[Recensione] Super Mario Galaxy

Walter 22

Utente Senior
Autore del topic
19 Giugno 2007
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Ci eravamo dimenticati, quasi, del significato che avevano i videogames prodotti da Nintendo. Ignoravamo il fatto che potessero essere così straordinari, dopo tanti anni. Immagini e idee che continuano a lasciare letteralmente a bocca aperta per la straordinaria concezione e per le emozioni che trasmettono. Eravamo poco più che bambini quando il personaggio di Mario faceva timidamente capolino nella storia videoludica e il tempo da allora pare non essere trascorso. Anzi, a dire il vero, in Super Mario Galaxy il tempo non sembra più tangibile di quanto non lo sia l’immaginazione. Perché dal momento in cui prenderete in mano questo gioco ogni vostro minuto non avrà più lo stesso significato e tutto assumerà i connotati di un’esperienza indimenticabile e imparagonabile.
Perché tutto ciò cui assisterete non può essere descritto attraverso poche righe, si tratta di un’avventura assolutamente unica che vi catturerà completamente illuminando i vostri momenti di svago con immagini, emozioni e divertimento di tale portata da non sembrarvi vero. Tutti aspettavano questo titolo con enorme attesa ed ora che è arrivato quasi non sembra vero talmente è bello al di là di qualsiasi aspettativa.
Resta pertanto inutile provare stupore verso un personaggio che è sempre stato considerato come lo standard di riferimento in fatto di platform game, fin dalle sue origini. L’unica cosa che potrete fare è godervi appieno questo spettacolo videoludico che non racconta semplicemente una storia come tante, ma evoca una giocabilità senza precedenti, che difficilmente potrete ritrovare in altri titoli, se non per brevi istanti. Attimi che fortunatamente, in questo caso, sembrano non finire mai, perché a volte sogni e realtà non hanno davvero confini.

La stella che non c’era
La serie “ufficiale” di Mario, è sempre stata senza ombra di dubbio il punto di riferimento dei platform game per le console Nintendo (e non solo) dagli anni ottanta fino ad oggi. Eppure l’episodio apparso su Gamecube nel 2002 (Super Mario Sunshine) aveva lasciato qualche piccola perplessità per via di una struttura che introducendo alcune innovazioni a livello di concept pareva aver leggermente deviato dallo spirito originale del gioco, risultando quindi meno impressionante a livello qualitativo e di idee rispetto a ciò che era avvenuto con il precedente debutto in 3d del baffuto idraulico italiano, avvenuto nell’ormai lontano 1996 con lo splendido Super Mario 64. Per questo motivo, da quando fu annunciato per la prima volta per Wii, il progetto ha subito una lunga serie di modifiche volte a far raggiungere a questo titolo degli standard di assoluto prestigio, non solo a livello di programmazione, ma dal punto di vista del gameplay, che non mancherà di suscitare in più di una persona piacevoli ricordi nostalgici, solleticando al contempo la vostra mente attraverso la proposizione di sempre nuove sfide da affrontare, enigmi da superare e innumerevoli azioni da svolgere. Il tutto accompagnato dalle intramontabili sensazioni che solo questa saga ha sempre saputo offrire, pretendendo in cambio solo un po’ del vostro tempo, nervi saldi e una manciata di concentrazione o almeno quel tanto che vi occorrerà per completare i livelli prima che scada il tempo.

Bowser Vs. Mario
In un fragile panorama composto da personaggi e brand che esauriscono la propria energia ancor prima di lasciarsi apprezzare, fa piacere ritrovare in questa avventura delle vecchie conoscenze e soprattutto un personaggio carismatico come Bowser, che (quasi) alla pari di Mario ha saputo farsi apprezzare dal popolo videoludico ritagliandosi uno spazio più che dignitoso soprattutto per via delle sempre immancabili presenze all’interno dei numerosi spin-off a carattere sportivo dedicati ai personaggi Nintendo. Questa volta però il nostro cattivone per eccellenza ha deciso di fare le cose in grande, approfittando di un evento più unico che raro. Un’antica leggenda del Regno dei Funghi narra di una cometa che ogni cento anni entra in orbita con il pianeta attraversandone il cielo e portando dietro di se una lunga e sgargiante scia dai colori dell’arcobaleno. Venuta a conoscenza dell’ormai imminente passaggio, la principessa Peach decide di organizzare una festa per festeggiare nel migliore dei modi l’occasione, ma proprio al culmine dei festeggiamenti una pioggia di asteroidi scatena il panico generale, lasciandola priva di guardie e totalmente esposta al pericolo.
La scena però non sfugge a Mario, che avendo fiutato che qualcosa non quadra decide d’intervenire accorrendo in soccorso della principessa. Il suo tentativo di salvataggio però si rivelerà inutile e così mentre Bowser riesce a mettere in atto il suo astuto piano, trafugando addirittura l’intero castello insieme a Peach, il nostro povero malcapitato si ritroverà nello spazio, risvegliandosi su una strana luna…

