Info Hayao Miyazaki firma la conclusione della sua carriera con "Si alza il vento"

M4k3r

Utente Esperto
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18 Novembre 2012
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E' finalmente arrivata la notizia che tutti i fans italiani di Hayao Miyazaki aspettavano: l'ultimo film del più grande regista d'animazione di tutti i tempi (Si alza il vento/Kaze tachinu) sbarcherà nelle sale cinematografiche italiane il prossimo 13 settembre, per poi essere nuovamente proiettato nei tre giorni successivi.

Come di consueto sarà la Lucky Red a distribuire la pellicola in Italia, azienda che in passato è stata protagonista della distribuzione di altre opere di Miyazaki (quali La città incantata, Ponyo sulla scogliera, Il castello errante di Howl e molti altri). Il film è stato presentato nel 2013 alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia ed è stato candidato ai Golden Globe 2014 e agli Oscar come miglior film d'animazione, entrambe riconoscenze che secondo i migliori siti di recensioni riceverà.

La trama, ispirata ad un racconto dello scrittore Tatsuo Hori e ad un manga del 2009 scritto e disegnato dallo stesso regista, parla di un giovane ragazzo (Jirō Horikoshi) con una grande passione che ha sin da quando era piccolo, vale a dire quella per il volo e in particolare per il pioniere dell'aviazione italiana Gianni Caproni, suo idolo. In patria farà carriera e sarà lui, in seguito, a progettare numerosi aerei da caccia per permettere al Giappone di vincere gli Stati Uniti (in questo frangente di tempo la storia è ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale).

I temi principali del film sono quindi la vita, la morte, l'amore e l'odio, tutti concetti perfettamente collegabili alla guerra. Sinceramente non vedo l'ora di guardarlo, nel frattempo vi lascio al trailer:

[video=youtube;wknMIrb79eE]https://www.youtube.com/watch?v=wknMIrb79eE[/video]

Buona visione!

Edit: Consultate la recensione per maggiori informazioni.
 
Ultima modifica:
In Giappone è stato un flop, Miyazaki ha avuto il coraggio di "esportarlo" in occidente. Sinceramente sono curioso di vederlo però, caro Miya, una volta per tutte VAI IN PENSIONE!
 
In Giappone è stato un flop, Miyazaki ha avuto il coraggio di "esportarlo" in occidente. Sinceramente sono curioso di vederlo però, caro Miya, una volta per tutte VAI IN PENSIONE!

Mi spieghi secondo quale punto di vista dici che è stato un flop? A me risulta che questo film sia stato il lungometraggio più venduto del Giappone nel 2013. :emoji_slight_smile:

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Forse "flop" non era la parola più giusta da dire in quanto si riferisce ad un contesto economico. I Giapponesi non hanno per niente gradito "Si alza il vento" in quanto Miyazaki ha privato il suo ultimo film del velo di "innocenza" che caratterizzava i suoi capolavori. Il protagonista è un ingegnere aerospaziale, l'inventore dello Zero. Il Mitsubishi Zero è praticamente il simbolo della fallimentare campagna bellica giapponese durante la WW2 e rievocare un così delicato argomento in un film di animazione è stato traumatico; i giapponesi hanno cercato di eliminare ogni ricordo di quei giorni e ci sono riusciti anche grazie all'""""aiuto"""" degli americani, i quali hanno cercato di cancellare ogni sorta di tradizione militaresca dalla cultura giapponese. Premetto che andrò SICURAMENTE a vedere "Kaze Tachinu" al cinema perchè il protagonista è doppiato dal mio animatore preferito: Hideaki Anno.
 
Forse "flop" non era la parola più giusta da dire in quanto si riferisce ad un contesto economico. I Giapponesi non hanno per niente gradito "Si alza il vento" in quanto Miyazaki ha privato il suo ultimo film del velo di "innocenza" che caratterizzava i suoi capolavori. Il protagonista è un ingegnere aerospaziale, l'inventore dello Zero. Il Mitsubishi Zero è praticamente il simbolo della fallimentare campagna bellica giapponese durante la WW2 e rievocare un così delicato argomento in un film di animazione è stato traumatico; i giapponesi hanno cercato di eliminare ogni ricordo di quei giorni e ci sono riusciti anche grazie all'""""aiuto"""" degli americani, i quali hanno cercato di cancellare ogni sorta di tradizione militaresca dalla cultura giapponese. Premetto che andrò SICURAMENTE a vedere "Kaze Tachinu" al cinema perchè il protagonista è doppiato dal mio animatore preferito: Hideaki Anno.

