Info Microsoft attacca Google sulla mail: "Non fatevi fregare sulla privacy"

ebello

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22 Aprile 2007
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Microsoft attacca Google sulla mail:
"Non fatevi fregare sulla privacy"


DOPO il motore di ricerca, il sistema operativo e i dispositivi hardware, la sfida tra Microsoft e Google si estende anche al servizio mail. Su quest'ultimo, in particolare, il colosso di Redmond negli ultimi giorni ha adottato una strategia d'attacco. "Don't be scroogled", un poco equivocabile "non fatevi fregare", è lo slogan che mette dubbi sulla privacy e sul fatto che Big G legga parole e messaggi delle mail per abbinare annunci pubblicitari mirati. Ma da Google respingono le accuse al mittente.

"Pensi che Google rispetti la tua privacy?", chiede Microsoft sul sito Scroogled, insinuando che Gmail sia una sorta di portalettere curioso che guarda la posta degli utenti per carpire informazioni utili alla pubblicità. Sulla piattaforma c'è la possibilità di firmare una petizione, raccontare la propria esperienza nel caso si sia "stati fregati", informare i propri contatti sui social network come Facebook e Twitter e di provare Outlook, il client di posta elettronica targato Redmond che "dà priorità alla privacy".
"Non vedrete annunci basati sulle vostre mail personali", sostiene Microsoft.

La risposta di Google non si è fatta attendere. "La pubblicità consente di mantenere gratuito il motore di ricerca e molti dei servizi che Google offre. Siamo seriamente impegnati affinchè gli annunci pubblicitari siano sicuri, non invadenti e pertinenti. Non c'è nessun essere umano che legge le vostre mail nè tantomeno accede alle informazioni del vostro account Google per inserire gli annunci pubblicitari", ha spiegato a Bloomberg Chris Gaither, un portavoce di Big G. Ma la sensazione è che la battaglia sia solo all'inizio.

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