Un gioco davvero spaziale
Indubbiamente l’idea di ambientare l’intero gioco nello spazio, all’interno di numerosi pianeti e galassie differenti, rappresenta un notevole passo avanti rispetto al passato, in quanto le possibilità che vi saranno offerte in termini di esplorazione ed azioni da effettuare raggiungono davvero cifre da capogiro, per non parlare dell’estrema varietà di ambientazioni e nemici con cui avrete a che fare, sia che veniate in contatto con personaggi storici della saga, sia che facciate la conoscenza con qualche nuovo (ma non per questo meno agguerrito!) nemico, che cercherà in tutti i modi di ostacolare il vostro cammino. La mappa di gioco non mostrerà immediatamente tutti i corpi celesti visitabili, ma sbloccherete aree successive ogni volta che completerete dei livelli. Rispetto al passato, il fatto di non aver a che fare con ambientazioni standard richiederà di dovervi muovere seguendo alcuni accorgimenti particolari, in base alle dimensioni e alla morfologia dei pianeti e degli asteroidi che dovrete affrontare, ma tenendo conto anche della forza di gravità, che inciderà in differente misura sull’efficacia di alcuni tipi di attacco rispetto ad altri. Non mancheranno poi delle Star Zone che faranno da anello di collegamento tra un corpo celeste e l’altro, permettendovi di spostarvi in rapido tempo e senza il rischio di fare incontri pericolosi.

Tradizioni e innovazioni
Quasi fosse una regola assodata, ogni nuova avventura della simpatica mascotte Nintendo porta con se alcune immancabili tradizioni, destinate ancora una volta a farvi trascorrere numerose ore in compagnia del vostro Nintendo Wii. Per procedere nel migliore dei modi verso il completamento della vostra missione, visiterete sei macroaree composte a loro volta dall’impressionante numero di quaranta galassie, per un totale di centoventi stelle (ne sentivate la mancanza, vero?) da raccogliere per poter completare il gioco in modo totale. Se a questo aggiungete il fatto di poter poi prendere le sorti del caro fratello Luigi, capirete che i motivi per vivere l’avventura con un coinvolgimento davvero eccezionale ci sono tutti. Ma le notizie positive, non finiscono certo qui. Rispolverando quelle che erano state le caratteristiche più riuscite dei primi storici episodi, a Mario è stata nuovamente concessa la possibilità di potersi trasformare attraverso l’uso di Power Up, potendo così contare su tutta una serie di abilità molto utili ed estremamente divertenti da padroneggiare. Non vi rovineremo alcuna sorpresa parlandovi delle new entry, quindi per adesso accontentatevi di sapere che ritroverete il solito campionario di funghi, stelle e fiori di fuoco, oltre a numerose altre novità che non mancheranno di destare la vostra attenzione.

Mario sotto controllo
Dopo che vi sarete ripresi dalla potenza tecnica del gioco (esiste un vero abisso rispetto alla maggior parte dei titoli Wii usciti in questi mesi), non potrete non rimanere pienamente coinvolti dallo straordinario e coinvolgente gameplay, in grado di calarvi perfettamente e gradualmente all’interno di livelli dalla difficoltà progressivamente più elevata e che ad un certo punto richiederanno le proverbiali sette camicie per essere superati con successo. Parlando del sistema di controllo, come volevasi dimostrare sono state fatte delle scelte talmente perfette che appare difficile non perdersi ad esplorare e sperimentare le abilità di Mario incuranti del tempo che trascorre.
La visuale automatica della telecamera accompagnerà sempre l’azione dalla migliore inquadratura possibile, tuttavia avrete comunque modo di modificarla anche a livello di zoom agendo sul D Pad posto sul Wii Remote, che servirà per compiere due categorie di azioni principali: la prima consisterà, attraverso una serie di movimenti semplici ottimamente calibrati, di eseguire tutti gli attacchi speciali di cui Mario dispone, mentre la seconda funzione sarà quella di agire come un puntatore e catturare quindi le stelle che successivamente potranno essere poi rilasciate verso i nemici attraverso la pressione del pulsante B oppure per modificare la morfologia dei pianeti.
Ovviamente sarà necessario non sprecarle in maniera esagerata, in quanto a livello completato il numero rimanente determinerà la possibilità di sbloccare un nuovo stage. Il Nunchuk, come era facile prevedere, è utilizzato per gli spostamenti e si rivela molto prezioso in tutte quelle sezioni in cui, dovendo affrontare zone particolarmente ardue e per certi versi simili alle classiche piattaforme in 2d, il minimo movimento sbagliato potrà costare la perdita di una vita. La possibilità di prendere parte alla modalità Co-Star con un’altra persona, dividendo in parte i compiti di movimento e attacco appare un giusto compromesso per non rischiare di rendere confusionaria una meccanica che si è rivelata davvero molto solida e coinvolgente, favorendo anche il gioco per tutti coloro che non hanno grande esperienza ma che vogliono poter proseguire nell’avventura in compagnia di un amico o di un genitore.

