- 27 Agosto 2008
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Le ricerche, sotto le macerie, sono continuate fino a tarda notte. Per accertare che non vi fossero altre persone intrappolate. Il bilancio della violenta esplosione che ieri ha terrorizzato la zona est di Napoli è di un morto e nove feriti, tre sono ricoverati al centro Grandi ustionati dell'ospedale Cardarelli, uno di loro è in prognosi riservata.
Nel tardo pomeriggio la forte deflagrazione: le fiamme hanno sventrato una fabbrica di scarpe e pellame che poi è crollata. L'ipotesi più accreditata, dicono ora gli inquirenti, è il tentativo di furto. Un ladro, probabilmente l'uomo trovato carbonizzato, stava tentando di rubare del carburante dalle condutture di un vicino oleodotto che rifornisce un deposito della Kuwait. I vapori avrebbero causato l'esplosione. Il boato ha fatto tremare il quartiere San Giovanni a Teduccio dove è avvenuta l'esplosione. Lingue di fuoco altissime, hanno raccontato i testimoni, fumo dappertutto. La palazzina crollata è adiacente alla Q8 e ai tubi che trasportano il carburante nei depositi dell'ex raffineria. In molti hanno ricordato l'incendio di quattro serbatoi dell'Agip che nell'85, proprio nella stessa zona, provocarono cinque morti e diciannove feriti. L'erogazione di carburante alle navi del porto è stata subito sospesa per motivi precauzionali.
Fonte tg5
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Nel tardo pomeriggio la forte deflagrazione: le fiamme hanno sventrato una fabbrica di scarpe e pellame che poi è crollata. L'ipotesi più accreditata, dicono ora gli inquirenti, è il tentativo di furto. Un ladro, probabilmente l'uomo trovato carbonizzato, stava tentando di rubare del carburante dalle condutture di un vicino oleodotto che rifornisce un deposito della Kuwait. I vapori avrebbero causato l'esplosione. Il boato ha fatto tremare il quartiere San Giovanni a Teduccio dove è avvenuta l'esplosione. Lingue di fuoco altissime, hanno raccontato i testimoni, fumo dappertutto. La palazzina crollata è adiacente alla Q8 e ai tubi che trasportano il carburante nei depositi dell'ex raffineria. In molti hanno ricordato l'incendio di quattro serbatoi dell'Agip che nell'85, proprio nella stessa zona, provocarono cinque morti e diciannove feriti. L'erogazione di carburante alle navi del porto è stata subito sospesa per motivi precauzionali.
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