Palermo - Un caffè a 45 centesimi, un cornetto alla crema a 38 centesimi e magari una spremuta d'arance a 90 centesimi. Sono in molti a sognare una colazione al bar con questi prezzi ma il tariffario, per la maggior parte degli italiani, è ben diverso.
Chi desidera avere questi prezzi, secondo una indiscrezione pubblicata sul sito di Beppe Grillo dagli iscritti del Movimento 5 Stelle, deve farsi eleggere al Consiglio Regionale della Sicilia o, per meglio dire, nell'Assemblea Regionale Siciliana visto che nell'isola neppure il nome dell'ente è lo stesso del resto d'Italia.
Se il "vezzo" di un nome diverso può essere un modo per distinguersi, il tariffario della bouvette risulta intollerabile a molti, specie perchè non è riservato a persona con problemi economici ma a politici eletti dal Popolo e che ricevono uno stipendio equiparato a quello degli onorevoli che siedono in Parlamento.
Accade così che un operaio in cassa integrazione debba rinunciare alla colazione mentre un eletto con uno stipendio medio mensile di oltre 14mila euro possa fare colazione con un euro.
Sembra che, sempre alla bouvette della ARS si possa pranzare con 11 euro mangiando antipasto, primo, secondo, frutta e caffé.
Ma quale esercente riesce a stare dietro alle spese con prezzi simili? Nessuno, e così la Regione Sicilia stanza un contributo da oltre 31.000 euro mensili per non mandare fallito chi ha l'appalto per il servizio.
Naturalmente la spesa è a carico dei Contribuenti.
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