'quante belle risate' con i classici di peppino de filippo: Al parioli da giovedì

Rapinder

Utente Esperto
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19 Settembre 2011
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ROMA - "E ho detto tutto": come non ricordare uno dei classici della battuta cinematografica del grandissimo Peppino De Filippo (da Totò, Peppino e la malafemmina)?
Adesso a dire davvero tutto della sua inimitabile comicità e arguzia teatrale, della sua inarrivabile maestria espressiva sarà lo spettacolo interamente dedicato a due grandi classici del teatro umoristico di Peppino.
Da giovedi 17 a domenica 27 gennaio, il Teatro Parioli Peppino De Filippo mette in scena Peppino, quante belle risate per la regia di suo figlio Luigi De Filippo, direttore artistico del prestigioso teatro romano.
Ad andare in scena saranno Cupido scherza e… spazza e Quale onore, due atti unici, intervallati da La Donna in Frak, presentato da Fabiana Russo.

CUPIDO SCHERZA E... SPAZZA. Si tratta di una farsa umoristica in un atto, rappresentata per la prima volta al teatro Kursaal di Napoli nel 1931: una congerie di situazioni comiche e di piccoli e grandi ipocrisie di uomini e donne qualunque, che fanno sorridere per la loro mediocre arte di arrangiarsi... anche in fatto di onore e dignità.
La storia è quella di Vincenzo, uno spazzino premiato dal direttore della nettezza urbana per aver restituito una busta contenente molti soldi, ritrovata per strada. La moglie Donna Stella accetta la corte di Pascuttella, caporale dei netturbini, mentre Rosina, la nipote non ricambia l'amore di Salvatore che trova troppo ignorante ed invadente. Il giovane, respinto, si vendica rivelando la tresca della moglie a Vincenzo. Pascuttella gli spiega che si tratta di un amore "plutonico", ma quando sta per convincerlo, entra in scena un suo vecchio creditore che lo picchia e lo minaccia con il martello. Vincenzo lo disarma e il creditore va via. Quando la gente del vicolo entra in casa, trova Vincenzo con il martello in mano e Pascuttella a terra malconcio. Farà quindi credere di averlo malmenato per aver insidiato la moglie, salvaguardando così il suo onore.

QUALE ONORE. Altro atto unico, in cui l'ambizione professionale si traduce in una serie di situazioni al limite del paradossale.
Un modesto impiegato, sperando in un avanzamento, invita a cena a casa sua il suo Direttore. Un vicino di casa invadente gli fa credere che la sua abitazione è troppo modesta per ricevere una tale personalità.
In pochi minuti gli trasforma la casa, rendendola più ricca e sontuosa.
Ma tali esagerazioni suscitano il sospetto del Direttore, che ordina una severa inchiesta.


TEATRO PAROLI - PEPPINO DE FILIPPO.
Via Giosuè Borsi 20, 00197 – Roma
Biglietti: platea 25 euro; galleria 20 euro
Tel . 06 8073040
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