- 12 Settembre 2009
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José Mourinho commenta la gara tra Inter e Barcellona ai microfoni di Rai Sport: 'Se l' aspetto migliore della serata è il punto che abbiamo conquistato? No, la cosa migliore è la mia squadra che ha dato una risposta molto positiva contro una squadra che è campione d'Europa. La risposta della mia squadra è stata fantastica, siamo stati compatti e se avessimo segnato avremmo potuto vincere la gara, come d'altronde avrebbero potuto farlo i nostri avversari. È stata una gara fatta di dettagli, scherzando potrei usare una parola che solitamente non mi piace usare, ma con Guardiola è stata veramente una guerra, una guerra fisica e mentale. È stata una grandissima partita di calcio, dal risultato si potrebbe pensare il contrario, ma non è così, chi capisce di calcio ed è in grado di analizzare la vera essenza della partita, potrà comprenderne l'importanza'.
L'Inter ha affrontato il Barcellona a viso aperto, con coraggio e senza chiudersi. Di questo ne è convinto José Mourinho: "Abbiamo unito tutti gli aspetti: ci siamo adattati difensivamente alle caratteristiche dei nostri avversari, abbiamo difeso meglio da un lato e abbiamo attaccato con più forza sull'altro dove il Barcellona è più debole. La squadra ha fatto un lavoro difficile e l'ha fatto molto bene, inoltre bisogna ammettere che attaccare il Barcellona non è facile perché è una squadra che pressa molto alto e crea difficoltà d'uscita però abbiamo avuto quelle tre, quattro, cinque possibilità tra le quali il tiro in profondità di Milito, quello di Stankovic o di Maicon che, se fossero andate a buon fine, ci avrebbero permesso di vincere. Obiettivamente il Barcellona ha avuto più occasioni di noi, ma loro hanno nove giocatori che giocano insieme ad occhi chiusi mentre noi ne abbiamo cinque che sanno appena il nome dei propri compagni".
"Abbiamo fatto molto bene nel primo tempo, bene nel secondo. - continua l'allenatore neazzurro- Con un pò di fortuna avremmo potuto vincere, con un pò di sfortuna avremmo potuto perdere, ma non avremmo meritato ne di vincere nè di perdere. Il risultato è giusto, per noi e per loro, e un punto ed è un punto importante perchè il girone è veramente difficile. Sono molto contento della prestazione complessiva perchè, anche alivello statistico, si vede che l'Interha commesso solo 12 falli nell'intera gara con un solo giallo al minuto 90'. Questo vuol dire che abbiamo controllato posizionamente bene la gara, anche quando lo abbiamo fatto senza avere noi il controllo della palla. Avere il controllo del pallone è sempre meglio, ma controllare il gioco anche senza palla è una qualità. Abbiamo talento, abbiamo mentalità, abbiamo gruppo, abbiamo una solidità difensova. Ci mancano automatismi e lavoro insieme".
Alla vigilia del match, Mourinho aveva replicato a chi diceva che l'Inter avrebbe dovuto vincere obbligatoriamente la Champions League: "Non ho replicato a chi ha detto certe cose, ma a chi le ha scritte, in ogni caso ora occore vedere quello che succede. Ripeto, l'Inter è in un girone difficile e serio, non c'è mica lo Zurigo ma quattro squadre che sono campioni nazionali e, per questo, ogni punto conquistato è un punto molto importante. Se chiudiamo il girone al secondo posto, abbiamo una sicurezza: non giocheremo contro il Barcellona".
In chiusura, l'allenatore nerazzurro racconta il suo incontro con Zlatan Ibrahimovic ('Mi ha fatto molto piacere vederlo, l'ho salutato prima e dopo la partita. Gli auguro tutto il bene possibile e sono molto felice del fatto che San Siro lo ha accolto bene e lo ha rispettato per 90'") prima di ribadire con poche parole il proprio concetto sul match: "Se al fischio finale ho tirato un sospiro di sollievo? No, se a dieci minuti dal 90' Santon avesse segnato, l'Inter avrebbe vinto".
Fonte: Inter.it
L'Inter ha affrontato il Barcellona a viso aperto, con coraggio e senza chiudersi. Di questo ne è convinto José Mourinho: "Abbiamo unito tutti gli aspetti: ci siamo adattati difensivamente alle caratteristiche dei nostri avversari, abbiamo difeso meglio da un lato e abbiamo attaccato con più forza sull'altro dove il Barcellona è più debole. La squadra ha fatto un lavoro difficile e l'ha fatto molto bene, inoltre bisogna ammettere che attaccare il Barcellona non è facile perché è una squadra che pressa molto alto e crea difficoltà d'uscita però abbiamo avuto quelle tre, quattro, cinque possibilità tra le quali il tiro in profondità di Milito, quello di Stankovic o di Maicon che, se fossero andate a buon fine, ci avrebbero permesso di vincere. Obiettivamente il Barcellona ha avuto più occasioni di noi, ma loro hanno nove giocatori che giocano insieme ad occhi chiusi mentre noi ne abbiamo cinque che sanno appena il nome dei propri compagni".
"Abbiamo fatto molto bene nel primo tempo, bene nel secondo. - continua l'allenatore neazzurro- Con un pò di fortuna avremmo potuto vincere, con un pò di sfortuna avremmo potuto perdere, ma non avremmo meritato ne di vincere nè di perdere. Il risultato è giusto, per noi e per loro, e un punto ed è un punto importante perchè il girone è veramente difficile. Sono molto contento della prestazione complessiva perchè, anche alivello statistico, si vede che l'Interha commesso solo 12 falli nell'intera gara con un solo giallo al minuto 90'. Questo vuol dire che abbiamo controllato posizionamente bene la gara, anche quando lo abbiamo fatto senza avere noi il controllo della palla. Avere il controllo del pallone è sempre meglio, ma controllare il gioco anche senza palla è una qualità. Abbiamo talento, abbiamo mentalità, abbiamo gruppo, abbiamo una solidità difensova. Ci mancano automatismi e lavoro insieme".
Alla vigilia del match, Mourinho aveva replicato a chi diceva che l'Inter avrebbe dovuto vincere obbligatoriamente la Champions League: "Non ho replicato a chi ha detto certe cose, ma a chi le ha scritte, in ogni caso ora occore vedere quello che succede. Ripeto, l'Inter è in un girone difficile e serio, non c'è mica lo Zurigo ma quattro squadre che sono campioni nazionali e, per questo, ogni punto conquistato è un punto molto importante. Se chiudiamo il girone al secondo posto, abbiamo una sicurezza: non giocheremo contro il Barcellona".
In chiusura, l'allenatore nerazzurro racconta il suo incontro con Zlatan Ibrahimovic ('Mi ha fatto molto piacere vederlo, l'ho salutato prima e dopo la partita. Gli auguro tutto il bene possibile e sono molto felice del fatto che San Siro lo ha accolto bene e lo ha rispettato per 90'") prima di ribadire con poche parole il proprio concetto sul match: "Se al fischio finale ho tirato un sospiro di sollievo? No, se a dieci minuti dal 90' Santon avesse segnato, l'Inter avrebbe vinto".
Fonte: Inter.it