Lombardia - Albertini risponde ad Ambrosoli: "Non accetto l'accostamento alla parola mafia

tommy12

Utente Guru
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21 Novembre 2010
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Milano - Gabriele Albertini e Umberto Ambrosoli nella corsa che porterà alle elezioni in Lombardia saranno a capo di due schieramenti contrapposti, ma l'ex sindaco di Milano ha voluto rispondere in maniera decisa al "rivale" sottolineando di non poter accettare che il suo operato possa essere accostato a quello della mafia. E' un periodo davvero frenetico per Gabriele Albertini, che a distanza di qualche anno dal periodo in cui era sindaco di Milano ha deciso di tornare a compiere un'attività politica in prima persona candidandosi alle elezioni che in Lombardia porteranno a scegliere il successore di Formigoni, anche se secondo quanto trapela fino ad ora pur avendo la tessera del Pdl dovrebbe essere a capo di una lista di tipo civico. In attesa però di vedere ufficializzati alleanze e programi i botta e risposta tra i vari schieramenti politici sono già iniziati e per questo Albertini ha voluto rispondere in maniera dura ad Umberto Ambrosoli, che in un'intervista rilasciata a Telelombardia aveva affermato che i candidati del centrodestra alla guida della regione avrebbero avuto la colpa di aver aperto le porte del consiglio regionale alla mafia, mentre chiaro è il parere sulla questione dell'ex primo cittadino milanese: "Non accetto di venire accostato alla parola mafia. Ambrosoli conosce bene il mio fermo mpegno da amministratore contro la criminalita' organizzata, ricorda le regole per la legalita' introdotte per la prima volta con la mia amministrazione in accordo con Transparency International".
Le puntualizzazioni di Albertini non sono però finite qui e ha inoltre voluto ricordare ad Ambrosoli "come su suggerimento dell'allora procuratore aggiunto Gerardo D'Ambrosio io abbia attivato un pool di magistrati della Procura che collaboravano con i dirigenti del Comune per un efficace contrasto del crimine organizzato. La mia e' sempre stata e sempre sara' tolleranza zero contro tutte le mafie e il malaffare". Almeno per ora, però, la campagna elettorale in Lombardia sembra essere improntata sul rispetto reciproco anche tra chi porta avanti idee e programmi differenti ed è per questo che non è mancato un importante messaggio lanciato da Albertini ad Ambrosoli: "Faccio gli auguri per le prossime primarie del centrosinistra che rendono la sua candidatura un patto civico comprensibile solo alla sua persona. Mi auguro che egli ritrovi lo stile e la compostezza che lo hanno sempre caratterizzato e che la campagna per le Regionali si svolga sui contenuti e sui programmi con i toni appropriati".

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