Recensione - Endkadenz, Vol. 2 (Verdena)

#Jason

Utente Guru
Autore del topic
29 Giugno 2008
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ENDKADENZ VOL.2
Verdena

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Recensioni dal web:


  • [*=left]https://goodbyezero.wordpress.com/2015/08/31/verdena-la-recensione-di-endkadenz-vol-2-goodbyezero/
    [*=left]http://www.indie-zone.it/index.php/verdena-endkadenz-vol-2-recensione/
    [*=left]http://www.ondarock.it/recensioni/2015_verdena_endkadenz2.htm
    [*=left]http://www.lamusicarock.com/recensioni/verdena-endkadenz-volume-2-la-recensione/

Per ascoltarlo:
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Recensione personale:
C'è da premettere che io ADORO i Verdena. Sono la band italiana (indie e non) che più mi rappresenta, la band di cui parlerei volentieri anche agli amici stranieri, qualora ne avessi. Rappresentano l'esperienza e il miglioramento, la foga giovanile e la cultura passata. Insomma, un miscuglio di cose. Possono piacere a voi, come possono piacere ai vostri genitori. Endkadenz è l'ultimo lavoro della band bergamasca, divisa appositamente in due volumi distinti, poiché la Universal non vuole più distribuire album corposi. Il volume uno è uscito tanto tempo fa, il volume due solo il 28 Agosto. Devo dire che lo sto ancora ascoltando in maniera analitica, quasi fino al vomito. Dopotutto, è quello che si dovrebbe fare con un nuovo lavoro dei Verdena, visto che escono quattro/cinque anni dopo il precedente.

Nel Volume 2 c'è qualcosa di molto diverso dal primo. Se in quest'ultimo vi è una grande quantità di melodie, di brani dal tono quasi dolce, nel Volume due tutto questo non c'è. Vi è una sorta di psichedelia, di tematica ansiosa, di paure, timori. C'è voglia di gridare, di scoppiare. Ma anche di rilassarsi, come nella seconda parte del disco.

1. Cannibale
Si inizia con un riff di chitarra abbastanza tradizionale. La distorsione è apparsa nel primo volume e nel secondo la fa da padrona. La voce di Alberto molto tranquilla. Verso il finale, trombe, audio differenti, apparenti dialoghi. Molto home-made. Voto: 7

2. Dymo
Dymo è una dinamite. L'ho apprezzata sin dal primo ascolto. Si inizia col pianoforte, dove subentra prepotentemente la batteria. Poi il tutto si addolcisce, con Alberto che inizia a cantare. Bella, qui, la linea melodica. Strabiliante i cambi della batteria che rendono il brano molto dinamico. Sul finale, sembra di ascoltare "Anima Latina" di Battisti. Ottimo anche il testo, uno dei migliori di Endkadenz. Voto: 9

3. Colle Immane
Ed ecco il primo singolo di Endkadenz. E devo proprio dirlo: che brutta scelta e che brutto brano. Non mi scende giù. Brutto il riff di chitarra e brutta la batteria, la melodia della chitarra. Si sente un'influenza pop che NON DEVE esserci nei Verdena. Perché poi capitano cose del genere e girano le palle. Voto: 4

4. Un Blu Sincero
Si ritorna alle metriche e alla musica buona. Quasi una struttura e una melodia "reggae". Carina la linea vocale, ma niente di eccezionale. Qui è padrona la musica. Soprattutto verso il termine, dove il grande Luca (il batterista) dà il meglio di sé. Voto: 7

5. Identikit
Un qualcosa di diverso. Un miscuglio tra influenze spagnole e i Verdena. Identikit è davvero una perla molto sottovalutata. Vi è la presenza di moltissimi strumenti secondari, come le percussioni. Mascherate, per non alterare troppo la resa finale del brano, ma presenti. Come le patatine attorno al pollo. Lucio Battisti ne sarebbe fierissimo. Voto: 7.5

6. Fuoco Amico I
Ritornano i grandi riffoni che ti fan muovere la testa come un forsennato. Bello il reverb inserito sulla voce. Solo che non si capisce una mazza: un difetto dei Verdena. La seconda parte è cattiveria pura. Cambia il brano e sembra di ascoltarne un altro. Voto: 7

