Uhm allora ti faccio vedere questo
Fonte: Pc World
Vi avevo promesso la prova del G2S, ed eccoci, per la felicità dei numerosissimi giocatori che frequentano il blog, ma anche per i lettori che cercano notebook dalle alte prestazioni, che cercano soluzioni alternative da impiegare come workstation grafiche (cosa che comunque non caldeggio, ma considerati i prezzi delle workstation e quelli dei notebook gaming capisco che spesso la scelta sia forzata).
Come per il G1S provato poco tempo fa, anche il G2S è l’evoluzione del precedente G2, dovuta in gran parte all’adozione della piattaforma Santa Rosa, che ha coinvolto anche un gradito rinfresco della parte grafica, ora potenziata con la GPU della nuova Serie 8 di Nvidia.
In cosa si differenza il G2S dal G1S: primo e fondamentale motivo è il display, da 17” nel caso del G2S e da 15 pollici per il G1S.
Da questo componente dipende, nella sostanza, la scelta di un sistema piuttosto dell’altro, dato che determina peso, dimensioni e autonomia. Nel caso del G2S il peso è di 4,27 chilogrammi, con misure di 41,7×4,6-4,9×31,7 centimetri: un sostituto del desktop a tutti gli effetti, che non si porta volentieri con sé tutti i giorni nella borsa a mano. Ovviamente a trarre vantaggio da un display da 17 pollici è una visualizzazione delle immagini più coinvolgente durante i giochi: vedere a distanza ravvicinata i test scorrere veloci sul display fa un effetto che il 15 pollici non può garantire, ve lo assicuro.
Seconda e ultima importante differenza rispetto al G1S è la CPU in dotazione. Nella configurazione in prova si tratta di un Core 2 Duo T7500 a 2,2 GHz, contro il T7300 che era installato sul G1S in prova. Non troverete questa differenza nei modelli venduti in negozio perché il G1S è effettivamente venduto con un T7500, ma quando passeremo ad analizzare le prestazioni è importante tenerne conto.hdd.jpgVediamo quindi in dettaglio la configurazione che ho avuto in test: oltre alla anticipata CPU T7500 rispondono all’appello 2 GB di memoria DDR2 PC5300 a 667 MHz, chip grafico Nvidia GeForce 8600M GT con 256 MB di memoria dedicata e 768 MB di memoria condivisa, per un totale massimo di memoria grafica disponibile di 1 GB tramite tecnologia Turbo Cache. L’unità ottica è un masterizzatore Double Layer multiformato con tecnologia LightScribe, che vi consentirà di incidere le etichette direttamente sui supporti in fase di masterizzazione. Pecora nera della configurazione è il disco fisso Fujitsu MHV2200BT da 200 GB, che ha un ottimo buffer da 8 MB, ovviamente interfaccia S-ATA2 a 1,5 GB/sec, ma una velocità di rotazione dei piatti di soli 4.200 rpm: un collo di bottiglia per il sistema che si nota fin dall’analisi di Windows Vista, dove il punteggio WEI (Windows Experience Index) complessivo è di soli 4,3 punti proprio per via del disco fisso, com’è facile capire guardando i valori parziali: 5,1 per la CPU, 4,8 per la RAM, 5,9 per le funzionalità Aero, 5,4 per il 3D e gaming, e, appunto, 4,3 per il disco fisso. Potete vedere direttamente le caratteristiche tecniche di questo disco fisso sul sito del produttore. Se sulla maggior parte dei notebook l’intervento più comune da fare dopo l’acquisto è l’upgrade della memoria, nel caso del G2S la prima cosa da fare è cambiare il disco fisso con un modello all’altezza della configurazione: le prestazioni potrebbero migliorare di un buon 10%.
tutto.jpgPer rimanere in tema di upgrade vi descrivo subito la parte che riguarda l’espandibilità e l’accessibilità interna, così da chiudere il discorso in modo esaustivo.
Innanzi tutto il G2S consente un’accessibilità ottima ai componenti interni, dato che tramite un unico sportello posto sul fondo consente di accedere a memoria e CPU. I due moduli di memoria sono inseriti in altrettanti slot sovrapposti, che possono alloggiare al massimo 4 GB, ripartiti in due moduli da 2 GB ciascuno nel rispetto dell’architettura Dual Channel. Il processore, per accedere al quale bisogna rimuovere prima la ventola di dissipazione, poi l’heatpipe con il relativo dissipatore, può essere aggiornato (così come sul G1S) con un T7700, anche se francamente non ritengo un upgrade di questo tipo vantaggioso, visto il salto di prezzo di 200 euro, che ripagherebbe al massimo con un miglioramento di prestazioni del 5-7 percento.
Durante i test ho notato come la base, in corrispondenza dello sportello di cui vi ho appena parlato, rimane appena tiepida, a dimostrazione di un sistema di dissipazione del calore efficiente e ben progettato. Anche dalle griglie di areazione poste sullo sportello stesso non esce aria incandescente nemmeno dopo 6 ore di funzionamento ininterrotto dei benchmark.
altezza-hdd.jpgSi scalda molto, invece, com’è normale, lo sportello che protegge il disco fisso, del quale vi ho ampiamente parlato in apertura dell’articolo. Anche in questo caso il componente è di facile accesso, anche se la sua posizione è delicata. Innanzi tutto lo sportello protettivo è una semplice lamina metallica, senza cuscinetti interni, in secondo luogo sia lo sportello sia la parte superiore del disco fisso sporgono leggermente dal fondo del notebook. Per prevenire possibili problemi Asus ha posizionato un cuscinetto proprio accanto al disco fisso (lo vedete nell’immagine qui sopra, dove ho evidenziato con il rettangolo rosso lo sportello del disco fisso, e con quello circolare il cuscinetto. Per ingrandire l’immagine basta selezionarla con un clic, come per tutte le immagini riportate nel post), così da assicurarsi che questo non urti mai la superficie sul quale viene posizionato il notebook, che è una buona idea, ma chi userà questo notebook è meglio che tenga presente questo particolare e presti attenzione ad appoggiare sempre il portatile con tutta la base su un piano rigido.
