LONDRA - E se fossero gemelli? All'indomani dell'annuncio della gravidanza della futura regina d'Inghilterra, Kate Middleton, l'ipotesi circola su diversi media britannici e non solo. L'iperemesi gravidica di cui soffre la duchessa di Cambridge, ovvero le fortissime nausee che l'hanno costretta ieri al ricovero, è infatti una condizione spesso associata a gravidanze multiple.
A rafforzare questa possibilità, scrive il sito americano Daily Beast, vi è il fatto che vi sono numerosi gemelli sia nella famiglia di Kate che in quella di Lady Diana, la madre del principe William. Lo zio di William, Charles Spencer, ha due figlie gemelle identiche e il nonno materno, lord Fernoy, aveva un fratello gemello identico. La nonna paterna di Kate ha una sorella gemella.
In caso di gravidanza gemellare, l'erede al trono sarebbe il primo nato, qualunque sia il sesso, perchè una recente legge ha cambiato il diritto di successione, che ora spetta comunque al primogenito, anche se femmina. Ma certo sarebbe curioso avere un erede al trono con un gemello identico o sarebbe uno scherzo del destino se la prima a nascere fosse una femmina e il secondo un maschio.
ARRIVANO I PRIMI GADGET Non sono passate nemmeno 24 ore dall'annuncio che già si lavora ai primi gadget dedicati al bebè in arrivo per William e Kate. Una 'mug', una tazza blu, rossa e bianca (i colori della Union Jack, la bandiera britannica) e una scritta che è insieme un augurio e una celebrazione: «Un bebè reale nel 2013».
La produzione è già stata avviata alla 'Emma Bridgewater', un'azienda produttrice di ceramiche a Stoke-on-Trent, nello Staffordshire, i cui proprietari, Emma Bridgewater e Matthew Rice, sono grandi fan della famiglia reale. Ma anche degli ottimi imprenditori con il fiuto per il business, vista la rapidità con cui si sono messi al lavoro, consapevoli che un evento del genere può trasformarsi in una miniera d'oro.
Del resto hanno già toccato con mano i 'vantaggì delle celebrazioni reali: la profusione di souvenir per il giubileo della regina hanno fruttato alla stessa azienda 3,2 milioni di sterline, un milione quelli per il matrimonio di William e Kate. Gli imprenditori hanno poi lo 'sguardo lungò, che attraversa l'oceano: «Visto il grande interesse da parte dei media americani riscontrato nelle ultime 24 per questo evento, speriamo proprio di poter vendere anche negli Stati Uniti», ha ammesso Mark Thomas, uno dei manager dell'azienda.
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