione precedente. Ecco il codice:

Private Sub Primo(N As Long)
Dim I As Long
For I = 2 To Sqr(N)
If N Mod I = 0 Then
MsgBox "Il numero non è primo."
Exit For
End If
Next I
End Sub

Questa procedura prende in ingresso un numero N, di tipo Long; viene poi fatto un ciclo For da 2 alla radice quadrata di N (Sqr è proprio la funzione VB che calcola la radice quadrata di un numero). Ad ogni iterazione il numero N viene diviso per il valore di I (quindi 2, 3... Sqr(N)); si utilizza l'operatore Mod, che restituisce il resto della divisione: se è 0, significa che il numero è divisibile per quel valore di I, quindi non è primo. L'altra struttura iterativa cui abbiamo accennato è quella Do... Loop; di solito viene utilizzata quando non si sa a priori per quante volte è necessario eseguire un certo blocco di codice. Questo costrutto si può presentare in due forme; la più comune è la seguente:

Do While Condizione
...
Loop

L'esecuzione di questa struttura prevede innanzitutto la verifica della Condizione, che deve restituire un valore di tipo booleano. Se risulta False, tutte le istruzioni del ciclo vengono ignorate, se invece risulta true, le istruzioni vengono eseguite e, di seguito, la condizione viene nuovamente verificata, e così via, finché Condizione risulta False. E' facile intuire che se la condizione risulta subito False, le istruzioni non verranno mai eseguite. L'altra forma del Do... Loop, invece, permette di eseguire le istruzioni e di verificare la Condizione al termine di ciascuna esecuzione. In questo modo le istruzioni vengono eseguite almeno una volta:

Do
...
Loop While Condizione

Con questa lezione termina la panoramica sulle nozioni fondamentali che è necessario conoscere per iniziare a programmare in Visual Basic. Ora possiamo finalmente iniziare a scoprire cosa abbiamo a disposizione per creare un'applicazione: vediamo innanzi tutto cosa sono e come si usano la Casella degli strumenti e la finestra delle Proprietà.


5. La Casella degli strumenti e la finestra delle Proprietà

Entriamo nell'ambiente di Visual Basic e familiarizziamo con l'interfaccia grafica del programma.


» Tutti i controlli che possono essere inseriti un form Visual Basic sono visualizzati sotto forma di icona nella Casella degli strumenti, una barra laterale che nell'impostazione predefinita è visualizzata sulla sinistra; ognuna di queste icone rappresenta un diverso controllo inseribile. Per provare ad inserire un controllo nel form, fare doppio clic su un'icona contenuta nella casella degli strumenti: l'elemento selezionato verrà visualizzato al centro della finestra. Se ora si seleziona l'elemento appena aggiunto con il mouse, possiamo vedere che la finestra delle "Proprietà" (di solito sulla destra) conterrà tutte le proprietà dell'oggetto stesso.
figura

Modificando queste proprietà è possibile cambiare l'aspetto e le caratteristiche del controllo. Facciamo subito una prova. Fate doppio clic sull'icona della Casella degli strumenti che rappresenta un pulsante; la potete identificare facilmente perché, tenendo il mouse fermo su di essa per qualche istante, verrà visualizzato un tooltip contenente il messaggio "CommandButton".
Un pulsante verrà aggiunto al centro del form; sopra di esso è scritto Command1: è, questa, la caption del pulsante. Per modificarla, selezionate il pulsante e fate clic a destra della scritta Caption, visualizzata nella finestra delle Proprietà.
figura

Ora potete digitare la nuova etichetta del pulsante, che verrà modificata durante la digitazione. Ad esempio, provate a scrivere Pulsante di prova. Se avete seguito correttamente questi passaggi, dovreste ottenere un risultato simile a quello mostrato nella figura qui a lato. Se non avete capito qualcosa, oppure se desiderate scaricare questo piccolo esempio, potete fare clic qui per prelevarlo.

C'è anche un altro modo per modificare le proprietà di un controllo inserito in un form: è possibile cambiare la proprietà da codice. In Visual Basic, per accedere da codice alle proprietà di un controllo, è necessario scrivere il nome del controllo stesso (che è il primo valore elencato nella finestra Proprietà), seguito da un punto (.) e dal nome della proprietà che si vuole modificare; poi si deve digitare un uguale (=) e specificare finalmente il nuovo valore della proprietà. Ritornando al nostro esempio, per modificare la caption del pulsante da codice l'istruzione da scrivere è questa:

Command1.Caption = "Pulsante di prova"

Notate che, dopo aver digitato il punto, verrà visualizzato un elenco delle proprietà e dei metodi del controllo; mentre le proprietà consentono di impostare le caratteristiche dell'oggetto, i metodi sono azioni che il controllo può eseguire. Ad esempio, utilizzando il metodo Move, possiamo spostare il controllo in una qualsiasi posizione del form:

Command1.Move 0, 0

Questa istruzione sposta il pulsante nell'angolo in alto a sinistra del form. Come vedremo meglio nelle prossime lezione, ogni controllo dispone di proprietà e di metodi specifici.

Abbiamo così dato un rapido sguardo alla Casella degli strumenti e alla finestra delle "Proprietà" di Visual Basic; la descrizione di tutte le proprietà disponibili esula dagli scopi di questo corso. Chi volesse approfondire tale punto può selezionare la proprietà di cui vuole conoscere maggiori informazioni e premere il tasto F1: verrà così visualizzata la Guida in linea di Visual Basic relativa alla proprietà selezionata.


6. Gli eventi fondamentali del mouse

Approfondimento sugli eventi, il perno della programmazione in Visual Basic. Gli eventi del mouse.