7. Fuoco Amico II (Pela i miei tratti)
I Verdena ci hanno molto abituati con le "secondi parti". Questo è un continuo che, però, tenta di spezzarsi completamente dal "fratello". Molto più prepotente. Il fuzz si sente, eccome. La voce di Alberto è in falsetto, con un phaser attivo. E come al solito non si capisce niente. Il brano continua a salire di intensità, fino a quando non esordiscono anche altre percussioni. Per poi fermarsi, con un riff di chitarra elettrico. E riprende il tema di "Identikit", quasi. Voto: 8

8. Nera Visione
Una delle migliori. Il piano, poi il resto. Sembra che Alberto parli alla sua anima, a qualcosa di astratto. Più va avanti, e più il brano diventa sublime. La batteria è altalenante. Bellissima la melodia vocale. Voto: 9

9. Troppe Scuse
Si ritorna ai ritmi più accelerati, ma non troppo. Stupendo il giro di chitarra. Si vede che è nata da una sessione di prove ed è stata strutturata da una jam qualsiasi. Il brano poi va a calmarsi, per poi riprendere il tema iniziale. Si arriva persino ad una parte di sola batteria/voce, come se si invogliasse la gente a battere le mani a tempo. Voto: 7

10. Natale Con Ozzy
Piccolo brano-fill (una traccia che riempie) da quasi due minuti, e nemmeno. "Ozzy" non è Ozzy Osbourne, ma il gatto di Luca e Alberto (come citato in un'intervista, ndr.). Batteria elettronica, tematica quasi cinematografica, con cori, toni cupi, chitarra distorta che più distorta non si può e finale in maggiore. Fa presagire qualcosa di buono. Voto: 7.5

11. Lady Hollywood
Si inizia in maggiore, ma il brano è prevalentemente in minore. Pianoforte e batteria. Molta voce, si sente davvero tanto l'effetto octaver impostato a un ottavo su Alberto. Si intravede una chitarra acustica. E i soliti synth. Non male. Voto: 7

12. Caleido
Questa la sentii in anteprima su Rockit.it. Ero così ansioso di ascoltare un brano di Endkadenz Vol. 2 che scaricai il mondo sul telefono per poterla ascoltare. Che dire? Ottimo riff, batteria superba, bellissima traccia vocale, in cui appare dannatamente tanto la cattiveria di Alberto. "Faccio fuori gli dèi", grida. "Ma mi sospendevi giù". Come per dire: io sono forte, ma tu mi rendi debole. Quel "tu", però, è un dubbio, un punto interrogativo e sta a l'ascoltare individuarlo. Perché non avete scelto questo come singolo? Voto: 9

13. Waltz del Bounty
Come terminare in maniera perfetta il Volume 2? Con una melodia in maggiore. Il che è una cosa STRANISSIMA per i Verdena. Molto meravigliati anche loro. Pianoforte, batteria, basso, voce, un paio di synth e l'acustica. Una perla semplice, che varia anche grazie ai diversi cambi della batteria, un must in questo album. Bellissimo anche il testo. Da sottolineare come il Volume 1 finisca con "FUNERALUS", un brano malinconico e, questo, invece, ci dà speranze. Molto ambigui, questi Verdena. E io li adoro così. Voto: 9.5

VOTO FINALE: 8.5
C'è qualcosa che mi ha dato parecchio fastidio in questo Volume 2: la sua pubblicità. Che senso ha pubblicare quel singolo orribile? Hai tantissime perle all'interno di un album (quasi) compatto, e vai a scegliere quella più pop e decisamente la peggiore fra tutte? Per il resto, ottimo come al solito. E adesso ci aspettano altri anni di attesa.
 
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Ottima recensione, personalmente non conoscevo questo gruppo italiano. Ascoltando qualche pezzo devo dire che il potenziale per fare successo lo hanno, anche se non è proprio il mio genere musicale preferito.
 
Ottima recensione, personalmente non conoscevo questo gruppo italiano. Ascoltando qualche pezzo devo dire che il potenziale per fare successo lo hanno, anche se non è proprio il mio genere musicale preferito.

Grazie, comunque i Verdena il loro successo l'hanno raggiunto (hanno già pubblicato un grande numero di album)! Non sono conosciuti moltissimo nel commercio musicale più 'diretto', ma per chi segue l'underground o l'indie italiano sono sicuramente la band di riferimento. E, per me, sono gli unici in grado di competere con band estere.