Tutto il resto è noia
La sola presenza di Mario e di altri storici personaggi Nintendo, da sola non basterebbe a giustificare un giudizio così positivo se dietro un nome non ci fosse un gioco di estrema qualità. Per questo è possibile accostare questo titolo al termine killer application, essendo un prodotto vincente e destinato a far parlare di se per moltissimo tempo e il fatto che durante la prima settimana in Giappone abbia venduto già duecentocinquantamila copie dovrebbe far riflettere a riguardo. A livello di gameplay e originalità si toccano vette inavvicinabili proponendo un colpo di genio dietro l’altro e incrementando in modo esponenziale la sensazione di appagamento che ricaverete con il trascorrere dei minuti, grazie non soltanto ad una meccanica di gioco divertente, ma per via di una realizzazione tecnica strabiliante, come nessuno avrebbe mai immaginato.
L’engine poligonale dedicato alla gestione di ambientazioni e personaggi è stato realizzato ottimamente e fornisce grande fluidità all’azione.
La grafica appare davvero ben definita (480p in 16:9), dettagliata e ricca di colori, facendo uso di ambientazioni estremamente suggestive e colorate, grazie ad una palette raffinata e mai invasiva. Il sonoro merita una menzione particolare per gli ottimi brani presenti, davvero piacevoli (merito del bravo Masafumi Kawamura) e in grado di enfatizzare tutte le situazioni che si sposano perfettamente con un elevato campionario di voci ed effetti sonori che non ci stancheremmo mai di sentire. A livello di giocabiltà tutto funziona perfettamente, con un approccio a metà tra il classico e l’innovazione per quel che riguarda i controlli, ma inserito in un concept fresco e ricco di spunti interessanti. Il livello di difficoltà appare ottimamente calibrato, sia per le numerose ambientazioni da visitare che per la cura messa dai programmatori nel realizzare una sfida sempre elevata e adatta a tutti, anche grazie alle possibilità offerte dalla modalità cooperativa. Veramente difficile trovare un difetto a un gioco che si dimostra solido, longevo e divertente, trasportandovi in un mondo (anzi, forse sarebbe più corretto dire in uno spazio!) dove nulla è lasciato al caso. Consigliato senza alcuna riserva, non ve ne pentirete.

Nel mondo dei videogames la perfezione esiste? Perché se così fosse è ricercando questa caratteristica che alla Nintendo hanno sempre realizzato il possibile. Tutti coloro che fino ad oggi si sono sempre saggiamente limitati ad aspettare pazientemente che il Wii mostrasse il suo vero potenziale potranno finalmente raccogliere i frutti di un’esperienza videoludica meravigliosa, degna di essere paragonata a quel capolavoro che fu Super Mario 64, mostrandosi senza paura perché in questa produzione non vi è traccia di crepe, debolezze o bug di qualsiasi entità, ma regna una perfetta armonia di programmazione. Tutto ciò che idealmente era atteso dal popolo videoludico è stato raggiunto a livello di concept, gameplay, programmazione e idee, in un processo durato molti anni ma finalmente terminato. Quando si cerca di stabilire un nuovo standard almeno a livello concettuale e di giocabilità, difficilmente si riesce a raggiungere la perfezione, in quanto per natura stessa delle cose non può esserci un limite (nemmeno in termini di potenza hardware) alla sete di divertimento, originalità e coinvolgimento di un appassionato di videogames che si rispetti. Con l’arrivo di questa nuova generazione di console molti pensavano che alcuni rapporti di forza all’interno del mercato videoludico sarebbero rimasti invariati. Questo gioco dimostra che nulla è già scritto. Nel processo mentale di scelta di un videogame, ognuno dovrebbe dar voce ai propri desideri a prescindere da un giudizio collettivo o personale. Perché un’opinione di massa non rappresenta la perfezione, né può operare per noi. Se attendevate questo gioco adesso è giunto il vostro momento, se invece vi sembra che possa essere il titolo giusto per voi e vi è venuta voglia di giocarci… in entrambi i casi vi conviene non perdere altro tempo e correre a comprarlo. Subito. Bentornato Mario, ci sei mancato.