L’inizio di una guida per ottenere i permessi di root non può essere diverso dalla spiegazione di cos’è il root.
Cominciamo quindi col dire che l’utente root è l’utente col massimo controllo sul sistema e quindi quello che comunemente definiremmo amministratore, il Root non è un’applicazione o un programma ma è un permesso che si può ottenere per avere il controllo totale sul sistema.
Di conseguenza poi i permessi di Root devono essere gestiti attraverso applicazioni specifiche come SuperSu, le quali permettono di controllare i programmi che hanno ottenuto questi privilegi, gestirli e negargli l’accesso da amministratore; questo tipo di applicazioni vengono solitamente installate nello stesso momento in cui si esegue la procedura per ottenere il root.
Adesso vi starete chiedendo “per quale motivo dovrei volere i permessi di root?”
Con il root avrete la massima libertà di modificare, installare, personalizzare e gestire file, applicazioni e funzionalità altrimenti non disponibili, oltre ad avere la possibilità di effettuare backup dei dati delle applicazioni. Solo in questo modo potrete modificare tutto quello che desiderate, file di sistema compresi.
Nella guida che segue otterremo i permessi di root tramite CF-Root (dello sviluppatore Chainfire), in questo modo installeremo anche una recovery modificata (ClockWorkMod) che ci permetterà di eseguire operazioni come i wipe (pulire determinate parti della memoria) e i nandroid backup (creare un’immagine completa del sistema ripristinabile quando vogliamo).
A differenza dei precedenti modelli Samsung (Galaxy S2 e Galaxy S), il CF-Root per il Galaxy S3 non modifica in alcun modo il kernel originale Samsung, inoltre la versione del CF-Root del Galaxy S3 è universale ed è compatibile con tutti i firmware.
In ogni caso la seguente guida vale anche per i precedenti modelli, basterà cambiare il file al punto 2.
Avvertenze
La procedura di root e installazione recovery invalida la garanzia (è possibile ripristinarla in seguito)
Lo stato del dispositivo (in impostazioni > info sul dispositivo) risulterà modificato.
Il contatore in download mode verrà incrementato
Non sarà più possibile effettuare gli aggiornamenti con Kies
NON CI RITENIAMO RESPONSABILI DI EVENTUALI BRIK DEL TELEFONO O DI BLOCCHI PER PROCEDURE SCORRETTE.
Si consiglia di leggere prima tutta la guida e, solo in seguito se interessati, di procedere.
1) Scaricate il programma ODIN da questa pagina
Vi si presenterà un file .zip che dovete decomprimere con un qualsiasi programma che gestisce archivi (winrar/winzip).
2) Scaricare questo file (questo è quello per l’S3, per gli altri modelli cercare in rete)
3) Spegnete il telefono, andate in download mode tenendo premuto contemporaneamente i tasti HOME+POWER+VOLUME GIU
attendete la schermata con il triangolino giallo e premete volume SU.
4) Aprite Odin e collegate il vostro telefono tramite cavo usb, attendete finchè il pc non lo riconoscerà, nel riquadro in basso a sinistra comparirà la scritta “Added”.
5) Aggiungete nel campo PDA il file relativo al punto 2
6) Premete start, e attendete che il file sia caricato (una barra azzurra sul display del GS3 vi informerà dello stato)
7) Attendete che il telefono si riavvii e staccate il cavo: verranno effettuate in automatico alcune operazioni prima dell’avvio definitivo.
Ora ci ritroveremo con 2 ulteriori applicazioni installate: SuperSu e CWM, se non sapete cosa farne vi sconsigliamo l’utilizzo in quanto potreste creare problemi. Da questo momento, la prima volta che un’applicazione richiederà i permessi di root, comparirà una finestrella in cui andremo a rispondere “concedi” oppure “chiedi ogni volta”.
Per usufruire al massimo dei permessi di root vi consigliamo inoltre di scaricare dal PlayStore BusyBox Installer e di avviarlo per effettuare la vera installazione. Questo vi consentirà di poter eseguire alcuni script richiesti da diverse applicazioni.
La recovery che è stata installata seguendo questa guida, può risultare scomoda in quanto dovrete muovervi tra le voci dei menu con i tasti volume su/giù e confermare la scelta con il tasto power. Per questo motivo, e soprattutto per evitare di essere vulnerabili alle “morti improvvise” in recovery, il mio consiglio è quello di installare una recovery touch come la Philz o la TWRP.
In entrambi i casi vi troverete ad avere dei file con estensione .tar o .tar.md5 e dovrete seguire la stessa identica procedura vista sopra scegliendo tale file per il punto 2.