Se qualcuno ci ha fatto caso, l’unico componente che non ho nominato fra quelli accessibili è la pila tampone del BIOS: non è visibile con uno smontaggio parziale della base.
sin.jpgPassiamo ora alla connettività, che è eccellente: quasi tutti i connettori sono disposti sul lato sinistro, dove trovate le prese per rete e modem, il connettore AV-IN più la presa per l’antenna (perché il G2S integra un TV Tuner analogico e digitale), le prese jack per uscita audio, S/PDIF e cuffie, mini Firewire (presa a 4 pin), slot Express Card per le schede nei formati /34 e /54, e lettore multimediale di schede di memoria che supporta gli standard SD, MMC, MS e MS Pro. Unico appunto da fare è la mancanza del supporto di schede xD, che cominciano a diffondersi, ma al quale è facile supplire mediante un adattatore esterno da pochi euro. Sul retro ci sono poi 3 porte USB e una eSATA, per collegare i dischi fissi esterni che useranno questo standard nuovissimo, e dai quali si dovrebbe poter anche eseguire il boot del sistema. Non mancano ovviamente la presa S-Video e l’IrDa, ma soprattutto, cosa che molti apprezzeranno, lo switch per attivare e disattivare le connessioni wireless.
22.jpgFunzioni speciali, utility e multimedia
Che il G2 sia un notebook per giocare, e quindi le prestazioni generali e quelle grafiche soprattutto debbano essere di altissimo livello, è un dato di fatto. Però chiunque comprerà questo notebook non lo accenderà sicuramente solo per giocare, quindi anche altre funzioni sono importanti, prima di tutto quelle multimediali. E il G2S ha molto da offrire anche in questo ambito.
Guardando al notebook aperto si notano subito due serie di pulsanti. Una posizionata sul bordo del poggiapolsi, l’altra sopra alla tastiera. La prima serie è la stessa che che si trova sulla maggior parte dei laptop multimediali: un pulsante avvia Windows Media Center, gli altri servono per avviare e interrompere la riproduzione di contenuti multimediali, oppure per saltare da un brano all’altro nel caso di CD audio. In questa funzionalità si nota una mancanza: non c’è una utility per la riproduzione di contenuti multimediali a pc spento, come l’Arcade di Acer o il QuickPaly di HP per intenderci, ma in ogni caso verrà avviato Windows Vista, quindi con un tempo di attesa un po’ più lungo e con un dispendio di energia un po’ più marcato.
pulsanti.jpgMolto interessanti e originali sono, invece, le funzioni richiamate dai pulsanti sopra alla tastiera (li vedete a sinistra): quello identificato con l’icona di un omino che corre consente di definire la modalità operativa del notebook senza passare dalle impostazioni di energia presenti nel Pannello di Controllo. Premendo in successione il pulsante si passa fra le seguenti modalità: Entertainment Mode, Quiet Office, Battery saving e High Performance; le impostazioni predisposte dal produttore provvedono a regolare prestazioni, uso della CPU, spegnimento e luminosità del display e gli altri parametri relativi al risparmio energetico in modo del tutto automatico, ovviamente facendo affidamento anche sull’eccellente Asus Power4Gear eXtreme.
6.jpgTramite il pulsante che raffigura un display con una S al centro, si impostano invece, con lo stesso metodo descritto sopra, le modalità di visualizzazione del display: Gamma Correction, Vivid Mode, Theater Mode, Soft Mode e Normal Mode: in funzione del tipo di applicazione che dovete usare potete premere questo pulsante e ottenere la gamma cromatica più adeguata, un po’ come accade con i televisori moderni.
Infine, sempre in merito alla multimedialità, al centro della cornice superiore del display non manca la webcam integrata da 1,3 megapixel a inquadratura fissa.
Caratteristiche della serie Gaming di Asus sono poi le frecce lampeggianti, che svolgono imperterrite il loro compito per tutto il tempo di accensione del sistema (in questo caso sono rosse), le vistose griglie rosse degli altoparlanti ai lati della tastiera e i tasti W, A, S e D evidenziati in colore rosso per facilitare la vita a chi gioca. Riguardo alla tastiera, comodissima,, devo solo precisare che i tasti funzione e le frecce direzionali hanno i rispettivi simboli stampati in colore rosso, che sul nero non è particolarmente visibile. Non faccio considerazioni riguardo al touchpad, dato che i giocatori useranno ovviamente il mouse ottico in dotazione, più pratico per le fasi concitate di gioco.
Le prestazioni
Altissime, eccezionali, il record finora registrato in laboratorio, in poche parole. Per darvi tutti i possibili elementi di valutazione mi rifaccio alle tabella che avevo pubblicato nella recensione del G1S, e le riprendo aggiungendo i punteggi del G2S, di modo che possiate voi stessi vedere le differenze.
Finale: con questo stai apposto per un bel pò:smile: