- 12 Luglio 2010
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È Adam, questa volta, a porre la strana domanda, in modo concitato ed entusiasta, come sempre, ad un Jamie nell’apparenza imperturbabile, ma animato dalla stessa curiosità del suo collega ed amico.
Sembra che in molti già da tempo si siano posti la strana questione e vi abbiano dato una risposta positiva, dopo aver condotto numerosi esperimenti. A testimoniarlo vengono proposti stralci di video in bianco e nero, che vedono come protagonisti uomini che si accingono a camminare dopo essere stati precedentemente bendati.
Questa volta sono proprio Adam e Jamie che si fanno “cavie” del loro stesso esperimento; il mito sarà sfatato, ritenuto plausibile o confermato?
Per condurre l’esperimento, scelgono di recarsi in un campo pianeggiante, ricco di sterpaglie e privo (dettaglio fondamentale) di qualsiasi elemento o oggetto che possa fungere da punto di riferimento. Con dei coni stradali individuano un punto di partenza: l’obiettivo è raggiungere un gruppetto di alberi, piuttosto lontano, compiendo, appunto, un percorso retto.
Il primo a cimentarsi nell’impresa è Adam: indossa una maschera nera, per non vedere il percorso, e una cuffia, per non essere influenzato nemmeno da eventuali suoni e rumori; parte deciso, ed ecco che, già dopo qualche passo, la sua traiettoria inesorabilmente si curva, e nel giro di poco, ignaro, si ritrova sulla strada, a poca distanza dal punto di partenza!
È la volta di Jamie. Indossata la tenuta approntata per la prova, parte! È convinto di andare dritto, ma vira a destra: ancora una volta, di percorso dritto e lineare non se ne parla, anzi, Jamie sembra seguire un irregolare percorso a spirale, tornando più e più volte sui suoi passi!
L’esperimento viene ripetuto ancora due volte, con il medesimo risultato. Per completare l’esperimento, i due, bendati, cercano di guidare e poi ancora di nuotare, ma ogni volta si trovano a compiere percorsi curvilinei.
L’esito dei loro numerosi tentativi sembra confermare il luogo comune e ribadire quanto è stato constatato svariate volte, in relazione ai malcapitati che, essendosi persi nei boschi o sulle montagne, nel loro vagare compiono percorsi irregolari e curvilinei. Così, per portare a termine fino in fondo l’esperimento, Adam e Jamie decidono di mettersi alla prova proprio in un bosco! Dapprima, senza maschera, riescono a compiere un percorso rettilineo e poi a ripercorrerlo all’inverso, tornando al punto di partenza: riescono a orientarsi guardando il sole. Ripetono l’esperimento con una sorta di “secchio” in testa, che consente loro di guardare solo a terra, per non inciampare. Questa volta, Adam non riesce a tornare al punto di partenza, Jamie sì, orientandosi grazie alla posizione di alberi e arbusti che trova durante il percorso, ma con molta difficoltà.
Ogni tentativo finisce per confermare il luogo comune che, a quanto pare, per questa volta, pur sembrando così assurdo non viene sfatato, bensì confermato!
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Sembra che in molti già da tempo si siano posti la strana questione e vi abbiano dato una risposta positiva, dopo aver condotto numerosi esperimenti. A testimoniarlo vengono proposti stralci di video in bianco e nero, che vedono come protagonisti uomini che si accingono a camminare dopo essere stati precedentemente bendati.
Questa volta sono proprio Adam e Jamie che si fanno “cavie” del loro stesso esperimento; il mito sarà sfatato, ritenuto plausibile o confermato?
Per condurre l’esperimento, scelgono di recarsi in un campo pianeggiante, ricco di sterpaglie e privo (dettaglio fondamentale) di qualsiasi elemento o oggetto che possa fungere da punto di riferimento. Con dei coni stradali individuano un punto di partenza: l’obiettivo è raggiungere un gruppetto di alberi, piuttosto lontano, compiendo, appunto, un percorso retto.
Il primo a cimentarsi nell’impresa è Adam: indossa una maschera nera, per non vedere il percorso, e una cuffia, per non essere influenzato nemmeno da eventuali suoni e rumori; parte deciso, ed ecco che, già dopo qualche passo, la sua traiettoria inesorabilmente si curva, e nel giro di poco, ignaro, si ritrova sulla strada, a poca distanza dal punto di partenza!
È la volta di Jamie. Indossata la tenuta approntata per la prova, parte! È convinto di andare dritto, ma vira a destra: ancora una volta, di percorso dritto e lineare non se ne parla, anzi, Jamie sembra seguire un irregolare percorso a spirale, tornando più e più volte sui suoi passi!
L’esperimento viene ripetuto ancora due volte, con il medesimo risultato. Per completare l’esperimento, i due, bendati, cercano di guidare e poi ancora di nuotare, ma ogni volta si trovano a compiere percorsi curvilinei.
L’esito dei loro numerosi tentativi sembra confermare il luogo comune e ribadire quanto è stato constatato svariate volte, in relazione ai malcapitati che, essendosi persi nei boschi o sulle montagne, nel loro vagare compiono percorsi irregolari e curvilinei. Così, per portare a termine fino in fondo l’esperimento, Adam e Jamie decidono di mettersi alla prova proprio in un bosco! Dapprima, senza maschera, riescono a compiere un percorso rettilineo e poi a ripercorrerlo all’inverso, tornando al punto di partenza: riescono a orientarsi guardando il sole. Ripetono l’esperimento con una sorta di “secchio” in testa, che consente loro di guardare solo a terra, per non inciampare. Questa volta, Adam non riesce a tornare al punto di partenza, Jamie sì, orientandosi grazie alla posizione di alberi e arbusti che trova durante il percorso, ma con molta difficoltà.
Ogni tentativo finisce per confermare il luogo comune che, a quanto pare, per questa volta, pur sembrando così assurdo non viene sfatato, bensì confermato!
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