"Non esiste un lato oscuro della Luna. Infatti è tutta scura. L’unica cosa che la fa apparire luminosa, è il Sole". (Pink Floyd, The Dark Side of the Moon,1973)
Si chiama "rotazione sincrona": mentre la Luna compie una rotazione attorno al suo asse, completa anche una rivoluzione intorno alla Terra.
Il risultato? Ci mostra sempre la stessa faccia. L’altra, quella nascosta, è deserta e accidentata proprio come l’altra "metà". Ma non possiamo vederla, e questo basta per scatenare la fantasia.
No man’s landing Vicina alla Terra, ma al riparo da sguardi indiscreti. Quale luogo migliore del lato "oscuro" della Luna, per installare una base aliena? Secondo gli ufologi più incalliti sarebbe proprio questo il motivo per cui dal 1972 ad oggi, nessun uomo è più tornato sulla Luna. Gli ultimi cosmonauti a metterci piede - l’equipaggio dell’Apollo 17 - avrebbero visto, sulla faccia nascosta, qualcosa da cui era meglio tenersi alla larga. Qualcosa che deve aver spinto gli scienziati della Nasa a progettare una stazione spaziale internazionale orbitante piuttosto che saldamente ancorata al suolo lunare.
Prove fotografiche Una teoria affascinante, ma decisamente campata per aria! Sul lato lontano della Luna non c’è nulla di così interessante: solo un paesaggio brullo e pieno di crateri molto simile al faccione lunare che abbiamo già imparato a conoscere. Lo dimostrano le foto scattate a partire nel 1959 dalla sonda sovietica Luna 3. E le testimonianze dirette degli astronauti dell’Apollo 8, i primi che, durante un volo di ricognizione intorno alla Luna nel 1968, poterono osservare ad occhio nudo il suo "lato B".
Se non lo vedo non ci credo Chi comunque fosse ancora convinto dell’esistenza di misteriosi "inquilini" sulla metà nascosta del suolo lunare, tra non molto potrebbe rimanere profondamente deluso. Gli scienziati della Nasa infatti, stanno preparando una nuova missione sul nostro satellite. Che prevede tra l’altro, il prelievo di alcuni campioni rocciosi dal lato "oscuro" e l’installazione sulla sua superficie, di un radiotelescopio che capti i campi magnetici dei pianeti extrasolari, al riparo dalle interferenze radio terrestri (di cui risente, invece, il lato "visibile"). Data ultima prevista, il 2020. Non rimane che aspettare…
Fonte; focus
Si chiama "rotazione sincrona": mentre la Luna compie una rotazione attorno al suo asse, completa anche una rivoluzione intorno alla Terra.
Il risultato? Ci mostra sempre la stessa faccia. L’altra, quella nascosta, è deserta e accidentata proprio come l’altra "metà". Ma non possiamo vederla, e questo basta per scatenare la fantasia.
No man’s landing Vicina alla Terra, ma al riparo da sguardi indiscreti. Quale luogo migliore del lato "oscuro" della Luna, per installare una base aliena? Secondo gli ufologi più incalliti sarebbe proprio questo il motivo per cui dal 1972 ad oggi, nessun uomo è più tornato sulla Luna. Gli ultimi cosmonauti a metterci piede - l’equipaggio dell’Apollo 17 - avrebbero visto, sulla faccia nascosta, qualcosa da cui era meglio tenersi alla larga. Qualcosa che deve aver spinto gli scienziati della Nasa a progettare una stazione spaziale internazionale orbitante piuttosto che saldamente ancorata al suolo lunare.
Prove fotografiche Una teoria affascinante, ma decisamente campata per aria! Sul lato lontano della Luna non c’è nulla di così interessante: solo un paesaggio brullo e pieno di crateri molto simile al faccione lunare che abbiamo già imparato a conoscere. Lo dimostrano le foto scattate a partire nel 1959 dalla sonda sovietica Luna 3. E le testimonianze dirette degli astronauti dell’Apollo 8, i primi che, durante un volo di ricognizione intorno alla Luna nel 1968, poterono osservare ad occhio nudo il suo "lato B".
Se non lo vedo non ci credo Chi comunque fosse ancora convinto dell’esistenza di misteriosi "inquilini" sulla metà nascosta del suolo lunare, tra non molto potrebbe rimanere profondamente deluso. Gli scienziati della Nasa infatti, stanno preparando una nuova missione sul nostro satellite. Che prevede tra l’altro, il prelievo di alcuni campioni rocciosi dal lato "oscuro" e l’installazione sulla sua superficie, di un radiotelescopio che capti i campi magnetici dei pianeti extrasolari, al riparo dalle interferenze radio terrestri (di cui risente, invece, il lato "visibile"). Data ultima prevista, il 2020. Non rimane che aspettare…