È un cane forte e resistente, di stazza massiccia ma non imponente - al garrese il maschio raggiunge al massimo i 55-60 centimetri - sicuro e determinato e si adatta bene al lavoro in branco. Non è un caso che sia utilizzato abitualmente nella caccia ai grandi mammiferi. E, nella fattispecie, quando si parla di grandi mammiferi non si intende solamente il cinghiale, ma anche l'alce o l'orso. Perché il Karjalankarhukoira, il Cane da orso della Carelia che fa parte del raggruppamento 5 dei cani di tipo Spitz e primitivo, è originario della Russia e delle aree baltiche (la Karelia è una regione finlandese) e da quelle parti è conosciuto da secoli.
BEST IN SHOW - Da domenica il Carelian si è conquistato un piccolo pezzetto di gloria anche alle nostre latitudini. È stato infatti uno splendido esemplare di questa razza a conquistare il «best in show» alla 48esima Esposizione internazionale canina di Milano, il principale evento di questo genere organizzato in Italia, che nel fine settimana ha visto alternarsi nei diversi ring quasi 4 mila cani di circa 300 diverse razze, provenienti da diversi Paesi del mondo. Una passerella internazionale che si è pienamente riflettuta nel podio finale, che alle spalle di Kosto-Wild Fire - allevato nella British Columbia da Dawne Deeley - ha visto posizionarsi Smash, un Barbone Toy del giapponese Omura Yokiko; e al terzo posto Rachmaninov, un Setter Irlandese dell'allevamento Bertolini.
NON SOLO PASSERELLE - L'esposizione canina accende ogni anno i riflettori sulla purezza delle razze e sulle caratteristiche fisiche dei cani in gara. Ma tra i padiglioni della fiera di Rho Pero, nella due giorni promossa dal Gruppo Cinofilo Milanese, progenitore dell'Enci, non si sono alternati o solo i campioni di bellezza. Nel programma della rassegna c'erano anche il campionato assoluto di agility dog e tutta una serie di esibizioni collaterali, dal disc dog alla dog dance, dalla corsa a staffetta del flyball all'obedience. «Tutte queste discipline rafforzano il rapporto tra l'uomo e il proprio cane - sottolinea Massimo Perla, uno tra i più noti allevatori italiani, che a Milano ha avuto il compito di presentare -. L'obiettivo non è dare spettacolo, anche se poi lo spettacolo c'è davvero, e neppure vincere una coppa. Al contrario si punta a rafforzare attraverso il gioco l'intesa con il proprio amico a quattro zampe e a renderla sempre più forte e più unica».
I CANI FINANZIERI - Non sono mancati spazi dedicati ai cani da soccorso dell'Ucis e a quelli «con le stellette» della Guardia di Finanza, veri e propri agenti scodinzolanti che in stazioni e aeroporti affiancano le Fiamme Gialle nella caccia ai trafficanti di droga. Tra le discipline più innovative presentate nel weekend milanese, anche la paragility, un'iniziativa nata dall'idea di Franco Quercia e dell'Eden Dog di Malnate (Varese), che coinvolge in prove di agility dog ragazzi con disabilità mentali o comportamentali.
Font: corriere.it