Ah, ecco. Credevo che con flop ti riferissi, appunto, al mancato successo della pellicola. In parte sono d'accordo con te sul discorso del caccia progettato da Horikoshi, anche se i giapponesi che non hanno apprezzato "Kaze Tachinu" sono in minoranza rispetto a coloro che l'hanno lodato e riconosciuto come uno dei migliori (se non il migliore) film d'animazione di sempre. Più che altro il lungometraggio ha ricevuto dei giudizi negativi dai nazionalisti e dai patriottici, che hanno dipinto Miyazaki come un traditore/anti-giapponese perché "Si alza il vento" presenta forti messaggi volti ad andare contro al carattere politico e ideologico del Giappone Imperiale. Dall'altra sponda, invece, differenti critiche sono arrivate dai sudcoreani che hanno accusato il regista di elogiare uno dei simboli più potenti dell'ex militarismo nipponico (il Mitsubishi A6M), evidenziando inoltre come la produzione di questi aerei da combattimento sia stata possibile grazie al lavoro forzato a cui erano giornalmente sottoposti i prigionieri coreani. Per quanto riguarda l'impatto mentale che può avere sugli spettatori, beh... si può pur sempre ricorrere alle stupide censure cinematografiche o ai divieti di visione per determinate età (Stati Uniti, Regno Unito, Irlanda, Svizzera e Svezia hanno già provveduto). Personalmente credo che "Si alza il vento" sia un grandissimo film ricco di insegnamenti e quant'altro, quindi è abbastanza inutile marchiarlo come un qualcosa che potrebbe ricordare ai giapponesi quel periodo buio. E' inutile perché le atrocità commesse dal Giappone e non durante la Seconda Guerra Mondiale non saranno mai scordate, non a caso esistono "le giornate per non dimenticare".
 
Re: Hayao Miyazaki firma la conclusione della sua carriera con "Si alza il vento"

Non fraintendermi, non lo sto marchiando in quel modo, mi baso anche su esperienze personali. Il padre di un mio amico giapponese (che vive in giappone) ha quasi proibito al figlio di andare a vedere "Si alza il vento" perchè suo nonno era un pilota di Zero e secondo lui quel film disonorava la sua memoria. Molti giapponesi si rifiutano di ricordare quei giorni durante i quali hanno assistito al declino del loro grande impero tant'è che non c'è un vero e proprio giorno della memoria, la cosa che si avvicina di più ad esso è il Kenpō Kinenbi ovvero il "Giorno della Costituzione" istituito nel '48 ma niente di più. Per quanto riguarda la critica sudcoreana, ormai non ci fanno più caso perchè hanno veramente da ridire su qualsiasi opera artistica giapponese che racconti, seppur lontanamente, pezzi della storia nordasiatica (film, musica, documentari ecc..). Sono le classiche persone che non accettano la sconfitta. Da "studioso" della WW1-WW2 non posso che essere d'accordo con te, "Si alza il vento" sarà di certo un opera qualitativamente eccelsa e con un sacco di insegnamenti per il pubblico giapponese più giovane che non è proprio "preparatissimo" sull'argomento.

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(Sempre io, sono tornato al vecchio account :emoji_slight_smile: )
 
Re: Hayao Miyazaki firma la conclusione della sua carriera con "Si alza il vento"

Non fraintendermi, non lo sto marchiando in quel modo, mi baso anche su esperienze personali. Il padre di un mio amico giapponese (che vive in giappone) ha quasi proibito al figlio di andare a vedere "Si alza il vento" perchè suo nonno era un pilota di Zero e secondo lui quel film disonorava la sua memoria. Molti giapponesi si rifiutano di ricordare quei giorni durante i quali hanno assistito al declino del loro grande impero tant'è che non c'è un vero e proprio giorno della memoria, la cosa che si avvicina di più ad esso è il Kenpō Kinenbi ovvero il "Giorno della Costituzione" istituito nel '48 ma niente di più. Per quanto riguarda la critica sudcoreana, ormai non ci fanno più caso perchè hanno veramente da ridire su qualsiasi opera artistica giapponese che racconti, seppur lontanamente, pezzi della storia nordasiatica (film, musica, documentari ecc..). Sono le classiche persone che non accettano la sconfitta. Da "studioso" della WW1-WW2 non posso che essere d'accordo con te, "Si alza il vento" sarà di certo un opera qualitativamente eccelsa e con un sacco di insegnamenti per il pubblico giapponese più giovane che non è proprio "preparatissimo" sull'argomento.

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(Sempre io, sono tornato al vecchio account :emoji_slight_smile: )

Non ho frainteso, con "è abbastanza inutile marchiarlo come un qualcosa che potrebbe ricordare quel periodo buio" parlavo in generale, non era una frase collegata al tuo precedente post. Ritornando alla questione delle "giornate per non dimenticare" mi riferivo a commemorazioni sia interne che esterne, come l'anniversario cinese per il massacro di Nanchino (che venendo propagato dai mass media può facilmente riaccendere nei nipponici i ricordi connessi alla WW2/Guerra del Pacifico). Per il resto non posso minimamente contraddirti, anch'io la penso in questo modo, ma è anche ora che i giapponesi che non accettano il loro passato imparino a fare il contrario. :emoji_slight_smile: