Quindi voi pensate realmente di aver avuto un'infanzia difficile, pensate realmente di avere dei VERI problemi? No davvero, fottetevi piccoli frocetti, tutto ciò che vi può esser accaduto non è nulla rispetto alla mia vita.
Mia madre mi ha praticamente cacciato fuori di casa quando non avevo nemmeno tredici anni, e mio padre, bhe non l'ho mai incontrato. L'unico "amico" che ho avuto durante l'infanzia, fino ai dieci anni era un vicino di casa che non faceva altro che umiliarmi e dirmi che non valevo un cazzo. E non era nemmeno una scelta averlo come amico o passarci del tempo, in "città" vivevano in tutto qualcosa come nove persone, cos'altro avrei dovuto fare?. In seguito tutta la mia adolescenza l'ho passata muovendomi da un posto all'altro cercando di far gruppo con persone che nemmeno mi volevano.
E pensate che questo sia il peggio? Il mio unico amico in quel periodo era un ragazzo asiatico lampadato sui trent'anni o giu di li, il quale mi teneva con lui solamente perché pensava che lo avrei aiutato ad andare a letto con qualcuna. L'unica nota positiva era che con noi girava anche questa ragazzina carina e rossa di capelli, completamente piatta, ma diamine era una ninfomane. Probabilmente era nel sadomasochismo o qualcosa di simile, perché tutte le volte sembrava divertirsi quando mi colpiva e mi diceva quanto le piacesse bagnarsi.
Ma il problema più grande della mia esistenza era questa coppia di adulti che proprio non riuscivo ad evitare. Avete presente quelle coppie che mettono paura addosso quando le vedete? Quelle che indossano sempre vestiti abbinati e completano l'uno le frasi dell'altra. Si erano davvero terrorizzanti, ed avevano anche un gatto che era ancor più noioso di loro, vi giuro non chiudeva mai la bocca, era un continuo mugugnare.
Così come vi ho detto, finivo per muovermi di città in città finendo in veri e propri scontri con altri ragazzini della mia età, e mi scontravo anche con adulti a volte.
Ma una cosa, l'unica cosa che mi ha convinto ad andare avanti nonostante tutto quel che mi accadeva era il mio sogno di diventare un pokemon master.
Mia madre mi ha praticamente cacciato fuori di casa quando non avevo nemmeno tredici anni, e mio padre, bhe non l'ho mai incontrato. L'unico "amico" che ho avuto durante l'infanzia, fino ai dieci anni era un vicino di casa che non faceva altro che umiliarmi e dirmi che non valevo un cazzo. E non era nemmeno una scelta averlo come amico o passarci del tempo, in "città" vivevano in tutto qualcosa come nove persone, cos'altro avrei dovuto fare?. In seguito tutta la mia adolescenza l'ho passata muovendomi da un posto all'altro cercando di far gruppo con persone che nemmeno mi volevano.
E pensate che questo sia il peggio? Il mio unico amico in quel periodo era un ragazzo asiatico lampadato sui trent'anni o giu di li, il quale mi teneva con lui solamente perché pensava che lo avrei aiutato ad andare a letto con qualcuna. L'unica nota positiva era che con noi girava anche questa ragazzina carina e rossa di capelli, completamente piatta, ma diamine era una ninfomane. Probabilmente era nel sadomasochismo o qualcosa di simile, perché tutte le volte sembrava divertirsi quando mi colpiva e mi diceva quanto le piacesse bagnarsi.
Ma il problema più grande della mia esistenza era questa coppia di adulti che proprio non riuscivo ad evitare. Avete presente quelle coppie che mettono paura addosso quando le vedete? Quelle che indossano sempre vestiti abbinati e completano l'uno le frasi dell'altra. Si erano davvero terrorizzanti, ed avevano anche un gatto che era ancor più noioso di loro, vi giuro non chiudeva mai la bocca, era un continuo mugugnare.
Così come vi ho detto, finivo per muovermi di città in città finendo in veri e propri scontri con altri ragazzini della mia età, e mi scontravo anche con adulti a volte.
Ma una cosa, l'unica cosa che mi ha convinto ad andare avanti nonostante tutto quel che mi accadeva era il mio sogno di diventare un pokemon master.
