Release Io sono leggenda

ilmazza

Utente Medio
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16 Luglio 2008
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Io sono leggenda​
Copertina
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Trama
Robert Neville è rimasto da solo. C'è stata un'epidemia e le creature viventi si sono tramutate in vampiri. Un morbo, un batterio, ha trasformato l'umanità in quella mostruosità raccontata da Bram Stoker che ora è la forma di vita dominante del pianeta. Robert si è creato un rifugio sicuro nella sua casa, con una serra, cibo, generatori di corrente. Barricandosi durante la notte ed uscendo solo di giorno in pieno sole riesce a vivere raccogliendo per la città quello di cui ha bisogno. Ogni notte alcuni vampiri, tra cui il suo vecchio vicino di casa, cercano di stanarlo senza successo dalle pareti di casa protette dall'aglio, per potersi nutrire del suo sangue. Ogni mattina, durante i giri per la città, scova alcuni dei vampiri che sono in torpore per il giorno e si sono nascosti, e li uccide definitivamente.

La vita non è facile e la solitudine è una brutta compagna. Robert attraversa periodi bui in cui vorrebbe morire, trovando rifugio nell'alcol ubriacandosi, a volte anche rischiando seriamente di farsi prendere dai vampiri. Ma la lucidità torna e la voglia di trovare una soluzione è forte. La biblioteca è tutta per lui e pian piano alcune domande trovano risposta. Per esempio capisce che quello che ha reso gli uomini vampiri è un batterio, e che alcuni sono già morti viventi mentre altri non sono ancora "morti" ma solo allo stadio finale del contagio del batterio.

Un giorno si avvicina alla casa un cane, è giorno pieno e in Robert si apre uno spiraglio di speranza. I suoi sforzi per avvicinare il cane, che sembra molto malridotto, sono ricompensati solo dopo diverso tempo, quando ormai è troppo tardi poiché le condizioni fisiche del cane sono arrivate allo stremo e Robert lo vedrà morire dopo non molto. Questo non aiuta la già fragile psicologia di un uomo che pensa di essere l'unico ancora sano sulla Terra.

L'originalità del testo sta nell'artificio letterario su cui viene costruita la storia: per l'intera narrazione il lettore è infatti istintivamente portato a simpatizzare con l'umano assediato dai mostri e unico sopravvissuto, assistendo invece nel finale a un drammatico quanto inaspettato capovolgimento di ruoli. Gli umani contagiati ma non ancora trasformati in vampiri hanno infatti ricostituito un nuovo ordine sociale dopo la catastrofe, ed è Neville che a questi appare come un mostro visto che di giorno va a scovarli ed ucciderli. Nelle varie trasposizioni cinematografiche del testo manca sempre questo fondamentale passaggio che induce il lettore a inquietanti riflessioni sul senso della diversità e sul suo essere un concetto relativo rispetto al contesto sociale preso a riferimento.
« Ora sono io l'anormale. La normalità è un concetto di maggioranza, la norma di molti, e non la norma di uno solo »

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Il film
 
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