FONTE: androidare.it
Cominciamo quindi col dire che l’utente root è l’utente col massimo controllo sul sistema e quindi quello che comunemente definiremmo amministratore, il Root non è un’applicazione o un programma ma è un permesso che si può ottenere per avere il controllo totale sul sistema.
Di conseguenza poi i permessi di Root devono essere gestiti attraverso applicazioni specifiche come SuperSu, le quali permettono di controllare i programmi che hanno ottenuto questi privilegi, gestirli e negargli l’accesso da amministratore; questo tipo di applicazioni vengono solitamente installate nello stesso momento in cui si esegue la procedura per ottenere il root.
Adesso vi starete chiedendo “per quale motivo dovrei volere i permessi di root?”
Con il root avrete la massima libertà di modificare, installare, personalizzare e gestire file, applicazioni e funzionalità altrimenti non disponibili, oltre ad avere la possibilità di effettuare backup dei dati delle applicazioni. Solo in questo modo potrete modificare tutto quello che desiderate, file di sistema compresi.
Nella guida che segue otterremo i permessi di root tramite CF-Root (dello sviluppatore Chainfire), in questo modo installeremo anche una recovery modificata (ClockWorkMod) che ci permetterà di eseguire operazioni come i wipe (pulire determinate parti della memoria) e i nandroid backup (creare un’immagine completa del sistema ripristinabile quando vogliamo).
A differenza dei precedenti modelli Samsung (Galaxy S2 e Galaxy S), il CF-Root per il Galaxy S3 non modifica in alcun modo il kernel originale Samsung, inoltre la versione del CF-Root del Galaxy S3 è universale ed è compatibile con tutti i firmware.
In ogni caso la seguente guida vale anche per i precedenti modelli, basterà cambiare il file al punto 2.
Avvertenze
La procedura di root e installazione recovery invalida la garanzia (è possibile ripristinarla in seguito)
Lo stato del dispositivo (in impostazioni > info sul dispositivo) risulterà modificato.
Il contatore in download mode verrà incrementato
Non sarà più possibile effettuare gli aggiornamenti con Kies
NON CI RITENIAMO RESPONSABILI DI EVENTUALI BRIK DEL TELEFONO O DI BLOCCHI PER PROCEDURE SCORRETTE.
Si consiglia di leggere prima tutta la guida e, solo in seguito se interessati, di procedere.
1) Scaricate il programma ODIN da questa pagina
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Vi si presenterà un file .zip che dovete decomprimere con un qualsiasi programma che gestisce archivi (winrar/winzip).
2) Scaricare questo file (questo è quello per l’S3, per gli altri modelli cercare in rete)
3) Spegnete il telefono, andate in download mode tenendo premuto contemporaneamente i tasti HOME+POWER+VOLUME GIU
attendete la schermata con il triangolino giallo e premete volume SU.
4) Aprite Odin e collegate il vostro telefono tramite cavo usb, attendete finchè il pc non lo riconoscerà, nel riquadro in basso a sinistra comparirà la scritta “Added”.
5) Aggiungete nel campo PDA il file relativo al punto 2
6) Premete start, e attendete che il file sia caricato (una barra azzurra sul display del GS3 vi informerà dello stato)
7) Attendete che il telefono si riavvii e staccate il cavo: verranno effettuate in automatico alcune operazioni prima dell’avvio definitivo.
Ora ci ritroveremo con 2 ulteriori applicazioni installate: SuperSu e CWM, se non sapete cosa farne vi sconsigliamo l’utilizzo in quanto potreste creare problemi. Da questo momento, la prima volta che un’applicazione richiederà i permessi di root, comparirà una finestrella in cui andremo a rispondere “concedi” oppure “chiedi ogni volta”.
Per usufruire al massimo dei permessi di root vi consigliamo inoltre di scaricare dal PlayStore BusyBox Installer e di avviarlo per effettuare la vera installazione. Questo vi consentirà di poter eseguire alcuni script richiesti da diverse applicazioni.
La recovery che è stata installata seguendo questa guida, può risultare scomoda in quanto dovrete muovervi tra le voci dei menu con i tasti volume su/giù e confermare la scelta con il tasto power. Per questo motivo, e soprattutto per evitare di essere vulnerabili alle “morti improvvise” in recovery, il mio consiglio è quello di installare una recovery touch come la Philz o la TWRP.
In entrambi i casi vi troverete ad avere dei file con estensione .tar o .tar.md5 e dovrete seguire la stessa identica procedura vista sopra scegliendo tale file per il punto 2.
FONTE: androidare.it