» Ricapitoliamo quanto abbiamo visto finora: la dichiarazione di costanti e variabili, la differenza tra funzioni e procedure, la Casella degli strumenti e la finestra delle Proprietà di Visual Basic.

Per concludere il nostro tour introduttivo e passare finalmente ad analizzare il linguaggio vero e proprio, dobbiamo ancora spendere qualche parola sugli eventi, cui si e' accennato nella prima lezione, quando abbiamo definito Visual Basic un linguaggio event-driven.
Gli eventi, cioè le azioni che vengono scatenate dall'utente oppure che sono generate da particolari condizioni (l'impostazione di un timer, la chiusura di Windows, ecc.) sono il perno attorno a cui ruota tutta l'attività di programmazione con VB. In questa lezione analizzeremo alcuni tra gli event più comuni, per poi vedere nelle lezioni successive come questi possano essere utilizzati.

Cominciamo con gli eventi principali che si possono generare con il mouse; ci occuperemo degli eventi della tastiera nella ezione successiva. Essi sono fondamentalmente 5:
Click, DlbClick, MouseDown, MouseUp e MouseMove.
L'evento Click si verifica quando un utente fa clic con il tasto sinistro del mouse (o destro, se è mancino) sopra un controllo, come un pulsante, una casella di testo, ecc.
L'evento DlbClick, invece, viene scatenato quando si fa doppio clic sul controllo, per convenzione viene usato quando si vuole sveltire un'operazione, facendo compiere all'utente contemporaneamente l'azione di scelta e quella di conferma.
E' importante notare che quando l'utente effettua un doppio clic su un controllo, viene eseguito il codice dell'evento Click e poi quello dell'evento DblClick.
Facciamo subito una prova per verificare quanto si è detto. Inserite un controllo pulsante (CommandButton) nel form, come abbiamo visto nella lezione precedente.
Ora fate doppio clic su di esso; verrà visualizzata questa routine:

Private Sub Command1_Click()
End Sub

E' qui che va inserito il codice che si vuole eseguire quando un utente fa clic sul pulsante. Ad esempio, scrivete:

MsgBox "E' stato fatto clic sul pulsante."
figura

Abbiamo già incontrato in un esempio il comando MsgBox, quando abbiamo parlato di procedure e funzioni. Ora dobbiamo avviare l'applicazione; per fare questo ci sono tre modi: premete il tasto F5; fate clic sul menu Esegui, quindi sul comando Avvia; premete il pulsante Avvia nella barra degli strumenti. Apparirà il form con al centro il pulsante che abbiamo inserito; fate clic su di esso: se non avete commesso errori, verrà visualizzata una finestra.
Visualizza la finestra

A questo punto, per chiudere il form, fate clic sulla X, a destra nella barra del titolo (come in una normale applicazione per Windows). L'esempio che abbiamo appena realizzato è disponibile per il download facendo clic qui.W Nella maggior parte dei casi, gli eventi Click e DblClick sono più che sufficienti per la gestione del mouse, ma in alcuni casi potrà essere necessario sapere quando si preme un pulsante del mouse, quando lo si rilascia oppure quando si sposta il mouse su un controllo: questi eventi sono chiamati, rispettivamente, MouseDown, MouseUp e MouseMove. Per spostarsi negli eventi MouseDown e MouseUp, fate doppio clic sul pulsante: verrà visualizzato il codice che abbiamo scritto precedentemente.

Ora fate clic sulla lista di sinistra per aprire l'elenco e selezionate, ad esempio, MouseDown: sarà ora possibile scrivere il codice che si vuole venga eseguito quando si verifica questo evento. Riprendiamo dunque l'esempio precedente e aggiungiamo alcune istruzioni che ci dicano quando un pulsante del mouse viene premuto e quando, invece, rilasciato:

Private Sub Command1_MouseDown(Button As Integer, Shift As Integer, X As Single, Y As Single)
Me.Print "E' stato premuto un tasto del mouse."
End Sub
Private Sub Command1_MouseUp(Button As Integer, Shift As Integer, X As Single, Y As Single)
Me.Print "E' stato rilasciato un tasto del mouse." End Sub

In questo esempio ci sono due cosa da spiegare. La prima è la parola chiave Me, che indica il form corrente, cioè quello in cui si sta eseguendo l'operazione.
Dopo il punto, viene utilizzato il metodo Print, che in questo caso ha lo scopo di stampare del testo direttamente sopra il form. Ora eseguite il programma; in tal modo, oltre a verificare in prima persona come funzionano questi eventi, vedrete anche l'ordine in cui essi vengono generati: prima l'evento MouseDown, poi Click e infine MouseUp. Prima vedrete sul form la scritta E' stato premuto un tasto del mouse, subito dopo comparirà la finestra di messaggio E' stato fatto clic sul pulsante e, infine, di nuovo sul form, E' stato rilasciato un tasto del mouse:
Visualizza le finestre

Se volete scaricare il nuovo esempio, fate clic qui.

Nella prossima lezione ci occuperemo dei principali eventi che vengono generati dalla tastiera, per poi passare finalmente ad analizzare con più attenzione i controlli di VB, a cominciare dal form.

Appena Ho Più Tempo La Finirò.

Fonte: Html.It (
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Grazie per la segnalazione

Fiero di far parte della dogo gang :p
lascia che ti porti dove ho perso l'innocenza sognavo indipendenza ma sono in dipendenza
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raghi e' simplex smanettate provate affondo create casini crachate l'applicazione fino ak kuando nn capite il codice (doppio click sull'oggetto da codiciare) cmq io ho istall visual basic express 2008 grazie del consiglio da parte di mitor per il link e' ottimo anke se beta ci sn un kasino di progr bellissimi