Mario Monti attacca Berlusconi

Kabullino

Utente Master
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4 Aprile 2009
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Mario Monti attacca Silvio Berlusconi a «Porta a Porta». È salito in campo perchè non prevalga «l’illusionista», «un illusionista ringalluzzito». spiega anche così la sua «salita» in politica e attacca a testa bassa, e anzi contrattacca Silvio Berlusconi, «il pifferaio magico», che dalla tribuna di Santoro non gli aveva risparmiato la scorsa settimana parole al veleno. Le promesse del Cavaliere «mi ricordano il Pifferaio di Hamelin che incanta i topini – dice il Professore – ha ingannato gli italiani tre volte, la prima c’ero cascato anch’io».
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BOMBA A OROLOGERIA - Il redditometro sta per entrare in vigore tra mille polemiche e perplessità, dopo una lunga gestazione. Il Professore dice che è una delle «bombe a orologeria» con le quali «chi ci ha preceduto ha punteggiato il percorso di questo governo» dice Monti. Poir sottolinea: «Fosse per me non lo avrei messo». E sulla eventualità di toglierlo conclude: «Lo valuteremo seriamente». Sullo scottante argomento, il Cavaliere risponde con molta veemenza. Sulla tasse, si sa, ci si gioca le lezioni, come sempre.
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NO ALLA PATRIMONIALE - Sulle tasse Monti dice no alla patrimoniale, promettendo la riduzione della pressione e la revisione dell’Imu. «La pressione fiscale deve diminuire, i governi succeduti in questi anni l’hanno aumentata troppo. Assolutamente non penso ad un’imposta patrimoniale». Il premier intende «abbassare l’Imu, ma senza giravolte».
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“NON SAREMO LA STAMPELLA DI NESSUNO” - Quanto alla possibilità di raggiungere con Pierluigi Bersani un patto per le riforme, come ipotizzato da quest’ultimo, il premier osserva: «Vedremo cosa avrà da dire Bersani, noi non siamo stampella di nessuno, saremo sempre un pungolo per tutti».
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“HA UN PATTO CON LA SINISTRA” - «Il nostro avversario da sempre è Bersani», Mario Monti però «ha rivelato che esiste un patto pre-elettorale» con la sinistra. Per Silvio Berlusconi, intervenuto a Omnibus su La7, il premier «si è presentato sotto mentite spoglie», ma ora ha dimostrato di essere «una protesi della sinistra». «Forse – incalza il Cavaliere rispondendo al Professore che lunedì sera, ospite di Porta a Porta, gli aveva dato del pifferaio magico – è sotto choc per i sondaggi che lo indicano come uno dei leaderini del centro, oppure come diceva Flaiano l’insuccesso dà alla testa. Certo che è un Monti molto diverso da come credevamo e noi ci eravamo cascati».
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“IL NOSTRO REDDITOMETRO ERA DIVERSO” - Monti aveva contestato in particolare il redditometro, lo strumento di monitoraggio del tenore di vita degli italiani agganciato al sistema fiscale, definito dal premier: «Un’altra bomba a orologeria del mio predecessore», ovvero Berlusconi. Che ribatte: «Il redditometro era totalmente diverso da quello portato avanti da Monti: ad esempio ora c’è l’inversione dell’onere della prova e ci sono tutte quelle voci che spaventano i cittadini, ed è disincentivante dei consumi, se aggiungiamo l’impossibilità di pagare in contanti fino a 999 euro e con la sinistra entreremo in uno stato di polizia tributaria perchè vuole alzare il limite a 300; hanno congelato completamente gli acquisti di certi beni. Tutto questo produce contrazione dei consumi e riduzione delle vendite e si ha un esubero dei lavoratori; si va nella spirale recessiva drammatica».

MA IL GOVERNATORE DICE NO GRAZIE… - «Assolutamente sì. Se ci fosse una maggioranza che lo proponesse io lo voterei», ha detto Berlusconi parlando dell’ipotesi di Draghi alla presidenza della Repubblica. «Non ho mai avuto l’ambizione di fare il presidente della Repubblica», ha aggiunto. «Era di sinistra. Si è comportato in un certo modo con diverse prese di posizioni che io non ho condiviso», ha detto invece l’ex premier riferendosi a Carlo Azeglio Ciampi. «Il nostro avversario è Bersani», ha spiegato ancora il Cavaliere, ma Monti, che «si presenta sotto le mentite spoglie di indipendenza», secondo Berlusconi, «è una protesi della sinistra» perché ha «rivelato che c’è un patto segreto con Bersani». «Si è rivelato un bluff – ha detto ancora l’ex premier – tutto quel che ha fatto ci ha deluso».

“LO SPREAD NON È COLPA MIA” – Monti lo accusa di non saper tenere sotto contro lo spread? «È una mascalzonata, come tutte le altre», ha detto ancora Berlusconi, tornando a ribadire che «lo spread non dipende dai governi». «In Europa io ero temuto, non irriso. Io ho imposto Mario Draghi a capo della Bce, l’ho imposto contro Tremonti che era contrario, e contro Sarkozy. Anche Barroso, in accordo con Tony Blair, l’ho messo lì io», ha continuato l’ex premier. «Chi dice queste cose è un mascalzone, questa è una mascalzonata, perché lo spread è una cosa indipendente. Queste sono affermazioni della sinistra, sono menzogne, non è la realtà», ha poi affermato Berlusconi, alzando visibilmente il tono della voce e ribadendo che «questa è una parte della congiura, perchè si voleva togliere di mezzo un governo per il raggiungimento degli interessi di altri Paesi europei». «Trovo immorale che Monti abbia deciso di diventare un protagonista della politica approfittando di un titolo al di sopra delle parti. Se avessi saputo che avrebbe approfittato dell’essere premier di un governo tecnico e poi un protagonista della politica, non avrei firmato la lettera di nomina a senatore a vita», ha continuato Berlusconi.

PARTITINI? UN IMPICCIO – «Tutti i piccoli partiti in Italia sono un grande impiccio per chi deve governare, visto che seguono solo le politiche loro e si identificano con i piccoli leader che li guidano. Il mio invito è quello di non disperdere il voto: se si vuole la sinistra si voti il Pd, se si vogliono i moderati si voti il Pdl», ha affermato ancora l’ex premier. «Non sono dei familiari e poi ho candidato le migliori», ha quindi spiegato Berlusconi rispondendo a chi gli chiede delle ragazze candidate nel Pdl. Quanto a Nicole Minetti (qui in versione sposa super sexy) ha aggiunto: «Fu indicata da don Verzè. Ha subito una vera e propria aggressione in ragione del suo aspetto fisico».
Don Luigi Verzè nella fazenda brasiliana

LA BOCCASSINI? DOVREBBE ESSERE PROCESSATA… - «Dovrebbero andare sotto processo i giudici di Milano che sono mostruose macchine di diffamazione. È uno scandalo vero», ha poi affermato Berlusconi, aggiungendo che la Boccassini «dovrebbe andare sotto processo per aver impiegato» parlando del processo Ruby «risorse dello stato su un’ accusa inesistente». «È un Paese barbaro se uno viene accusato di concorso esterno in associazione mafiosa se va ad una cena. Siamo ad una patologia che dobbiamo sconfiggere», ha affermato ancora Berlusconi.


Fonte: oggi.it
 
Riferimento: Mario Monti attacca Berlusconi

Perdonatemi , ma questi due specie di pagliacci non erano amici e speravano nella loro riuscita dandosi dei titoli abbastanza alti ?

La mia opinione ?
Questi due , pensano a salvare soltanto le loro tasche , diminuendo i nostri incassi e guadagni !