Quanti, tra di voi, che hanno un portatile con magari un anno di vita la carica non dura più di un’ora? E chi invece ha un cellulare che anche se segna 3 tacche non appena iniziate una telefonata scende a una? Se vi rispecchiate in queste casistiche continuate a leggere.
Le regole che sto per darvi valgono per tutte le batterie per apparecchi elettronici. Non solo quelli per computer ma anche per cellulari, palmari etc. Le vecchie batterie avevano il fastidioso problema chiamato: effetto memoria. Benchè le batterie di nuova concezione siano al litio e promettano di non essere affette dal medesimo problema la loro vita si attesta su un numero di cicli di ricarica attorno alle 1000 volte circa [dato empirico ricavato da un antro buio di un tecnico di laboratorio]. Ne consegue che superata quella soglia la batteria non effettua più buone ricariche quindi conviene ricaricare con un occhio di riguardo.
1)Al primo utilizzo di un apparecchio con batteria, collegarlo alla corrente elettrica per un minimo di 12 ore senza accenderlo. La voglia è tanta di provare l’oggetto nuovo appena comprato ma resistete. Avrete molto tempo per usarlo. Intanto leggetevi il libretto d’istruzioni che non fa mai male.
2)Le prime ricariche [minimo 5] devono essere eseguite dopo che la batteria segnala un livello scarico, quasi che l’oggetto connesso alla batteria non si accenda più. Per queste prime volte ricaricare sempre ad oggetto spento e anche se segnala “carica” aspettate almeno per un’altra ora..
3)Come appena detto, ricaricare solo quando si è sul rosso, mai prima! Non dico di diventare ansioni e puntigliosi di aspettare sempre l’ultimissimo secondo ma neanche di collegarla alla corrente se l’indicatore segnala più del 50% di carica. E so che siete in molti a farlo.
4)Se utilizzate il computer in ambito domestico, per il quale è previsto un utilizzo di diverse ore acceso, vi suggerisco di staccare la batteria e di lasciare l’alimentazione a muro. Continuare a tenere la batteria inserita con l’alimentazione del 220 di casa sarebbe positivo perchè il computer continuerebbe ad avere una carica si sostentamento in caso di sbalzi di tensioni ma così facendo si rovina la batteria che “perde di qualità”!
5)Se non utilizzate la batteria per tanto tempo ricordatevi di utilizzarla una volta ogni tanto o almeno di rimetterla sotto carica. Non fate mai passare più di 2 mesi di inattività [di utilizzo o di carica] o se proprio necessario staccarlo dall’apparecchio, batterie vecchie non ricevendo più un rinvigorimento, dato dalla ricarica, si abbassano oltre una linea di ricarica minima non riuscendo così, a ricaricarsi più. Sareste dunque costretti o a buttarla via, se questo livello è troppo basso, o collegarla con cavi di fortuna ad una pila da 9v per fargli risalire la “linea della morte” e ricaricarla normalmente.
Anche se la vostra batteria è “vissuta” non scoraggiatevi. Ora mai non potete riportarla indietro ma potete cercare di migliorare la situazione in cui vi trovate applicando questi semplici consigli per le successive ricariche.
Ho un computer, che i miei mi regalarono nel 2000, e la batteria dura ancora 1 ora, da nuova appena 3. Dopo 6 anni non mi posso lametare! L’ho usata sia per casa che quando vado dai clienti. Ho applicato queste regole che ho consigliato anche ai miei clienti e che oggi “ricordo” a voi. Nessuno si è mai lamentato!
Fonte:
Le regole che sto per darvi valgono per tutte le batterie per apparecchi elettronici. Non solo quelli per computer ma anche per cellulari, palmari etc. Le vecchie batterie avevano il fastidioso problema chiamato: effetto memoria. Benchè le batterie di nuova concezione siano al litio e promettano di non essere affette dal medesimo problema la loro vita si attesta su un numero di cicli di ricarica attorno alle 1000 volte circa [dato empirico ricavato da un antro buio di un tecnico di laboratorio]. Ne consegue che superata quella soglia la batteria non effettua più buone ricariche quindi conviene ricaricare con un occhio di riguardo.
1)Al primo utilizzo di un apparecchio con batteria, collegarlo alla corrente elettrica per un minimo di 12 ore senza accenderlo. La voglia è tanta di provare l’oggetto nuovo appena comprato ma resistete. Avrete molto tempo per usarlo. Intanto leggetevi il libretto d’istruzioni che non fa mai male.
2)Le prime ricariche [minimo 5] devono essere eseguite dopo che la batteria segnala un livello scarico, quasi che l’oggetto connesso alla batteria non si accenda più. Per queste prime volte ricaricare sempre ad oggetto spento e anche se segnala “carica” aspettate almeno per un’altra ora..
3)Come appena detto, ricaricare solo quando si è sul rosso, mai prima! Non dico di diventare ansioni e puntigliosi di aspettare sempre l’ultimissimo secondo ma neanche di collegarla alla corrente se l’indicatore segnala più del 50% di carica. E so che siete in molti a farlo.
4)Se utilizzate il computer in ambito domestico, per il quale è previsto un utilizzo di diverse ore acceso, vi suggerisco di staccare la batteria e di lasciare l’alimentazione a muro. Continuare a tenere la batteria inserita con l’alimentazione del 220 di casa sarebbe positivo perchè il computer continuerebbe ad avere una carica si sostentamento in caso di sbalzi di tensioni ma così facendo si rovina la batteria che “perde di qualità”!
5)Se non utilizzate la batteria per tanto tempo ricordatevi di utilizzarla una volta ogni tanto o almeno di rimetterla sotto carica. Non fate mai passare più di 2 mesi di inattività [di utilizzo o di carica] o se proprio necessario staccarlo dall’apparecchio, batterie vecchie non ricevendo più un rinvigorimento, dato dalla ricarica, si abbassano oltre una linea di ricarica minima non riuscendo così, a ricaricarsi più. Sareste dunque costretti o a buttarla via, se questo livello è troppo basso, o collegarla con cavi di fortuna ad una pila da 9v per fargli risalire la “linea della morte” e ricaricarla normalmente.
Anche se la vostra batteria è “vissuta” non scoraggiatevi. Ora mai non potete riportarla indietro ma potete cercare di migliorare la situazione in cui vi trovate applicando questi semplici consigli per le successive ricariche.
Ho un computer, che i miei mi regalarono nel 2000, e la batteria dura ancora 1 ora, da nuova appena 3. Dopo 6 anni non mi posso lametare! L’ho usata sia per casa che quando vado dai clienti. Ho applicato queste regole che ho consigliato anche ai miei clienti e che oggi “ricordo” a voi. Nessuno si è mai lamentato!
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